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Scene dal confine tra Myanmar e Bangladesh dove i Rohingya cercano di salvarsi dalla violenza

Categorie: Asia meridionale, Bangladesh, Myanmar (Burma), Citizen Media, Diritti umani, Governance, Interventi umanitari, Politica, Protesta, Relazioni internazionali, Rifugiati, Ultim'ora
[1]

Screenshot di un video pubblicato su Facebook da Saiful Huq Omi.

A seguito della repressione brutale del Myanmar, molti Rohingya musulmani sono stati costretti a fuggire nel vicino Bangladesh  [2][en, come tutti i link seguenti], dove hanno trovato attivisti, giornalisti e personale umanitario ad attenderli e per documentare il loro arduo viaggio.

I Rohingya sono un gruppo etnico concentrato nello stato di Rakhine del Myanmar, che è a maggioranza buddista. Il governo birmano nega loro la cittadinanza e altri diritti di base perché li considera immigranti illegali provenienti dal Bangladesh, benché la presenza dei Rohingya nel Myanmar sia documentata da secoli [3].

Le forze di sicurezza del Myanmar sono intervenute dopo l'attacco da parte di un gruppo di militanti di alcuni avamposti della polizia. I testimoni hanno raccontato [4] di aver visto sparare a civili e di abitazioni incendiate.

Secondo le fonti dell'ONU, solo durante la scorsa settimana sono oltre 123.000 i Rohingya [5] che si sono rifugiati in Bangladesh, che ospita già 400.000 Rohingya – arrivati in periodi diversi durante l'ultimo decennio – in vari insediamenti. Anche se il governo del Bangladesh si è opposto [6] all'arrivo di altri rifugiati dal Myanmar durante la crisi attuale, gran parte della popolazione del Bangladesh si è dimostrata solidale con il dramma dei Rohingya.

Shafiur Rahman [7] è una delle persone che ha condiviso informazioni, tramite i suoi account Twitter [8] e Instagram, [9] sul flusso di Rohingya che si è riversato in Bangladesh. Rahman è un registra bengalese-britannico che sta lavorando ad un documentario sulle donne Rohingya rifugiate.

Il 26 agosto ha segnalato che le guardie di frontiera bengalesi non permettevano ai rifugiati di attraversare la frontiera:

Sfortunate donne e bambini Rohingya catturati dalle guardie di frontiere bengalesi e obbligati a rientrare nel Myanmar.

Il 29 agosto 2017, il primo ministro bengalese, Sheikh Hasina, ha tuttavia ordinato alle forze di sicurezza di trattare in modo umano [15] i rifugiati che fuggivano dalla morte. Dopodiché le guardie di frontiera hanno iniziato a lasciare passare molti rifugiati.

Rahman ha anche riferito che l'esercito birmano stava attaccando molti civili innocenti che tentavano di fuggire. Le sue informazioni coincidono con quelle di altre fonti. [16] Durante la caccia ai ribelli Rohingya, gli elicotteri del Myanmar hanno più volte violato [17] lo spazio aereo del Bangladesh vicino a Ukhia, Cox Bazar:

COLPI DI ARMA DA FUOCO sparati 30 minuti fa verso la terra di nessuno, vicino a Gundam lungo la frontiera con il Myanmar. Rifugiati che scappano. L'esercito birmano continua a sparare impunemente.

Questa giovane donna Rohingya è stata uccisa oggi, insieme a suo marito dall'esercito birmano, a pochi metri dalla salvezza. Il bambino si è salvato.

Donne e bambini Rohingya provenienti da Min Gri, dove ci sono segnalazioni di uccisioni di massa con fucili e lanciarazzi e di incendi di abitazioni.

Neonato consegnato a una donna. I suoi genitori Rohingya sono stati uccisi dai militari birmani.

Gli elicotteri dell'esercito birmano hanno violato lo spazio aereo 3 volte. Attacchi con armi da fuoco da parte dei militari birmani in Bangladesh. Il 2 settembre ho visto due persone uccise.

Come riferisce Rahman, il viaggio verso il relativamente sicuro Bangladesh è lungo e pericoloso:

Bambini Rohingya sfiniti che fuggono dal Myanmar. Questa famiglia ha viaggiato a piedi per 12 giorni.

A piedi nudi. Miglia di fango scivoloso. E una profonda ferita al ginocchio.

Benvenuti in Bangladesh. I bengalesi danno una mano a una famiglia Rohingya. Erano in viaggio da 5 giorni.

Benvenuti in Bangladesh! I volontari bengalesi distribuiscono acqua e biscotti ai rifugiati Rohingya appena arrivati.

Migliaia di rifugiati Rohingya radunatisi a Khangchur, vicino al confine con il Bangladesh e in attesa di attraversare il confine.

STORIE DI TRAFFICANTI che sequestrano barche da pesca per traghettare i Rohingya. Naufragio vicino all'isola di Shar Piir.

Una vola arrivati in Bangladesh, i Rohingya corrono il rischio di essere sfruttati da malintenzionati perché non sono ancora stati allestiti rifugi e aiuti:

Perché i rifugiati Rohingya devono comprarsi i teli di plastica? Perché c'è già un fiorente mercato di teli? Dove sono le agenzie internazionali?

Il famoso fotoreporter Saiful Huq Omi [54] era anche lui al confine a scattare foto e fare video che ha poi pubblicato sulla sua pagina Facebook : [55]

In un recente reportage video [1] ha esortato tutti a prendere posizione contro la persecuzione dei Rohingya:

Thousands and thousands and thousands of people are coming. Look at the faces. Look how young they are. And I hope those who think they're nothing but terrorists, I hope you see this child. You see this old man and ask yourself how on earth you can be such a shame for humanity. This is what is happening on the border. Young child, infants, old man, old woman, and young men are fleeing their motherland and leaving behind the dead bodies of their beloved members of the family. Hardly managing any time to get their things packed […]

They will take this route all the way down the hills and all the way at least few more hours of walk[ing] before they can rest and maybe one kind villager will show up and offer them some food and some water.

Stanno arrivando migliaia e migliaia di persone. Guardate i loro volti. Guardate quanto sono giovani. Spero che vi rendiate conto che non sono terroristi, ma bambini. Guardate questo anziano… è una vergogna per la comunità. Questo è quello che sta accadendo alla frontiera. Bambini, neonati, uomini e donne anziani e giovani uomini che fuggono dalla loro madrepatria, lasciandosi dietro alle spalle i cadaveri dei loro cari. A volte non hanno neppure il tempo di mettere insieme qualche oggetto per il viaggio […]

Seguiranno questa strada lungo le colline e oltre, e dovranno ancora camminare altre ore prima di potersi riposare e incontrare un contadino che offra loro del cibo e dell'acqua.

Benché le risorse siano limitate, c'è una buona notizia: il governo bengalese ha deciso [56] di creare un nuovo campo per accogliere la nuova ondata di rifiugiati. La sua realizzazione richiederà però del tempo.

C'è ancora da capire cosa accadrà nei prossimi giorni e vedere se i Rohingya potranno tornare nella loro madrepatria in Myanmar oppure dovranno essere accolti in dei campi per rifugiati altrove.