Mozambico: dietro ai recenti attacchi ai posti di polizia potrebbe esserci il gruppo militante di al-Shabaab

Militanti del gruppo estremista che controlla attualmente un terzo della Somalia responsabile di numerosi attacchi in altri paesi africani. Foto: screenshot di un reportage di Channel 4 del 2012 pubblicato su YouTube.

Circa 30 uomini con il volto coperto hanno attaccato tre posti di polizia nel Mozambico settentrionale per tre giorni consecutivi, sollevando dubbi sulla possibile presenza in Mozambico di al-Shabaab, un gruppo di militanti che per anni si è battuto violentemente per imporre in Somalia una versione intollerante della legge islamica.

I tre posti di polizia che si trovavano in un'area di circa 70 chilometri nel distretto di Mocímboa da Praia, vicino al confine con la Tanzania, sono stati simultaneamente attaccati tra il 5 e il 7 ottobre, come se gli attacchi fossero parte di un piano di azione meticolosamente organizzato.

Secondo il portavoce della polizia [pt, come i link seguenti salvo diversa indicazione] gli scontri hanno causato 16 morti, tra cui due poliziotti e 14 rivoltosi armati. Le fonti locali, secondo un reportage del sito web di News NNA, hanno riferito che gli assalitori erano armati con armi della forze di sicurezza e che alcuni militanti sono stati catturati vivi dalla polizia che li sta attualmente interrogano.

I rapporti della polizia riferiscono che gli uomini armati parlavano almeno tre lingue: il Kiwali (una lingua locale), il portoghese (la lingua ufficiale del Mozambico) e lo Swahili (la lingua parlata da gran parte della popolazione che vive nei paesi della regione [it] dei Grandi Laghi).

Si sospetta che il gruppo abbia collegamenti con al-Shabaab, che attualmente ha il controllo di un terzo della Somalia ed è il responsabile di svariati attacchi in altri paesi africani.

Il gruppo somalo è nato [en] nel 2006, dopo lo smantellamento e la sconfitta dell'Unione delle Corti islamiche e la sua perdita del controllo sulla capitale Magadishu che controllava dal 2000. La Somalia è rimasta senza un governo efficace dal 1991 ed è stata teatro di scontri tra diverse fazioni.

Al-Shabaab, il cui nome in arabo significa “i giovani”, predica il Wahhabismo, l'interpretazione tradizionale dell'Islam di origine saudita, e sostiene la rigorosa applicazione della sharia, che prevede la morte per lapidazione per le donne accusate di adulterio e l'amputazione della mani per chi commette un furto.

Circa il 18% della popolazione del Mozambico che si dichiara musulmana vive principalmente nella regione settentrionale del paese.

Le autorità di polizia nazionale hanno dichiarato che non è stato ancora possibile stabilire se questi attacchi sono stati realmente organizzati da al-Shabaab, ma sui social media le domande stanno diventando sempre più pressanti.

Egídio Vaz, un commentatore molto in vista, ha posto alcune domande:

‘’ (…) Se o que temos em Mocímboa é ou não Al-Shabaab, aqui vão as minhas ideias.
– Dada a porosidade das nossas fronteiras, segurança e sistemas de controlo, é mesmo possível que esses sejam Al-Shabaab.
– Todavia, não creio que esses estejam em Moçambique para pregar o seu jihad. Pode ser que façam deste país seu campo de recrutamento, treino para depois “exportar” esses soldados para os seus vários campos de batalha.
DE UMA OU DE OUTRA FORMA, esses tipos estão lá. As autoridades moçambicanas devem lidar com eles sob pena de mais uma vez o país ser visto como albergue de inimigos internacionais, receio que há muito habita em muitas capitais do norte global. (…) ‘’

“(…) Indipendentemente dal fatto che Al-Shabaab sia presente o meno in Mozambico, queste sono le mie opinioni:

- Considerata la permeabilità dei confini, della sicurezza e del sistema di controllo, è veramente possibile che si tratti i Al-Shabaab.

- Tuttavia, non credo che ci siano mozambicani che predicano la jihad. Può darsi che il gruppo stia trasformando il paese in un campo di reclutamento/addestramento per poi “esportare” i propri militanti in vari campi di battaglia.

IN UN MODO O IN UN ALTRO, sono presenti e le autorità del Mozambico devono intervenire perché il paese corre il rischio di diventare il rifugio di nemici internazionali, come temono molti che vivono nelle capitali del nord del mondo.

Il giornale O País ha intervistato gli abitanti di Mocímboa da Praia – appena 25 persone – e riportato che “nessuno dubita che gli attacchi siano opera della sopracitata setta di Al-Shabaab”.

