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Lingua locale/network globale: tecnologie mobili per utenti di lingue minoritarie e indigene

Categorie: Irlanda, Citizen Media, Cyber-attivismo, Linguaggi, Tecnologia, Rising Voices

Foto scattata da Derek Lackaff nella rurale Contea di Galway, in Irlanda, nel gennaio 2016.

La versione originale di questo post [1] [en, come i link successivi, salvo diversa indicazione] è stata pubblicata in r12n su Medium.

La scorsa estate, una donna irlandese di nome Caoimhe Ní Chathail ha inviato un tweet all'azienda produttrice del suo telefono cellulare [2] per farle sapere che aveva dei problemi a usare il loro sito web. Per mesi, il sito ha rifiutato il suo nome, indicandolo come ‘invalido’ perché conteneva un lettera irlandese accentata (í). La risposta dell'azienda è stata quella di chiedere a Caoimhe se potesse usare la “versione inglese” del suo nome. Questo scambio pubblico ha causato una piccola protesta su Twitter Irlandese: un'azienda irlandese sembrava contestare l'accettabilità dell'uso della lingua irlandese su internet in Irlanda. Nel giro di poche settimane, l'azienda ha in realtà aggiornato il suo sito così da non rifiutare i nomi irlandesi, ma questo piccolo inconveniente illustra il tipo di problematiche che i parlanti irlandesi devono affrontare nelle loro interazioni con i media digitali.

La lingua irlandese [3] [it] (Gaelico) è la principale lingua ufficiale dell'Irlanda, una lingua minoritaria riconosciuta nell'Irlanda del Nord, ed una delle lingue ufficiali dell'Unione Europea. L'istruzione in lingua irlandese è obbligatoria nella scuola primaria e secondaria. L'Irlandese ha un ricco patrimonio letterario, ed è usato in radio, televisione, e su internet. Chi studia l'Irlandese come seconda lingua fuori dall'Irlanda [4] può trovare molte opportunità di studiare la lingua in modo ufficiale  presso università quali la Notre Dame [5] o la University of Sydney [6], o in modo informale su MeetUp [7] [it] o usando app gratuite come Duolingo [8] [it]. Nonostante queste manifestazioni di sostegno e interesse, l'Irlandese è considerato “sicuramente in via d'estinzione [9].” Stime attuali suggeriscono che ci siano solo approssimativamente 40-70.000 parlanti abituali in tutta la popolazione irlandese, che ammonta a 4,6 milioni. L'Irlandese è una lingua comunitaria parlata fuori dall'ambiente scolastico in pochissime aree, per lo più in regioni rurali designate ad hoc chiamate Gaeltacht [10] [ge]. L'Irlandese è dunque una lingua minoritaria in Irlanda dove la maggior parte delle persone usa la lingua dominante — l'inglese — nella vita quotidiana.

Percentuale delle persone che parla irlandese abitualmente al di fuori del sistema educativo, censimento del 2011. Di SkateTier CC BY-SA 3.0 attraverso Wikimedia Commons

Un recente resoconto suggerisce che l'Irlandese potrebbe effettivamente estinguersi come lingua comunitaria tra un decennio o due [11]. Questo fa dell'Irlandese una delle migliaia di lingue umane che potrebbero scomparire nei prossimi anni e decenni senza un intervento attivo. Mentre la classificazione tecnica delle lingue [12] e del loro grado di estinzione [13] viene in qualche modo contestata, a livello globale si tende ad una minore diversità linguistica dal momento che lingue come l'inglese, lo spagnolo o il cinese sostituiscono lingue locali e indigene. Sebbene le lingue siano andate e tornate durante la storia dell'umanità, negli ultimi decenni, il colonialismo, i programmi di assimilazione [14], e la globalizzazione hanno esercitato una pressione enorme sulle lingue con pochi parlanti. Negli Stati Uniti più di 150 lingue indigene [15] hanno ancora dei parlanti viventi, ma decenni di repressione culturale hanno lasciato queste lingue in una posizione molto precaria. Ad esempio, esistono ancora 2.000 parlanti della lingua Lakota [16], ma la maggior parte dei suoi parlanti nativi ha oggi 60/70 anni. La trasmissione intergenerazionale della lingua — da parte dei nonni e dei genitori dei bambini  —  è il fattore principale per la sopravvivenza della stessa, quindi, la protezione e il rinnovamento di una lingua, spesso, è una corsa contro il tempo.

