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Nessun allarmismo: questo “Pulsante Rosso” serve ad aiutare i russi

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Giovani, Good News, Idee, Legge, Politica, Protesta, Scienza, RuNet Echo
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Screenshot di “Pulsante Rosso” dal sito ufficiale dell'app.

Pulsante rosso [2]” [ru, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è una nuova applicazione per i manifestanti russi che è stata attivata per la prima volta negli ultimi giorni di aprile. L'app è stata resa disponibile in tempo per le dimostrazioni anti-Putin del 29 aprile, organizzate dal movimento “Russia Aperta”, le cui organizzazioni affiliate in Gran Bretagna sono state recentemente messe fuori legge dal Ministero della Giustizia russo.

Mettendo in collegamento i detenuti con amici, familiari e organizzazioni dei diritti umani più velocemente di prima, “Pulsante Rosso” spera di fornire ai manifestanti una protezione più efficace contro gli arresti e le condanne illegali.

Creato dallo sviluppatore Alexander Litreev, il software permette agli utenti di segnalare l'ora e il luogo del loro arresto, ed è in grado anche di identificare automaticamente la stazione di polizia dove la persona è stata ufficialmente registrata. Gli utenti possono pre-selezionare amici e familiari in modo che ricevano immediatamente una notifica dell'incidente e dell'ubicazione della stazione di polizia. L'app segnala anche l'arresto alle organizzazioni dei diritti umani come OVD Info [3], un'app partner, in modo che possano fornire alle persone assistenza legale.

Su Twitter [4], “Pulsante Rosso” trasmette anche i nomi delle località in cui sono avvenuti arresti di massa durante le manifestazioni più grandi, per permettere agli altri manifestanti di evitare i possibili punti “punti caldi”.

Russia, San Pietroburgo, Kronversky prospekt — Arresti in massa.

In un post del suo blog [7] su Telegram, Litreev ha dichiarato che vuole che “Pulsante Rosso” diventi “un sistema tutto russo per monitore gli arresti illegali” e un servizio che garantisca ai manifestanti di non “essere lasciati soli ad affrontare l'arbitrarietà e la sregolatezza delle forze dell'ordine”.

In un momento in cui le proteste politiche sono tornate a diventare parte della vita pubblica russa, la tempistica dell'app è ottima. A pochi giorni dal suo lancio aveva già conquistato oltre 4.000 utenti [8] [en] di iOS e Android.

Durante le proteste anti-Putin del 29 aprile, “Pulsante Rosso” ha segnalato i primi arresti durante una dimostrazione a Kemerovo, nel corso della quale sono state arrestate almeno 13 persone [9]. Pur non essendo così estese o diffuse a livello nazionale come la campagna di protesta organizzata da Alexei Navalny lo scorso marzo, queste manifestazioni sono state un buon banco di prova per “Pulsante rosso”. 

Stando a quanto riportato dal sito web [9], benché molte delle proteste organizzate nel paese si siano svolte pacificamente e senza incidenti, come a Novosibirsh e Ufa, a San Pietroburgo la polizia ha arrestato almeno più di 50 persone.

Il 29 aprile, “Pulsante rosso” ha avuto modo anche di testare le sue misure di sicurezza. Litreev ha riportato [10] che l'algoritmo della app ha scartato oltre 250 falsi allarmi.

Litreev ha annunciato che è in arrivo una versione più avanzata [7] dell'app, in tempo per le manifestazioni di massa di giugno programmate da Alexei Navalny, che spera di confermare il successo di marzo con dimostrazioni in tutto il paese nel “Giorno della Russia”.

Il 3 maggio, una Corte d'appello russa ha respinto il ricorso di Navalalny contro la sua condanna in un caso di appropriazione indebita, impedendogli di fatto di candidarsi per la carica elettiva. Navalny afferma che continuerà comunque con la sua campagna presidenziale, poiché asserisce che le leggi federali che vietano la sua candidatura sono incostituzionali.

C’è da scommettere che organizzerà ancora più dimostrazioni dopo giugno e il tempo ci dirà quanti dei suoi sostenitori avranno bisogno di premere il “pulsante rosso.”