Secondo le fonti intervistate, al-Shabaab gestisce due moschee nella città, che erano però deserte al momento in cui si sono verificati gli attacchi. Inoltre, i capi di tali moschee avevano richiesto lo smantellamento dei monumenti civici e cristiani, e la rigorosa applicazione della legge islamica.

Un commerciante, Amade Mussa, ha dichiarato che la maggior parte dei fedeli che frequentavano la moschea erano cittadini locali, ossia uomini di età compresa tra 25 e 35 anni:

Eles todos são daqui de Mocímboa da Praia, conhecemos. Outros vêm de Mocoche em Macomia, outros vêm de Palma, Nangade e Montepuez. Os outros são daqui, conhecemos. Mas desde o dia 6, fugiram. Se tem pessoas que vêm da Somália ou outro país, não sei.

Sono tutti originari di Mocímboa da Praia, che conosciamo. Altri provengono da Mocoche in Macomia, altri da Palma, Nangade e Montepuez. Sappiamo che gli altri provenivano da lì. Dallo scorso 6 ottobre sono fuggiti. Non saprei dire se sono originari della Somalia o meno.

Fernando Neves, Presidente del distretto di Moacimba da Praia, ha confermato il racconto di Amade, ma aggiunto anche che ciò non implica un diretto collegamento con il gruppo al-Shabaab in Somalia.

São jovens que pensam que, quando fazem aquilo, pertencem àquele grupo, mas eles não têm nenhuma ligação.

Sono giovani che pensano che le loro azioni li identifichino a quel gruppo, ma in realtà non hanno reali collegamenti.

João Ventura è un cittadino dell'Angola, ha espresso il timore che questo tipo di violenza possa estendersi anche a Lusophone, il suo villaggio:

‘’ Facto: Em Moçambique aconteceram ataques armados coordenados numa cidade do interior primeiramente atribuídos a desconhecidos.
Causadores: Fundamentalistas islâmicos que se auto denominam de Alshabab.
Intenção: estabelecer um estado islâmico em Moçambique.
Lição a reter: A propagação do islamismo deve ser muito bem controlado e monitorado em Angola pra evitar actos similares.
Avisos e exemplos não faltam.’’

“Fatti: in Mozambico ci sono stati degli attacchi armati coordinati, originariamente attribuiti ad aggressori non identificati, in una cittadina all'interno del paese.
Responsabili: fondamentalisti islamici che dichiarano di appartenere al gruppo Alshabab.
Intenzioni: stabilire uno stato islamico in Mozambico.
Lezione da imparare: la diffusione dell'Islam deve essere ben controllata e monitorata in Angola per prevenire attacchi simili.
Avvisi ed esempi non mancano.”

Ashraf Sidat è un mozambicano di fede musulmana, che ha invitato le persone a non lasciarsi prendere dalla paura e sottolineato che lo scopo di questi gruppi è proprio quello di dividere il paese:

‘’ *IRMÃOS MOCAMBICANOS*…
Não caiam na armadilha, não caiam na tentação do explorador… Isso que aconteceu no norte do país tem como objetivo criação de guerra como único objetivo de países estrangeiros de dividir e reinar …! Como fazer isso!
Primeiro atacam a corrupção se isso não resolve, aliam se ao partido oposto munindo de armas e poder. Mesmo assim se isso não se resolver então vão para dentro de pais criar ódio e raiva entre tribos e religiões …isso tudo para criar guerra!
Nós todos temos conhecimento que nosso país tem riquezas no Norte concretamente e essa riqueza está c mau olhar deles. Querem guerras e mortes para poder financiar as ambas as partes do conflito e eles cobrarem a dívida de guerra com recursos.
Gás petróleo e diamantes e ouro! ’’

” *FRATELLI MOZAMBICANI*…
Non cadete nella trappola, non abboccate all'esca degli sfruttatori… Ciò che è accaduto nel nord del paese ha il solo scopo di creare una guerra che consente a paesi stranieri di dividere e governare! Come?
Prima attaccano la corruzione e, se ciò non funziona, si alleano con l'opposizione fornendo loro armi e potere. Se anche questo non funziona, si spostano all'interno del paese creando odio e rabbia tra le tribù e i fedeli delle diverse religioni… e tutto ciò al solo scopo di creare una guerra!
Sappiamo tutti che le regioni settentrionali del paese sono ricche e questa è la loro maledizione. Questi gruppi di militanti vogliono creare guerra e morte per poter finanziare entrambe le parti coinvolte nel conflitto e raccogliere i proventi sotto forma di debiti di guerra.
Petrolio, diamanti e oro! “

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