Ci sono molte ragioni per cui gli utenti dovrebbero essere spronati all'uso della propria lingua e alla protezione della diversità linguistica. Una lingua rappresenta una connessione continua con una particolare cultura e prospettiva, e custodisce informazioni sugli uomini e il mondo. L'accesso al patrimonio linguistico offre grandi vantaggi alle persone che si oppongono e sopravvivono al colonialismo. Recentemente, con il mio collega William J. Moner [17], ho iniziato un progetto di ricerca che esamina l'uso di una lingua minoritaria — l'Irlandese — all'interno dei media. Crediamo che la lezione imparata dal caso dell'Irlandese potrebbe essere applicata ad altre migliaia di lingue umane a rischio di estinzione e che i progettisti dell'interattività svolgano un ruolo importante nel processo di rinnovamento della lingua.

Computerizzazione delle lingue minoritarie

Le tecnologie della comunicazione, e più nello specifico i social media, presentano sia delle opportunità che delle sfide per quel che riguarda gli sforzi per proteggere e rinnovare la lingua minoritaria. I vantaggi includono: l'abilità di diffondere a livello mondiale i media dell'informazione e i media culturali, come anche il materiale per l'apprendimento; l'opportunità di aumentare il prestigio della lingua e promuoverne il suo uso tra le nuove generazioni. Quest'ultimo punto diventa sempre più importante nel momento in cui le culture giovanili globali si muovono attraverso contesti comunicativi continuamente interconnessi, esemplificati dalle piattaforme di messaggistica istantanea come Snapchat, Facebook Messenger, e WhatsApp.

Virtualmente, le piattaforme di comunicazione digitale permettono ai membri delle comunità linguistiche di rimanere in contatto l'un con l'altro, sia che essi siano distanti o meno. Tuttavia, dato che il personal computer sta perdendo la sua supremazia a causa dei dispositivi mobili, l'interazione e l'input si riversano maggiormente su processi avanzati come il riconoscimento vocale e la scrittura gestuale piuttosto che sulla tradizionale tastiera. Mentre l'accettazione di input testuali di base provenienti da una tastiera è un esercizio computazionale semplice, offrire maggiori funzionalità avanzate come la correzione ortografica o il riconoscimento vocale è più dispendioso in termini di tempo e risorse. Alcuni studiosi hanno iniziato a lanciare campanelli d'allarme, come il poeta e musicista Sjón [18] circa la sua lingua nativa islandese (330.000 parlanti):

The broader and more serious implications are for the language as it is used in daily life. Technology is moving towards AI and speech-controlled applications, and the companies developing it do not see preserving languages spoken by few as their responsibility. When the day comes that we have to speak to our refrigerators in English (which I believe is not far in the future), Icelandic will retreat very fast.

Le implicazioni più serie e ampie riguardano la lingua che viene usata nella vita quotidiana. La tecnologa si sta muovendo verso intelligenza artificiale e applicazioni di controllo vocale, e le aziende che le sviluppano non reputano una loro responsabilità la protezione delle lingue parlate da poche persone. Quando arriverà il giorno in cui dovremmo parlare ai nostri frigoriferi in inglese (cosa che, a mio avviso, non accadrà in un futuro lontano), l'Islandese si estinguerà molto velocemente.

E l'Islandese non è neanche tecnicamente a rischio di estinzione.

La computerizzazione delle lingue minoritarie offre numerose nuove opportunità per la protezione e rinnovo della lingua. Queste opportunità comprendono una più facile e meno intrusiva documentazione della lingua, per esempio mediante l'uso delle app come Aikuma [19]. Esistono anche nuove opportunità per la pedagogia e l'apprendimento, siccome un nuovo software per apprendimento assistito dal computer, che comprende file audio, video e documenti di testo , diventa più semplice da produrre e diffondere. Tra gli esempi che preferisco c'è il gioco Never Alone [20], che è stato sviluppato in stretta collaborazione con scrittori di favole nativi dell'Alaska [21].

