Il primo corto d'animazione non americano premiato agli Oscar era di un regista croato

A frame from the Academy Award winning short film "The Substitute" by Dušan Vukotić.

Un fotogramma del cortometraggio vincitore dell'Academy Award “Surogat” di Dušan Vukotić.

Le nominations agli Oscar sono state rese pubbliche il 24 gennaio [en, come tutti i link seguenti]. Ancora una volta, nessun film croato è in lizza per il premio, anche se “On the Other Side” (film serbo-croato del 2016 n.d.t.) è stato sottoposto all'attenzione della californiana Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che sovrintende le assegnazioni degli Academy Awards.

Di fatto, da quando ha raggiunto l'indipendenza dalla Jugoslavia nel 1991, nessun film realizzato in Croazia ha mai ottenuto una nomination come Miglior Film Straniero. Ma questo non vuol dire che la Croazia non abbia mai vinto un Oscar.

È cosa poco nota che un regista di questo paese, Dušan Vukotić (1927-1998), abbia vinto un Oscar nel 1961 con “Il Sostituto” (“Surogat” in lingua originale, conosciuto anche con il titolo tedesco “Ersatz”) come Miglior Cortometraggio d'Animazione Straniero. In rappresentanza della Jugoslavia, è stato il primo cartone animato non americano a vincere questo premio. Questo simpatico film dall'estetica cubista è conservato negli archivi dell’ Academy Preservation Program.

Vukotić è noto come uno dei fondatori della Scuola di Film D'Animazione di Zagabria, uno studio che ha prodotto più di 400 film dalla sua fondazione nel 1956, stabilendo lo standard dell'alta qualità per le produzioni animate in Jugoslavia.

Il suo lavoro è stato molto elogiato durante la sua vita e alcuni dei suoi film, oltre a “Il Sostituto”, si possono trovare online, soprattutto grazie ai suoi appassionati fans diventati YouTubers.

Nel 1963, un altro film di Vukotić, “Il Gioco”, ottenne una nomination per la stessa categoria, ma non vinse.

Tra i preferiti dai fan c'è “Mucca sulla Luna” (Krava na mjesecu) che, nel 1959, trattava argomenti che sono ancora attuali nel 2017 — il bullismo, le ‘donne nella tecnologia’.

Un altro classico di Vukotić è “Il Vendicatore” (1958), basato su un racconto del russo Anton Chekhov [it].

Dopo il 1960 sono pochi i nuovi progetti animati di Vukotić, che ha lavorato per lo più come co-regista e professore di regia all'Accademia di Arti Drammatiche di Zagabria.

Di ascendenze montenegrine, Vukotić nacque nell'attuale Bosnia Erzegovina, e con la sua multiculturalità e la residenza in Croazia si adattava bene al credo di “fratellanza ed unione” della società jugoslava. Ciò nonostante, dopo la separazione della Jugoslavia, diversi autori nazionalisti hanno rivendicato la sua eredità come rappresentativa del loro specifico gruppo etnico. Ad esempio, un sito web canadese sulla diaspora serba lo ha incluso nella sua lista [bosniaco] dei “Magnifici Sette Serbi Vincitori di Oscar.”

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