Il Ministro della Salute in Papua Nuova Guinea non vuole che gli ospedali parlino della carenza di farmaci

Clinica Susa Mama, Ospedale Generale di Port Moresby, PNG. Fonte: Flickr. Foto scattata da Ness Kerton per AusAID e utilizzata in conformità alla licenza 2.0 Generic (CC BY 2.0).

Il Ministro della Salute della Papua-Nuova Guinea ha emesso [en, come i link seguenti] una circolare in cui ordina a tutto il personale e ai funzionari pubblici degli ospedali di non rivelare più ai media informazioni relative al sistema della salute pubblica del paese.

Vari gruppi hanno denunciato la circolare definendola una sorta di “ordine restrittivo” nei confronti dei dipendenti pubblici, che avevano riferito della carenza di forniture mediche negli ospedali. Il Ministro ha però chiarito che la sua circolare è mirata solo a proteggere la sicurezza pubblica e che il personale sanitario è libero di continuare ad esprimere liberamente le proprie opinioni

Il 15 agosto il Ministro della Salute e per l'HIV/AIDS, Sir Puka Temu, ha firmato la circolare n. 66/2017, in cui invitava il personale sanitario ad astenersi dal rilasciare informazioni non autorizzate ai media:

It has been noted recently that certain information on Health matters have been released in the media by certain health institution personnel that has distorted and created fear and confusion in the community and has been reported out of proportion without careful thought and sufficient evidence.

I now instruct and direct that no individual health worker or chief executive officer or management and boards at all levels shall provide any information of health matters and/or issues, to any means of media.

Di recente è stato riscontrato che il personale di alcuni istituti sanitari ha rilasciato informazioni relative alla sanità ai media, che erano distorte e che hanno creato paura e confusione nella comunità. Le informazioni sono state ingigantite senza un'attenta riflessione e senza prove sufficienti a sostegno.

Dispongo e vieto a qualsiasi operatore sanitario, direttore generale, manager o membro dei consigli di amministrazione a qualsiasi livello di fornire qualsiasi informazione su questioni e/o problemi di carattere sanitario ai media.

La circolare, che è stata caricata sui social media, diventando immediatamente virale, specifica chiaramente che solo l'ufficio del ministro è autorizzato a rilasciare informazioni sul sistema sanitario.

Il gruppo anti-corruzione “Transparenza Internazionale della Papua Nuova Guinea” ritiene che la circolare sia un tentativo di “imbavagliare” i dipendenti pubblici. A tal proposito ha aggiunto:

This directive stifles public discourse, violates values enshrined in our National Constitution, and creates an environment of fear when frank discussion is most needed.

Health professionals and other civil servants need protection when they raise issues of national concern.

Questa direttiva soffoca il dibattito pubblico, viola i valori della nostra costituzione e crea un clima di paura in un momento in cui è invece auspicabile un dialogo aperto.

Gli operatori sanitari e gli altri dipendenti pubblici devono essere protetti quando sollevano problemi di interesse nazionale.

Sam Yockopua, segretario dell'Associazione dei Medici della Papua Nuova Guinea, ha difeso il diritto dei medici e degli operatori sanitari di parlare di problemi che devono essere discussi pubblicamente:

I must make it very, very clear, that if we run short of medicines, we will continue making noise, irrespective of the ministerial orders in place. It will not stop us because if we wait for them (the government) it's going to take years and years and the patients will die. We will not wait for them. We will continue to make noise. We will continue to talk.

Voglio che sia molto, ma molto chiaro, che continueremo a farci sentire se ci mancano i farmaci, indipendentemente dagli ordini ministeriali. Queste circolari non ci fermeranno perché se dovessimo attendere che il governo ci fornisca i medicinali, ci vorranno anni e anni, e i pazienti nel frattempo sarebbero morti. Non siamo disposti ad attendere i tempi del governo e continueremo a farci sentire. Continueremo a parlare.

La carenza di medicinali negli ospedali pubblici è apparentemente dovuta alla carenza di fondi e all'inefficienza dell'amministrazione.

Sir Puka ha risposto alle critiche chiarendo che il suo ufficio vuole semplicemente che “le informazioni fornite al pubblico siano coerenti per evitare che si diffondano paura e confusione nella comunità, soprattutto in relazione a temi sensibili come la carenza di forniture mediche”:

In every organisation, public or private, the head of the organisation is normally the official spokesperson.

In ogni organizzazione, pubblica o privata, il direttore dell'organizzazione è generalmente il portavoce ufficiale.

Il Ministro ha inoltre sottolineato che la sua è una “politica a porte aperte”, intendendo che il personale sanitario ha la possibilità di segnalare dubbi sulle prassi e che è stato adottato un meccanismo per acquisire i feedback dai dipendenti e funzionari.

Il Ministro ha aggiunto che il governo sta già mettendo a punto nuovi piani per sviluppare un programma biennale di approvvigionamento per risolvere il problema della carenza di farmaci negli ospedali pubblici.

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