Un altro esempio divertente è  la versione doppiata in Lakota degli orsi Berenstain [22] ora disponibile su Youtube. In fine, la localizzazione o traduzione di software, in particolare di software open source, è un campo particolarmente promettente per le lingue minoritarie. Kevin Scannell [23], uno scienziato informatico della Saint Louis University, ha elencato molte applicazioni di software [24]— comprese le app sul desktop come Mozilla Firefox e LibreOffice, e le app sul web come Gmail e Twitter —  che sono ora disponibili in Irlandese grazie al suo contributo e a quello di altri.

I cellulari dominano il mondo

C'è stato uno spostamento globale verso i telefoni cellulari, ed appare chiaro che i dispositivi mobili influenzano l'uso della lingua in modi diversi rispetto ai personal computer. La prima generazione di piattaforme di messaggi testo era principalmente composta da cellulari con piccoli schermi e tastiera numerica. Dato che la tastiera numerica standard aveva solo 12 tasti, la maggior parte dei caratteri veniva inserita premendo più volte il tasto per muoversi tra le varie opzioni disponibili. Per esempio, un utente avrebbe premuto il tasto etichettato “2” sei volte per produrre il carattere Á, passando prima attraverso i caratteri A, B, C, 1, 2, e Ä. Il testo predittivo è un input designato dalla tecnologia per migliorare alcuni di questi problemi, permettendo al software di “prevedere” quale parola l'utente intendeva produrre sulla base di un ridotto numero di tasti premuti. Il testo predittivo aumenta la velocità di inserimento del testo del 30%, ed è stato implementato per le lingue globali, ma scarseggia un supporto per le lingue minoritarie con mercati più piccoli.

Sure beats button mashing on a feature phone.

I dispositivi touch-screen come l'iPhone e l'iPad dell’ Apple caratterizzano la seconda generazione di piattaforme mobili. Tali dispositivi generalmente usano una “soft keyboard” che appare sullo schermo quando è necessario l'inserimento del testo. Per le lingue minoritarie con una scrittura simile a quella delle lingue dominanti, l'inserimento del testo non dovrebbe costituire un problema. L'Irlandese moderno [25], ad esempio, fa uno della maggior parte delle lettere dell'alfabeto latino con cinque vocali accentate (síneadh fada) che sono accessibili da una tastiera inglese con un tocco in più. Tuttavia, la maggior parte degli utenti di touch-screen non inserisce i caratteri uno alla volta. Per gli utenti delle lingue dominanti, le tastiere software offrono funzionalità avanzate come la scrittura gestuale, il controllo ortografico e la correzione automatica. Questi tipi di tecnologie di interfaccia aumentano enormemente la convenienza, l'accuratezza e la velocità di inserimento del testo sui dispositivi mobili, e ciò potrebbe introdurre una propensione verso le lingue dominanti anche tra gli utenti più fluenti delle lingue minoritarie. Come rendere adeguato l'Irlandese per i cellulari?

Per capire meglio come gli utenti di lingue minoritarie interagiscono con le tecnologie mobili, abbiamo sviluppato e condotto un sondaggio online tra i giovani parlanti irlandesi e gli studenti di Irlandese in Irlanda. Il sondaggio è nato da un sondaggio precedentemente usato in uno studio sui giovani parlanti di Frisone [26], una lingua minoritari parlata in Olanda. Come ci si potrebbe aspettare, i partecipanti tendevano ad essere degli assidui utenti dei social network, in particolare delle app dei social media. Essi mostravano diversi livelli di competenza linguistica: la comprensione dell'Irlandese era abbastanza alta, la competenza orale era un po’ più scarsa, e ancor meno la quella scritta.

