La donna saudita che ha scatenato una bufera mettendosi al volante

Autrice Manal al-Sharif. Crediti: per gentile concessione di Simon e Schuster.

Questa storia di Joyce Hackel [en, come tutti i link seguenti] è stata originariamente pubblicata su PRI.org il 14 giugno 2017. Viene ripubblicata qui grazie alla partnership tra PRI e Global Voices.

Quando Manal al-Sharif ha pubblicato una foto di sé stessa mentre guidava una macchina in Arabia Saudita nel 2011, ha scatenato l’ira di molti in questo regno ultra-conservatore.

“La reazione peggiore è stata quella dell'establishment religioso”, ha affermato.”Hanno colto l'occasione dei sermoni del venerdì per apostrofarmi come prostituta per il semplice fatto di essermi messa alla guida di una macchina”.

Al-Sharif è finita in prigione ed è stata minacciata di morte. Il padre ha dovuto appellarsi al Re Saudita per ottenere il suo rilascio. Nel frattempo, il video di sfida di lei che guidava era diventato già virale e, in un solo giorno, aveva ottenuto 700.000 visualizzazioni, spingendo l’opinione pubblica generale a chiedere all'Arabia Saudita di revocare il divieto di guida alle donne.

Oggi, questa attivista trentottenne è una delle voci che chiede con maggiore insistenza al Regno saudita di revocare il divieto di guida per le donne. Nel suo nuovo libro di memorie, “Daring to Drive: A Saudi Woman's Awakening” (Osare guidare: il risveglio di una donna saudita), al-Sharif racconta di essere cresciuta alla Mecca in un ambiente islamico conservatore. All'età di 18 anni, si è iscritta alla Abdulaziz University di Gedda, dove ha incontrato donne liberali che non si coprivano il volto in pubblico. Ed è lì che il suo mondo è iniziato a cambiare. L’idea della tutela maschile ha iniziato a starle stretta.

“Una donna è considerata una minorata dal momento in cui nasce a quello in cui muore”, afferma. “Quando le donne del mio paese inizieranno a guidare, inizieranno ad avere voce in capitolo, oltre al  potere e alla consapevolezza di poter fare tutto, e faranno il possibile per eliminare questo sistema di tutela controllato dagli uomini”.

Al-Sharif afferma che la sua campagna #women2drive continua a forzare i limiti di ciò che è socialmente accettabile in Arabia Saudita. Nei prossimi mesi “Daring to Drive” verrà pubblicato anche in arabo.

“Sono sempre più numerose le azioni coraggiose. Sempre più ragazze pubblicano video di sé stesse mentre guidano e sempre più uomini ci stanno sostenendo”, afferma. “Continueremo a promuovere questa campagna con tutti i mezzi possibili”.

Questo è il primo capitolo di “Daring to Drive“:

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