Dopo cinque anni, la famiglia del blogger saudita Raif Badawi torna a chiederne il rilascio

Uno dei poster della campagna di Amnesty International per il rilascio di Raif Badawi. Fonte: Twitter.

Gli attivisti chiedono il rilascio dell'attivista saudita Raif Badawi [en, come i link successivi], che ha già scontato cinque anni della sua condanna, a 10 anni di carcere.

Nel 2014, un tribunale penale di Gedda, in Arabia Saudita, ha condannato Badawi a sette anni di carcere e 600 frustate con l'accusa di aver “insultato l'Islam attraverso i canali elettronici”.

Badawi è stato processato per aver creato il blog “Saudi Arabian Liberals”, un forum online che ha lanciato nel 2008 per avviare un dibattito sul ruolo della religione in questo regno conservatore.

Nel 2014, la sua pena è stata aumentata a 10 anni di carcere e 1.000 frustate.

L'ultima campagna [a favore del suo rilascio] è stata lanciata da Amnesty International. Il gruppo di difesa dei diritti umani ha lavorato con Ensaf Haidar, la moglie di Raif Badawi, e i suoi tre figli che vivono a Sherbrook in Canada, per aiutarli a farlo liberare.

Hanno pubblicato un video dei suoi tre figli che chiedono il rilascio del padre.

Dieci anni. 1000 frustate per aver scritto un blog. Oggi sono 5 anni dall'arresto di Raif Badawi. I suoi figli hanno un messaggio per King Salman.

Ten years in prison, 100 lashes, for writing words for peace.
– It’s not fair that our father is in prison. He’s not killed anybody.
– We’ve had enough.
– He just created a blog.
– That’s not illegal.
– We’ve waited too long.
– We need to see our daddy.
– The thing I miss most about my dad…
– is his infectious smile.

10 anni di carcere e 1.000 frustate per aver scritto un blog. Sono passati cinque anni dall'arresto di Raif Badawi. I suoi figli hanno voluto mandare 1 messaggio al Re Salman:

- Dieci anni di carcere, 1.000 frustate, per avere scritto parole di pace.
– Non è giusto che nostro padre sia in prigione. Non ha ucciso nessuno.
– Ne abbiamo abbastanza.
– Ha solo creato un blog.
– Questo non è illegale.
– Abbiamo aspettato anche troppo.
– Abbiamo bisogno di vedere nostro padre.
– Quello che ci manca di più di nostro padre….
– È il suo sorriso contagioso.

Su Twitter, l'account del Golfo di Amnesty International ha invitato i suoi follower a inviare direttamente un tweet al re saudita Salman, chiedendogli di rilasciare Raif.

Raif Badawi ha già scontato 5 anni di carcere solo per aver creato un blog. Dite al Re Salman che 5 anni sono troppi e che deve liberarlo subito!

I figli di Raif hanno inoltre condiviso altri messaggi a Raif tramite il sito web di Amnesty.

“Quando siamo partiti per il Canada, pensavo che ci avresti fatto una sorpresa all'aeroporto. Ma non c'eri. Ero arrabbiata”, scrive la quattordicenne Najwa.

“Per molto tempo ho pensato che tu ci avessi abbandonati. Pensavo che non ci amassi o che non ti importasse più di noi. Per molto tempo sono stata preoccupata per mamma e per quello che ci sarebbe successo senza di te”.

Miriam, che oggi ha dieci anni, ne aveva solo quattro l'ultima volta che ha visto suo padre. Ha scritto: “Cerco di ricordare il tuo viso, le tue carezze e i tuoi abbracci, ma non ci riesco. Ero piccola ed ero incollata alla mamma quando siamo fuggiti e ti abbiamo lasciato”.

L'allora trentaduenne è stato condannato anche a pagare una multa di un milione di riyal (circa 266.000 dollari). Nel gennaio del 2015, gli sono state date 50 delle 1.000 frustate previste. La sua seconda sessione di frustate è stata posticipata a causa dei suoi problemi di salute.

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