Gli utenti hanno avuto molto da dire sulla loro esperienza nell'uso dell'Irlandese nei social media e nei media mobili ed anche sui vari ostacoli che hanno dovuto affrontare, e, alla fine, dalle loro risposte a domande aperte, sono emerse tre tematiche generali. La prima tematica era che il pubblico irlandese era molto più piccolo del pubblico inglese. La maggior parte dei partecipanti ha molti amici che parlano Irlandese, ma molti hanno esitato ad usare l'Irlandese sui social media digitali. In realtà, molti hanno affermato che sarebbe stato “insolito” o “strano” vedere l'Irlandese nei loro post. Nessun utente ha affermato di cercare di segmentare il proprio pubblico in base alla lingua, per esempio usando le liste di Facebook.

La seconda tematica collegata era che gli utenti sono coscienti del fatto che i loro network siano molteplici dal punto di vista linguistico, ed erano preoccupati del fatto che postando in Irlandese avrebbero escluso o offeso coloro i quali non parlavano la lingua. Questa scoperta è stata paradossale per certi versi, dal momento che, generalmente, i partecipanti percepivano anche che la lingua era una parte importante della loro cultura e della loro identità personale.

La terza tematica era che il contesto dei media mobili presenta specifiche sfide tecniche. Anche gli utenti fluenti hanno dovuto affrontare ulteriori sfide nello scrivere in Irlandese sui dispositivi mobili – piuttosto che usare una scrittura gestuale avanzata con il correttore automatico, erano obbligati a inserire il testo lettera dopo lettera in modo molto laborioso. In molti casi, la tastiera lavorava in modo attivo contro di loro, siccome il correttore automatico inglese segnalava come “errore” tutte le parole irlandesi o “correggeva” tutte le parole irlandesi in inglese. La sfida nel produrre un Irlandese “corretto” sulla tastiera di un cellulare è esasperante per molti potenziali utenti dell'Irlandese che non sono totalmente fluenti. Molti hanno menzionato di essere stati pubblicamente criticati o rimproverati da alcuni fanatici della grammatica per aver scritto un Irlandese “sbagliato” su internet.

Questi risultati suggeriscono alcune questioni specifiche che i designer dell'interazione dovrebbero considerare quando lavorano per utenti di lingue minoritarie.

Fattori tecnologici

La maggior parte delle persone esaminate trova che le attuali interfacce mobili inibisce l'uso dell'Irlandese. Sia che si tratti dell'inserimento di caratteri accentati sia della battaglia con il correttore automatico in un'altra lingua, l'interfaccia stessa può spingere gli utenti verso una lingua dominante. In alcune comunità linguistiche più piccole, gli utenti non hanno problemi a cambiare la visualizzazione della tastiera, disabilitando le tecnologie di assistenza come la scrittura gestuale e il correttore automatico, digitando le parole una lettera alla volta. Tuttavia, nel contesto delle lingue minoritarie come ad esempio l'Irlandese, giustamente, suppongono che chiunque nel loro network abbia competenze in inglese e così scelgono di intraprendere il percorso con la minore resistenza linguistica e tecnica. Molti degli utenti fluenti in Irlandese nel nostro sondaggio inviano messaggi in inglese ai loro amici e parenti che parlano Irlandese, anche se poi con loro di persona o al telefono parlano Irlandese .

Abbiamo anche scoperto che lo spettro della popolarità sui media spinge gli utenti irlandesi all'uso della lingua dominante. Tale spettro tende ad essere una semplificazione ma era presente in modo notevole in ogni post o aggiornamento: si pensi ai “like” o al “numero dei commenti” o delle “condivisioni di un tweet.” Nell'economia dell'attenzione in cui gli utenti dei social media sono incoraggiati ad esibirsi, tutto ciò che potrebbe limitare la partecipazione — come l'uso di una lingua minoritaria — viene evitato.

