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Yemen: ancora nessuna notizia dell'analista politico detenuto dai ribelli Houthi da agosto

Categorie: Yemen, Ambiente, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Guerra & conflitti, Libertà d'espressione, Advox
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Hisham Al-Omeisy con i suoi due figli. Foto condivisa da Iona Craig su Twitter.

L'importante analista politico e scrittore yemenita Hisham Al-Omeisy [2] viene tenuto in isolamento da quando è stato arrestato in agosto.

Secondo Amnesty International, i membri dell'Ufficio di Sicurezza Nazionale controllati dai ribelli Houthi hanno arrestato [3] [en, come i link successivi] Al-Omeisy nella capitale Sana'a il 14 agosto 2017. Al-Omeisy è una voce decisiva nel raccontare l'attuale conflitto in Yemen. Ha avuto un ruolo fondamentale per entrambe le parti in conflitto.

Per più di due anni, una coalizione di ribelli Houthi e le forze leali all'ex presidente dispotico Ali Abdullah Saleh (rimosso dal potere dopo le manifestazioni di protesta nel 2011) hanno lottato [4] per confiscare il potere dal governo riconosciuto a livello internazionale del Presidente Abdrabbuh Mansour Hadi. A settembre 2014, [5] l'alleanza Houthi-Saleh ha preso il controllo della capitale Sana'a, e da quel momento si è impadronita delle principali agenzie e ministeri governativi, e altre aree per lo più a nord di Yemen.

A marzo 2015, una coalizione, comandata dai sauditi e sostenuta da accordi commerciali [6] sulle armi da parte di Stati Uniti, Inghilterra e Francia, ha lanciato una campagna di attacco aereo per respingere l'avanzata degli Houthi e ha sostenuto il governo di Hadi.

La guerra in corso ha gettato lo Yemen in una crisi umanitaria [7] senza precedenti. Migliaia di civili sono stati uccisi e feriti, milioni sono a rischio carestia e hanno bisogno di soccorso umanitario.

Il costo umano che questa guerra ha portato non è stato ampiamente denunciato, ad eccezione del lavoro di un piccolo gruppo di attivisti come Al-Omeisy.

Con oltre 32 mila follower su Twitter, Al-Omeisy ha attivamente pubblicato dei tweet riguardo la crisi umanitaria e le violazioni commesse da entrambi le parti conflittuali. Prima del suo arresto, aveva analizzato e parlato del conflitto con i media internazionali, inclusi BBC, CNN, Al Jazeera, Deutsche Welle, NPR e TRT World. Al-Omeisy è anche un collaboratore del The Observer, un sito collaborativo di France 24 che tratta affari internazionali verificando e contestualizzando resoconti di testimoni oculari loro collaboratori. All'inizio di quest'anno, Al-Omeisy ha scritto [8] una storia sull'impatto umanitario della guerra, descrivendo come ha cercato di proteggere i suoi figli, due bambini di 7 e 11 anni, dall’ “orrenda verità” del conflitto censurandosi nelle conversazioni.

Non è ancora chiaro perché Al-Omeisy sia stato catturato. Ma prima del suo arresto, il 12 agosto, aveva pubblicato un tweet in arabo e in inglese riguardo gli “ufficiali corrotti” che confiscavano forzatamente beni immobili nella capitale Sana'a.

Scagnozzi armati, sostenuti da ufficiali corrotti, si stanno appropriando di beni immobili a Sana'a. Hanno appena bussato alla mia porta.

Resta incerto [11] chi siano questi “scagnozzi armati” e se questo tweet abbia qualcosa a che vedere con la sua detenzione arbitraria, ma da quando Sana'a è in mano alla milizia degli Houthi e alle forze di Saleh, ci si può immaginare un collegamento tra le due cose.

Iona Craig, una giornalista che si occupa dello Yemen e amica di Al-Omeisy, ha rivelato alla CBC Radio che “questi due eventi potrebbero essere collegati”. Ha anche aggiunto che Hisham era stato precedentemente interrogato dalle forze Houthi-Saleh per la sua schiettezza. Ha spiegato: [11]

There's a general sense of paranoia in Sana'a anyway. Anybody who speaks out, particularly to the international media, as Hisham has done, and is an English speaker, there's a lot of suspicion. People are very quick to accuse people of being spies. Most activists and even independent journalists left any of the territory that was controlled by the Houthis because they were being persecuted.

A Sana'a si percepisce in ogni caso un senso generale di paranoia. Chiunque abbia il coraggio di parlare, soprattutto ai media internazionali, come ha fatto Hisham, e sa l'inglese, diventa un sospettato. Le persone fanno presto a puntare il dito contro altre persone, accusandole di essere spie. Molti attivisti e persino giornalisti indipendenti se ne sono andati dai territori controllati dagli Houthi perché venivano perseguitati.

Mentre Al-Omeisy viene detenuto illegalmente e senza accuse, i suoi amici e sostenitori continuano a richiedere il suo rilascio. In un comunicato [12] pubblicato il 25 settembre, l'Università di Winchester, dove Al-Omeisy sta attualmente frequentando un corso di specializzazione, ha invocato il suo rilascio imminente e incondizionato.

Mr Hisham Al-Omeisy is a conscientious and very well-respected member of the student community at the University of Winchester, and we are deeply worried about his safety. He is currently a student on our MA in Reconciliation and Peacebuilding, and this reflects his peaceful nature and character, and great desire to bring an end to the violent conflict which is afflicting Yemen.

Our understanding is that Mr Al-Omeisy has merely peacefully exercised his right to freedom of expression through reporting how the fighting in Yemen affects the local population. He has bravely called on all sides of the violent conflict to stop abusing human rights.

Hisham Al-Omeisy è un membro coscienzioso e stimato nella comunità studentesca all'Università di Winchester e siamo molto preoccupati per la sua sicurezza. Attualmente sta studiando per il master “Reconciliation and Peacebuilding” (riconciliazione e costruzione della pace) e questo rivela la sua natura e il suo carattere pacifici, e il suo grande desiderio di porre fine al violento conflitto che affligge lo Yemen.

Secondo quanto sappiamo, il signor Al-Omeisy ha semplicemente esercitato in modo pacifico il diritto alla libertà di espressione, raccontando come la guerra in Yemen sia influenzando la popolazione locale. Con coraggio ha richiamato tutte le parti del conflitto, chiedendo di fermare l'abuso dei diritti umani.

Su Twitter, gli attivisti e i sostenitori per i diritti umani continuano a richiedere il rilascio di Al-Omeisy con l'hashtag #FreeHisham [13].

Sono passate sei settimane da quando l'attivista e commentatore yemenita @omeisy è stato arrestato dalle forze Houthi a Sanaa. Unisciti a #FreeHisham #Yemen

Caro mondo, grida anche tu libertà per Hisham @omeisy, un attivista sequestrato dagli Houthi in Yemen. Per favore, pubblica ora l'hashtag #FreeHisham

La pagina Twitter di Hisham Al-Omeisy usata per denunciare al mondo la carestia, la distruzione e la devastazione in Yemen è una testimonianza. Ha fatto arrabbiare gli Houthi, per questo lo hanno arrestato #FreeHisham

Il conflitto in Yemen è conosciuto come “la guerra dimenticata” [20]. Ci sono ragioni per credere che i rischi [21] [it] affrontati da giornalisti e media mentre riportano gli scontri abbiano favorito la mancanza di copertura mediaturca e di denuncia di violazioni commesse dalle forze Houthi-Saleh o da Hadi e i suoi alleati. Con l'arresto di Al-Omeisy, un'altra voce che urla la verità è sotto minaccia.