YouTube blocca il video de ‘Il Grande Dittatore’ di Chaplin su richiesta della Thailandia

La visione di questo video è stata vietata in Thailandia. Questa parte con sottotitoli in thailandese riporta un discorso di Charlie Chaplin (dittatore): “L’odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno strappato al mondo ritornerà al popolo. Qualunque mezzo usino, la libertà non può essere soppressa”. Screenshot da YouTube

Il governo thailandese, appoggiato dai militari, ha recentemente bloccato [en, come i link seguenti, salvo dove diversamente indicato] la visione di un video de ‘Il Grande Dittatore’ di Charlie Chaplin su YouTube.

Questo film hollywoodiano dell'attore comico Chaplin è una parodia dell'ascesa al potere del leader nazista Adolf Hitler nel 1940.

La visione del videoclip de ‘Il Grande Dittatore’, in cui Chaplin esorta il popolo a riprendersi il potere desautorando il dittatore, era stata consigliata l'11 giugno 2017 dalla Rete Accademica Thailandese per la Difesa dei Diritti Civili.

L'esercito thailandese è salito al potere nel 2014, con la promessa di ripristinare un governo civile dopo l'attuazione delle riforme politiche ed elettorali. La Costituzione approvata nel 2016 avrebbe dovuto aprire la strada alle elezioni, ma le voci critiche sostengono che abbia solo esteso il potere dei militari a livello amministrativo.

Il 24 giugno, gli utenti di Internet hanno segnalato che il videoclip con sottotitoli in thailandese era inaccessibile [th] su YouTube. Sulla pagina che conteneva il video c'era il seguente avviso: “Questo contenuto non è disponibile in questo paese a seguito di un ricorso legale presentato dal governo”.

Il 24 giugno è il giorno in cui la Thailandia commemora la rivoluzione del 1932 che portò alla caduta della monarchia assoluta nel paese.

Il gruppo Avvocati Thailandesi per i Diritti Umani afferma [th] che la decisione di bloccare il video sia stata probabilmente presa dal Ministero dell'Economia e della Società Digitale.

Su Twitter, il giornalista veterano Pravit Rojanaphruk, ha descritto l'ordine della giunta come “esilarante nella sua follia e dittatoriale”.

Il dittatore di “Giuntaland” che blocca il film satirico di Charlie Chaplin su un altro dittatore è esilarante nella sua follia e dittatoriale.

Alcuni attivisti avrebbero voluto celebrare l'85° anniversario della rivoluzione esaltando lo sforzo del popolo per abbattere la dittatura militare nel paese. Hanno accusato la giunta di sopprimere i diritti delle persone e di utilizzare la legge contro la lesa maestà (la cosiddetta legge che disciplina i reati che offendono la famiglia reale) per arrestare e perseguitare le voci critiche del governo.

Il 27 giugno il video è stato nuovamente reso disponibile su internet, ma la storia della sua rimozione temporanea continua a essere un tema caldo per i media thailandesi.

Il giornale Bangkok Post ha pubblicato un editoriale in cui descrive l'ordine di bloccare il video come ‘la peggiore decisione’ del governo per impedire al popolo di commemorare la rivoluzione del 1932:

Once again, by its aggressive censorship, the regime has only succeeded in making material more popular.

This regime seized power on a single promise to bring reconciliation. It is not just failing at the task. Actions such as the weekend attacks on sense and sensibility only drive more wedges between factions and groups.

Anche questa volta, con la sua censura aggressiva, il regime è riuscito solo ad aumentare l'interesse per il materiale censurato.

Questo regime è salito al potere con una sola promessa: riconciliare il paese. Non solo non è all'altezza del compito, ma i suoi attacchi alla ragione e al sentimento, come quelli avvenuti lo scorso weekend, non fanno altro che rendere più profonde le spaccature tra gruppi e fazioni.

Il Bangkok Post ha anche reso noto che dopo la reintegrazione del video su YouTube, il numero di visualizzazioni è salito da alcune centinaia a diverse migliaia.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.