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Thailandia: sospese le trasmissioni della TV che ha definito il leader della giunta un dittatore

Categorie: Asia orientale, Tailandia, Censorship, Citizen Media, Governance, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica
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Le trasmissioni della rete televisiva Peace TV sono state sospese per un mese. Immagine di Southeast Asian Press Alliance usata con la sua autorizzazione.

La Commissione Nazionale Thailandese per le Comunicazioni televisive e radiofoniche (NBTC) ha sospeso [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] per un mese la licenza a una rete televisiva che aveva criticato le politiche del governo guidato dalla giunta.

Firmato il 9 agosto 2017, l'ordine di NBTC avrà effetto all'atto della ricezione della comunicazione da parte della rete televiva Peace TV.

Peace TV è collegata al Fronte Nazionale per la Democrazia e contro la Dittatura, un gruppo noto anche con il nome di “camicie rosse” [3] [it] i cui leader più in vista sostengono il Primo Ministro Thakasin Shinawatra. Alcune “voci critiche” sono personaggi noti che hanno criticato la legge contro la lesa maestà, che il governo sta usando per perseguire attivisti e politici che si oppongono alla giunta.

L'Esercito thailandese è salito al potere [4] nel 2014 ed aveva promesso di dimettersi dopo la formulazione di una nuova costituzione. Aveva anche promesso di ripristinare i diritti civili dopo l'attuazione delle riforme politiche ed elettorali. Dal 2014 ad oggi, la giunta ha controllato rigorosamente i media, arrestando utenti di Internet accusati [5] di aver diffamato le autorità.

NBTC afferma che Peace TV ha violato la legge nel momento in cui ha trasmesso due programmi, lo scorso luglio, che minavano la monarchia costituzionale, la sicurezza nazionale e la “morale”. Tuttavia, non ha specificato quali parti dei programmi avrebbero incitato il pubblico a opporsi al governo.

Questa è la terza volta che le trasmissioni di Peace TV vengono sospese da NBTC. L'attività della rete televisiva era già stata sospesa nell'aprile 2015 e nel luglio 2016 con l'accusa di aver minacciato la sicurezza nazionale.

Alcuni pensano che le trasmissioni di Peace TV siano state sospese perché la rete televisiva ha osato equiparare a un dittatore Prayu Chan-o-cha, ex capo dell'esercito e ora Primo Ministro.

Le autorità thailandesi bloccano le trasmissioni di Peace TV per 30 giorni per aver equiparato il Presidente della giunta Gen Prayout a un dittatore.

Southeast Asian Press Alliance ha contestato [1] con queste parole l'ordine dell'NBTC che imponeva l'interruzione della trasmissione di tutti i programmi e che colpisce tutti i dipendenti della rete televisiva:

We see the suspension order as too severe, given that the NBTC has identified specific programming on specific dates that it deemed violating Thailand broadcasting laws. The order punishes the entire station including all programs regardless of content, and all personnel regardless of role.

Riteniamo che l'ordine di sospensione sia troppo severo, considerando che NBTC ha identificato i programmi specifici che hanno violato le leggi sulle trasmissioni televisive thailandesi. La sentenza punisce tutta la stazione televisiva, compresi tutti i programmi, indipendentemente dal loro contenuto, e tutto il personale, indipendentemente dal suo ruolo.

Il gruppo ha puntualizzato anche che la sentenza dell'NBTC è destinata a limitare ulteriormente la libertà di stampa in Thailandia:

Such broad and sweeping powers, especially under a regular law must be used with restraint and proportionality, considering that it can set precedents to be used to potentially infringe on freedom of the press and the public’s right to know and hear all sides of the political discourse in Thai society.

Questi poteri così ampi e radicali, soprattutto nell'ambito di una legge ordinaria, devono essere usati con limitazione ed equità, considerando che possono creare dei precedenti che potrebbero essere usati per limitare la libertà della stampa e il diritto del pubblico di sapere e sentire tutte le parti che partecipano al dibattito politico in Thailandia.

I funzionari di Peace TV insistono [12] nel dire che gli episodi del programma citati da NBTC non incitavano il pubblico a ribellarsi alla giunta. Hanno poi aggiunto che durante il mese in cui sarà in vigore il divieto di trasmettere, i programmi di Peace TV verranno comunque trasmessi tramite Facebook Live.

I funzionari hanno anche espresso dei dubbi sulla tempistica dell'ordine di sospensione, che è coincisa con l'udienza del 25 di agosto relativa all'accusa di corruzione imputata al deposto Primo ministro Yingluck Shinawatra. L'attuale Primo ministro Prayut ha tuttavia negato [13] che le trasmissioni della rete televisiva siano state sospese per mettere a tacere i media che sostengono le “camicie rosse” durante il processo contro Yingluck. Ha aggiunto che se questa fosse stata l'intenzione del governo, NBTC avrebbe sospeso la trasmissione di tutte le reti di media.