Un documentario mostra le misere condizioni in cui vivono gli studenti macedoni, nonostante le promesse del governo

"Green Walls, Black Food" screen shot.

Screenshot raffigurante una parte del video di ‘Green Walls, Black Food’.

Un documentario intitolato “Green Walls, Black Food”, pubblicato online due anni dopo la promessa del governo macedone, di migliorare le condizioni dei dormitori statali per studenti, dimostra come pochi progressi siano stati raggiunti.

Sandra Gjorgieva, colei che ha scritto la sceneggiatura, diretto e montato il documentario, è una studentessa della Facoltà di Arte Drammatica di Skopje. Nella descrizione di YouTube [mk, sottotitoli en] ha detto che il problema maggiore che ha incontrato, durante la preparazione del documentario, è stata la paura. Anche se a telecamera spenta gli studenti si lamentavano delle miserabili condizioni dei loro servizi, davanti la telecamera avevano paura di parlarne:

The representation of this horrible dormitory it is a representation of all the student dormitories in Macedonia. Green walls, black food, cold water, ruined rooms and toilets. This is an everyday picture of a student who is not from the capital and does not have money to pay for an apartment.

A very long time ago this enormous building was an elite accommodation for students all over the world, it won a prize for Best Architecture. Today it is a shame for a student to live there. The main problem is the passivity and the fear students have to speak up for their conditions there. This film is an eye opening for the public and a call for the students to wake up and demand their right to live in an appropriate home. [all sic]

Il racconto di questo orribile dormitorio rappresenta tutti gli altri dormitori per studenti in Macedonia. Muri verdi, cibo nero, acqua fredda, stanze e bagni in rovina. Questa è l'immagine comune di uno studente che non viene dalla capitale e non ha i soldi per pagarsi un appartamento.

Molto tempo fa questo enorme edificio era un alloggio d'èlite per studenti da tutto il mondo, ed ha vinto un premio come Migliore Architettura. Oggigiorno invece, per gli studenti, viverci è una vergogna. I problemi principali sono la passività e la paura che questi ultimi hanno nel parlare apertamente delle loro condizioni nel dormitorio. Questo documentario serve sia ad aprire gli occhi al pubblico, sia a dare una scossa agli studenti con lo scopo di svegliarli, e far sì che rivendichino il loro diritto di vivere in un alloggio idoneo. [citazione testuale]

Il documentario include un'intervista con Gjorgji Konstantinovski, colui che ha progettato il dormitorio, grazie al quale ha vinto numerosi premi nel 1970. Dopo aver visto il documentario ha detto:

As a mother cares about her child, so we, the architects, care about our works and art. When I saw my child in that state, while knowing how it was, can you imagine how I felt? Terrible!

Così come una madre si interessa del proprio figlio, anche noi architetti ci interessiamo dei nostri lavori e del nostro mestiere. Riuscite a immaginare come mi sono sentito quando ho visto “mio figlio” in quello stato, sapendo come era stato in passato? Terribile!

Nel 2014 Global Voices ha supportato un'iniziativa, chiamata “Operation Student Dorm” [en, come i link seguenti salvo diversa indicazione], lanciata da un gruppo di attivisti digitali residenti nel ‘Goce Delchev Student Dorm’ di Skopje. Nello stesso anno, a marzo, gli stessi attivisti hanno divulgato delle foto sulle loro condizioni di vita nel dormitorio, sia sul loro blog e sia sul sito di condivisioni foto imgur.com. Diversi altri siti stranieri le hanno ripubblicate poco dopo.

In Macedonia simili condizioni erano considerate ‘normali’, e sono state ignorate per anni dalle autorità. Lo scandalo internazionale che ne è seguito ha spinto queste ultime ad agire, sottoponendo però prima gli studenti ad intimidazioni, etichettandoli come ‘traditori’, e troncando le loro discussioni eliminando per i residenti del dormitorio l'accesso a Facebook e ad altri website.

Nell'aprile del 2014, il governo macedone ha promesso una completa ricostruzione del ‘Goce Delcev’, il dormitorio più affollato e in grado di ospitare 1,200 studenti in estate, mediante degli appalti pubblici per i servizi dell'edilizia. Il contratto venne affidato ad una compagnia con legami diretti con il partito al potere.

A settembre 2015, un sito indipendente di notizie chiamato Kosovo 2.0 ha riportato del crollo della hall al ‘Goce Delcev’, sollevando nuovamente il problema delle precarie condizioni abitative dedicate agli studenti.

Oltre due anni dopo, soltanto un quarto del dormitorio, chiamato “Block B”, è stato ricostruito. I politici al potere hanno promesso di sistemare gli altri tre blocchi entro la fine del 2016 o del 2017.

Screen shot with Gjorgji Konstantinovski quote from the documentary "Green walls, black food." Caption: "With every step a student takes there, he should learn something. He should learn beauty and aesthetics, he should learn art."

Screenshot raffigurante la citazione di Gjorgji Konstantinovski nel documentario ‘Green Walls, Black Food’. (Sottotitolo): “Ad ogni passo compiuto lì, uno studente dovrebbe imparare qualcosa.  Dovrebbe imparare la bellezza e l'estetica, dovrebbe imparare l'arte”.

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