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In prigione perché giornalisti: profilo dei reporter detenuti nel Myanmar

Categorie: Asia orientale, Myanmar (Burma), Censorship, Citizen Media, Governance, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Advox
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(Da sinistra a destra) Kyaw Min Swe, caporedattore di The Voice Daily; Ko Swe Win, caporedattore di Myanmar Now; Lawi Weng, reporter senior di The Irrawaddy; Ko Aye Nai di DVB; e Pyae Phone Aung reporter senior di DVB. / The Irrawaddy

Questo articolo [1] [en, come tutti i link seguenti] è stato pubblicato da The Irrawaddy, un sito di news indipendente del Myanmar, e viene ripubblicato da Global Voices grazie ad un accordo per la condivisione dei contenuti.

L’arresto [2] dello stimato reporter investigativo Ko Swe Win all'aeroporto internazionale di Yangon la sera di domenica 30 luglio 2017 ha temporaneamente fatto salire a cinque il numero di giornalisti birmani arrestati semplicemente per aver fatto il proprio lavoro.

Tra i cinque, Ko Swe Win, il caporedattore dell'agenzia di stampa Myanmar Now, è l'unico a non essere stato chiamato in causa dai militari ma da un seguace di Ma Ba Tha, un gruppo nazionalista messo al bando, che lo sta perseguendo per aver pubblicato un articolo su Facebook in cui criticava il monaco ultra-nazionalista U Wirathu.

Ko Swe Win è stato poi rilasciato su cauzione dal Tribunale della circoscrizione di Maha Aung Myay, ma i suoi altri quattro colleghi continuano a rimanere in carcere.

Tutti gli arresti, che sono direttamente collegati al lavoro dei reporter, concretizzano il timore di un provvedimento restrittivo nei confronti dei media indipendenti e gettano seri dubbi sull'effettiva apertura del paese alla libertà di stampa.

Ko Swe Win, caporedattore di Myanmar Now

Ko Swe Win, 39 anni, è un ex prigioniero politico ed è stato anche redattore senior di The Irrawaddy nel 2010-2012. L'anno scorso aveva ricevuto un riconoscimento dal governo per aver denunciato l'abuso subito da due giovani apprendiste bambine in una sartoria di Yangon. È stato condannato in base all'Articolo 66(d) dopo che U Kyaw Myo Shwe, un abitante di Mandalay e seguace del monaco ultra-nazionalista U Wirathu, lo ha accusato  di aver insultato il monaco in un post di Facebook. Nel marzo del 2017, Ko Swe Win ha dovuto affrontare una seconda causa legale [3] per i commenti da lui fatti durante una conferenza sulla sua condanna in base all'Articolo 66(d). Quello stesso mese, il giornalista è stato anche minacciato [4] da tre uomini non identificati.

U Kyaw Min Swe, caporedattore di The Voice Daily & Weekly

U Kyaw Min Swe, 47 anni, ha lavorato per The Voice Daily per 18 anni ed è attualmente il caporedattore del giornale. È stato arrestato [5], insieme all'opinionista satirico Ko Kyaw Zwa Naing [6], dopo che il giornale aveva pubblicato un articolo in birmano in cui si mettevano in dubbio le politiche dei militari e il processo di pace del paese. Entrambi sono stati condannati in base all'Articolo 66(d) della Legge sulle telecomunicazioni e all'Articolo 25(b) della Legge sui media, dopo che il tenente colonnello Lin Tun dell'Esercito birmano ha presentato una denuncia presso la stazione di polizia di Bahan il 17 maggio 2017. Ko Kyaw Zwa Naing è stato successivamente rilasciato [7]. [AGGIORNAMENTO: Kyaw Min Swe è stato rilasciato [8] su cauzione il 4 agosto.]

Lawi Weng, reporter senior di The Irrawaddy

Da quando ha iniziato a lavorare per The Irrawaddy dieci anni fa, Lawi Weng, 39 anni, è uno dei giornalisti ad essersi occupato in prima persona e spesso in prima linea dei conflitti etnici nel Myanmar. L'anno scorso aveva scritto articoli sull’offensiva [9] nello stato settentrionale di Shan e sugli scontri [10] tra l'Esercito Democratico Benevolente Karen (DKBA) e la Forza Guardia di Frontiera (BGF), che sostiene l'Esercito birmano, nello stato di Kachin. Il 28 luglio 2017, il giudice che presiedeva il caso ha accettato la richiesta di rilascio su cauzione e aggiornato l'udienza al 4 agosto. [AGGIORNAMENTO: il tribunale ha respinto [8] la richiesta di scarcerazione.]

Ko Aye Nai, reporter senior di Democratic Voice of Burma (DVB)

Il reporter veterano Ko Aye Nai, 52 anni, lavora per DVB da 11 anni, alcuni dei quali vissuti a Chiang Mai in Thailandia nel periodo in cui il giornale era stato messo al bando. Insieme a Lawi Weng e Ko Pyae Phone Aung, è stato condannato in base all'Articolo 17(1), una legge del periodo coloniale sulle associazioni illegali, per aver contattato il gruppo etnico armato, l'Esercito di Liberazione Nazionale Ta’ang (TNLA), e incarcerato nella prigione di  Hsipaw. Entrambi rischiano fino a tre anni di reclusione. “Le nostre sono matite spuntate, non sono certo pallottole”, ha dichiarato durante la prima udienza. “Rischiamo di morire in qualsiasi momento per aver calpestato una mina o per un colpo di arma da fuoco. Ci assumiamo i rischi del nostro mestiere”.

Ko Pyae Phone Aung, assistente giornalista televisivo di DVB

Il reporter ventiquatrenne Ko Pyae Phone Aung ha iniziato a lavorare per DVB un anno fa. La sua prima comparsa come giornalista televisivo era inizialmente programmata per l'11 luglio 2017, ma è stato arrestato il 26 giugno insieme a Ko Aye Nai e Lawi Weng a Namhsan, di ritorno da un servizio su un rogo di sostanze stupefacenti, una cerimonia organizzata dall'TNLA per commemorare la Giornata Internazionale contro l'abuso di droga istituita dall'ONU.