La sua storia continua a vivere: l'eredità creativa di Bassel Khartabil

Bassel Khartabil (Safadi). Fotografia di Joi Ito (CC BY 2.0)

Più di un mese dopo la conferma della sua esecuzione [it], i suoi sostenitori continuano a rendere omaggio alla memoria dello sviluppatore siriano Bassel Khartabil Safadi e ad onorarne la sua eredità.

Leader nella tecnologia di software aperti in Siria, Bassel è stato attivo in diversi progetti tra cui Creative Commons e Wikipedia. Bassel ha avuto un ruolo fondamentale nell'estensione dell'accesso online e della conoscenza digitale aperta al pubblico in Siria. Era stato arrestato dal regime di Assad il 15 marzo 2012 ed era scomparso [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] dalla sua cella nell'ottobre 2015. Il 31 luglio 2017, la sua famiglia ha appreso che è stato giustiziato [it] dal regime siriano poco dopo la sua scomparsa.

Da allora, amici, colleghi e ammiratori di Bassel e dei valori per cui lottava hanno trovato mille modi per onorare la sua vita e continuare a sostenere i tipi di lavoro che lo hanno maggiormente ispirato.

Bassel è stato ricordato da Syrian New Waves, un programma di film, arte visiva, musica e interviste dalla Siria tenutosi durante l'Eye Film al Museo di Amsterdam, dall'8 al 10 settembre.

Nel suo discorso di apertura, la curatrice di eventi Donatella Della Ratta, scrittrice e studiosa e soprattutto amica stretta di Bassel, ha descritto come egli abbia iniziato a riprendere filmati di quello che stava succedendo allo scoppio della rivolta in Siria:

I met him several years ago in Damascus behind a computer. He was the smartest computer engineer that I have ever met. He was loved by everyone and wanted by several companies in Silicon Valley.

When the uprising started in Syria in 2011, I was there, I saw him changing from the adorable but very geeky computer nerd that he was to a very dedicated citizen of a country which was trying to undergo a very big change. He took this, the camera phone and started filming, so he became one of those people who film endlessly, and upload and share because they want the world to see what is happening in a country that just dared to ask for more freedom and dignity: very basic needs.

Lo avevo conosciuto sette anni fa a Damasco da dietro un computer. Era l'ingegnere informatico più intelligente che avessi mai incontrato. Era amato da tutti e diverse aziende della Silicon Valley lo desideravano.

Quando la rivoluzione in Siria scoppiò nel 2011, io ero là. L'ho visto trasformarsi dall'adorabile ma molto nerd che era allora in un cittadino molto dedicato di un paese che stava per subire un grande cambiamento. Ha preso in mano questa, la sua fotocamera del telefono e ha iniziato a filmare, e così è diventato una di quelle persone che registrava in continuazione e caricava e condivideva i video, perché voleva che il mondo vedesse cosa stava accadendo in un paese che si era solo azzardato a chiedere più libertà e dignità: bisogni molto basilari.

Della Ratta continua dicendo:

Like Bassel, so many young Syrians have taken mobile phones instead of weapons to fight their struggle against the regime who has treated them as [if] they were carrying weapons and they were enemies of the country.

Bassel loved his country and [he] was killed by a regime who reputed him a traitor for having showed the world that in fact there was indeed once something called a peaceful revolution in Syria. Bassel wanted the world not to ignore Syria and not to forget. He wanted a living evidence of the atrocities committed by the regime and so he made images. He died to produce an image evidence, while the regime is well alive and in a good shape and trying to get rid of all these images and their makers…

Come Bassel, molti giovani siriani hanno preso in mano i loro telefoni invece di armi per combattere la loro lotta contro il regime, il quale li ha trattati come [se] avessero abbracciato le armi e fossero nemici giurati del paese.

Bassel amava il suo paese ed è stato ucciso da un regime che lo considerava un traditore per aver mostrato al mondo che infatti esisteva davvero qualcosa chiamata rivoluzione pacifica in Siria. Bassel voleva che il mondo non ignorasse la Siria e che non dimenticasse. Voleva una prova viva delle atrocità commesse dal regime e così ne ha prodotto immagini. È morto per aver prodotto una prova visiva, mentre il regime è ancora vivo e in buone condizioni e prova a sbarazzarsi di tutte queste immagini e di chi le produce…

Il programma celebra il lavoro di un nuovo gruppo di registi e artisti visivi siriani “che mettono in scena la contemporaneità dell'immagine siriana in una prospettiva più ampia, invece di guardarla come una semplice testimonianza visiva proveniente da un paese in guerra”.

Alcune organizzazioni senza scopo di lucro, tra cui Wikimedia Foundation, Mozilla e Creative Commons, hanno annunciato l'apertura della Bassel Khartabil Free Culture Fellowship (una borsa di studio a lui intitolata) in onore del contributo di Bassel alla cultura libera e al web aperto. La borsa “sosterrà persone eccezionali che sviluppano la cultura delle loro comunità in circostanze avverse” e incoraggia fortemente le domande dalla regione del Medio Oriente levantino. Anche Global Voices è partner organizzativo per la borsa di studio.

Creative Commons ha inoltre istituito il Bassel Khartabil Memorial Fund per sostenere “progetti, programmi e sovvenzioni per gli individui che portano allo sviluppo della collaborazione, la costruzione della comunità e lo sviluppo della leadership nelle comunità aperte del mondo arabo”.

Bassel Khartabil era veramente un alleato nonComune. Grazie #wikimania. Si può supportare il Bassel Khartabil Memorial Fund su:

Sono anche stati fatti tributi a Bassel in forma di canzone. Il 5 settembre, il Disquiet Junto, una comunità aperta di musicisti, ha pubblicato “Un futuro in Commons: un tributo a Bassel Khartabil”, una compilation di canzoni nel corso degli anni che includono le parole di Bassel, le sue lettere e persino la sua voce.

Il gruppo descrive l'album come un tentativo di “estrapolare il suono dal linguaggio poetico della sua corrispondenza” e di “mantenere viva la sua storia anche dopo la sua scomparsa”. Ecco due canzoni che abbiamo selezionato dall'album:


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