Contesti culturali

In secondo luogo, tutti gli utenti di lingue minoritarie vivono e comunicano in un contesto culturale complesso. L'irlandese ha un profondo e complesso insieme di associazioni per i suoi parlanti, a partire dal senso di eredità e orgoglio, alle preoccupazioni circa i conflitti politici o esperienze difficili nell'apprendimento della lingua a scuola. Inoltre, appare più sicuro per gli utenti irlandesi pensare che l'inglese sia capito dalla loro intera rete locale, mentre l'irlandese sia capito solo da alcune delle loro reti e da nessuna delle loro reti globali. Questo rende complicato l'uso dell irlandese in modo prolungato, particolarmente per le giovani generazioni. Se l'obiettivo è quello di incoraggiare l'uso creativo e informale della lingua, potrebbe essere utile promuovere nuove norme linguistiche attraverso il design, ad esempio con piattaforme monolingue che rimuovano l'ambiguità sociale generata dal bilinguismo. Altre lingue minoritarie avranno diversi rapporti con le lingue dominanti, che giustificherebbero altri tipi di design.

Esigenze linguistiche

Infine, le lingue hanno esigenze uniche e specifiche collegate alla loro ortografia, morfologia e risorse computazionali. L'irlandese è in qualche modo unico come lingua minoritaria poiché rispetto alle altre ha molte risorse. Per esempio, diverse tecnologie funzionali ed economiche per l'inserimento delle tastiere sono già disponibili per i dispositivi mobili, ma il loro uso sembra essere scarso tra i potenziali utenti esaminati. Nessuno dei nostri partecipanti ha fatto cenno di usare la Adaptxt keyboard [27], una tastiera gratuita per iOS e Android che offre funzionalità di predizione e correzione automatica irlandese di alta qualità e cambio lingua facile da usare. Solo pochi utenti hanno notato di usare la tastiera Swype, che è un download separato, ma supporta pienamente l'irlandese. Esistono centri attivi di ricerca in linguistica computazionale irlandese, come l’ ADAPT Centre [28] in collaborazione con Dublino. Kevin Scannell suggerisce che per l'irlandese, la sfida non riguarda la mancanza di risorse tecniche o supporti, quanto più la connessione di queste risorse con gli utenti: rendere effettivi software e interfacce nella lingua irlandese per potenziali utenti,e convincere gli sviluppatori di sistemi operativi e i produttori di dispositivi ad integrare la le tecnologie in lingua irlandese nei loro prodotti. Ci sono possibilità che ciò possa accadere per alcune lingue — l'ultima versione della tastiera di Google's, la GBoard,  [29]per iOS e Android supporta l'irlandese, e permette la correzione automatica e la predizione in diverse lingue simultaneamente.

Teresa Lynn, una ricercatrice presso l'ADAPT Centre, tiene una conferenza TEDx sull'irlandese e i social media.

La vitalità di una lingua richiede la sua pratica in uno spazio in cui le persone sono attive in scambi reciproci di idee e dove può avvenire una comunicazione. Dato che i giganti della tecnologia globale come ad esempio Facebook e Google, si spostano in modo aggressivo verso le regioni in via di sviluppo del mondo [30], le questioni circa l'autodeterminazione linguistica e la resistenza coloniale stanno diventando sempre più importanti. Incoraggiare l'uso quotidiano delle lingue a rischio di estinzione – in contesti online e non – sprona una forte spinta alla partecipazione e al coinvolgimento da parte degli attivisti delle lingue minoritarie, designer, e sviluppatori in questi ambiti.

Siccome le tecnologie della comunicazione si spostano sempre più verso contesti intimi e in via di sviluppo culturale e dato che le piattaforme dei social media facilitano la comunicazione all'interno di tali contesti, le tensioni tra lingue locali e le tecnologie globali continueranno a tormentare sia le comunità locali che i designer dell'interazione. Nonostante l'irlandese sia una lingua minoritaria unica, la sua analisi offre idee su quanto le pratiche globali e locali siano mediate attraverso le interfacce mobili.

Per maggiori informazioni, si veda l'articolo: Lackaff, D. & Moner, W. J. (2016). Local languages, global networks: Mobile design for minority language users [31]. Atti della 34° Conferenza Internazionale sul Design e la Comunicazione (SIGDOC ’16). doi: 10.1145/2987592.2987612