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L'Argentina si interroga sulla ‘piaga’ del topless e dei capezzoli femminili

Categorie: Argentina, Alimentazione, Censorship, Citizen Media, Donne & Genere, Libertà d'espressione, Protesta
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Immagine di Pictonline. Pubblicata e distribuita sui loro social e utilizzata qui con autorizzazione.

Alla fine del mese scorso, tre donne hanno deciso di prendere il sole in topless in una spiaggia pubblica di Necochea, Argentina, una città situata nel sud ovest della provincia di Buenos Aires. La conseguenza è stata che le donne si sono ritrovate al centro di uno scandalo nazionale finito incredibilmente fuori controllo.

Secondo il racconto dei testimoni oculari, alcuni turisti si sarebbero sentiti a disagio alla vista dei seni nudi. Avrebbero quindi segnalato l'atto di nudità alla polizia che, prontamente arrivata sulla scena, avrebbe chiesto alle donne di coprirsi. Una volta che si sono rifiutate, gli agenti avrebbero proceduto alla loro espulsione dalla spiaggia. Si è rivelata essere una vera e propria disavventura che ha visto coinvolti un totale di 20 poliziotti.

Lo scandalo si è trasformato in una storia nazionale dopo che il video [2] [es, come tutti i link seguneti] dell'accaduto è stato messo online:

Seguendo l'azione della polizia, ritenuta eccessiva da molte voci critiche, gli utenti di Facebook [3] hanno proclamato un tetazo di massa (una forma di protesta in cui i partecipanti si mostrano a petto nudo) all'Obelisco di Buenos Aires. Anche altri gruppi in altre città hanno partecipato alla campagna.

Le accuse contro le tre donne a Nacochea sono poi state ritirate [4] con il pretesto che il topless non è illegale. Durante la tempesta di commenti causata dalla notizia, il giudice carcerario Mario Juliano ha colto l'occasione per presentare un'istanza all'assemblea legislativa provinciale per una modifica del Codice di Infrazione, utilizzato dalla polizia a supporto legale durante l'intervento. Il giudice ha sostenuto che il Codice è una reliquia degli anni '70 e che potrebbe essere considerato un retaggio del regime dittatoriale del paese che utilizza la forza per esercitare il controllo [5].

L'invito del giudice Juliano ha trovato degli oppositori, a giudicare dalla vasta quantità di commenti [6] al riguardo sui social media.

Con decine di migliaia di interazioni su Twitter, il seguente post di Pictoline [7] dimostra come gli approcci femministi alla questione dei seni nudi siano diventati provocatori:

Tre donne sono state espulse da 20 agenti di polizia da una spiaggia in Argentina per “indecenza”.

“Vai via, scostumata.” “Ma anche lui ha i capezzoli scoperti.” “Non è lo stesso.”

Il dibattito prosegue: Perché gli uomini possono e le donne no? Qual è la differenza? La risposta: non c'è differenza. La differenza proviene da una società che per migliaia di anni ha dato valore sessuale ai seni delle donne. “Non provocarlo.” “Rispettala.”

Tre donne sono state espulse da una spiaggia in Argentina per essersi mostrate in topless, il che implica la domanda:

Perché gli uomini possono e le donne no?

Di seguito trovate alcuni tweet e meme riguardo l'incidente da diversi punti di vista, e vedrete come siano connessi alla parità di genere e alla violenza sessuale:

Quando puoi andare in prigione per fare esattamente lo stesso che fa un uomo, non c'è uguaglianza.

#Tetazo [10]pic.twitter.com/iqx7iduAp4 [11]

— Barbara Martinez (@barbarammzz) 3 febbraio 2017 [12]

Le femministe proibiscono il concorso di bellezza Miss Reef ma incitano al #tetazo  [13][mostrare i seni nudi per protesta]. Sembra che quello che da davvero fastidio alle donne siano le belle ragazze.

— Agustín Laje (@AgustinLaje) 1 febbraio 2017 [14]

Essere una femminista vuol dire molto di più che mostrare agli altri le proprie tette, carissime. Simone de Beauvoir si starà rivoltando nella tomba. #Tetazo [10]

— ArabellaOH! (@AdriGeorgieff) 31 gennaio 2017 [15]

Queste due persone non sono nude. Entrambe hanno i torsi nudi. Nessuna sta violando nessuna legge. #Tetazo [10] nazionale. pic.twitter.com/5U4FRlyyYp [16]

— MarchadlasPutas Ros (@MarchaPutasRos) 31 gennaio 2017 [17]

L'annunciatore radiofonico Oscar Choy di Radio Rivadavia AM690 ha provato a presentare un'opinione più moderata e conciliatoria, ma ancora una volta è finita per essere al centro della manifestazione dei seni nudi:

Possiamo riflettere…. RISPETTANDOCI A VICENDA?
Non sono i seni… non è il topless… è l'attitudine!!!!
Quando ti incontri in un luogo pubblico… rispetta le norme sociali. Non comportarti come se fossi a casa tua… o nella tua piscina. Per molto tempo abbiamo sfidato limiti, norme, provocando… alterando… sempre andando un po’ più in là.
In questo andare più in là, ci dimentichiamo degli altri. Gli altri hanno i loro spazi… i loro modi di vivere… la loro cultura… le loro credenze.
Provochiamo gli altri tutte le volte in qualsiasi maniera…

Le manifastazioni del #tetazo hanno avuto luogo in tutta l'Argentina il 7 di febbraio, catturando l'attenzione della stampa nazionale. Online e non solo, il problema continua a generare dibattiti e discussioni riguardo i diritti delle donne e la parità dei sessi.