Giovedì 11 gennaio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha creato la controversia [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] avendo, secondo i partecipanti ad una riunione nel suo ufficio designato Haiti, El Salvador e dei paesi africani come dei “paesi di merda“. Mentre in molte case editrici si è discusso sulla questione di stampare o meno la parolaccia del presidente degli Stati Uniti, i giornalisti che lavorano in altre lingue hanno avuto difficoltà a tradurre correttamente la parola “shithole”. Senza eccezione dei giornalisti (media) giapponesi.
Mentre molti anglofoni comprenderanno immediatamente il significato del termine utilizzato dal presidente, per i non anglofoni le sfumature della parola “shithole” possono essere difficili da cogliere. L’Oxford Dictionary definisce la parola come segue: «un luogo estremamente sporco, squallido o generalmente spiacevole.»
Tuttavia, alcuni importante organi di stampa giapponesi hanno scelto di utilizzare una traduzione letterale della parola. Ad esempio, il grande quotidiano giapponese Asahi Shimbun [ja] e Jiji, una delle principali agenzie di stampa del paese, hanno entrambi tradotto “shithole” con “benjo”(便所), una parola volgare per “bagno” che potrebbe essere tradotto come “gabinetto”.
Ma sembra che i media giapponesi non abbiano raggiunto un consenso su come tradurre le volgarità del presidente.
Mais il semblerait que les médias japonais ne soient pas parvenus à un consensus sur la façon de traduire la grossièreté du président.
William Mallard, il redattore capo di Reuters in Giappone, ha riferito sulle varie traduzioni di “shithole” apparse nei media giapponesi e anche nelle edizioni in giapponese dei media stranieri, e il suo tweet a sua volta ha suscitato una discussione su Twitter tra altri giornalisti ed osservatori [fr]:
Les médias japonais. Les dernières de .@realDonaldTrump:
Reuters「不潔な諸国」
Huffington Post「汚い便所」
Sankei「便所のように汚い国」
Nikkei「肥だめのような国」
AFP「肥だめ国」
BBC「肥溜めみたいな国」と発言したという(訳注:「肥溜め」の原文は「shithole」で、直訳すれば「くその穴」。— William Mallard (@BillyMallard) 12 janvier 2018
L'ultima di @realDonaldTrump nei media giapponesi :
Reuters「不潔な諸国」: «Paesi sporchi e sciatti»
Huffington Post「汚い便所」: «Bagni disgustosi»
Sankei「便所のように汚い国」: «Paesi sporchi come latrine»
Nikkei「肥だめのような国」: «fosse per escrementi »
AFP「肥だめ国」: «fosse per escrementi »
BBC「肥溜めみたいな国」と発言したという :«fosse per escrementi »
Mallard ha osservato che la traduzione maggiormente incontrata era “fosse per escrementi”, o “koudame” (肥溜め), un buco a lungo utilizzato dai contadini giapponesi per la raccolta degli escrementi come fertilizzante. Mallard, scrivendo in giapponese, ipotizza che questa parola sia stata utilizzata perché la parola “shithole”, tradotta letteralmente in giapponese, sembrerebbe significare “buco per raccogliere la merda”, come facevano i contadini in passato.
Altri commentatori hanno messo in dubbio la scelta di tradurre la descrizione di Trump di certi paesi dei Caraibi, dell'America centrale e dell'Africa con “fosse per escrementi” (肥溜め), mentre altri ancora hanno continuato a rendere conto delle variazioni sulla parola “shithole” in giapponese [fr]:
Choqué que vous nous ayez laissé à l'écart: WSJ「便所のような国」 D'abord aussi pensé que c'était 「肥溜め」mais ça sonnait trop «technique», un mot utilisé par les fermiers. N'aurais jamais crû que je débattrais de la façon de traduire ce mot dans le cadre de mon travail…
— George Nishiyama (@g_nishiyama) 12 janvier 2018
Scioccato che ci hai lasciato fuori: WSJ [Wall Street Journal]「便所のような国」 All'inizio ho pensato che fosse 「肥溜め」ma suonava troppo “tecnico”, una parola usata dai contadini. Non avrei mai pensato di discutere su come tradurre questa parola nel corso del mio lavoro…
FYI
Mainichi「便所のような国」
Kyodo「くそったれ国家」
Newsweek.jp「不潔極まる国々」— YuKI@くんろく親方 (@yumekutteikt) 12 janvier 2018
FYI :
Mainichi: «Paesi simili ai bagni»
Kyodo: «Paesi di merda»
Newsweek.jp: «Paesi estremamente sporchi»
Una definizione più precisa è stata proposta [ja]:
どうしても言葉に引っ張られるようですが、「どうしようもない国」くらいの意味と意図しかなくないですか?
— とっしー (@manabujinsei) 12 janvier 2018
Dal momento che le parole sono già allungate [al fine di tradurre in qualche modo le parole del presidente], non era l'intento di dire “paesi senza speranza”?
Damian Flanagan, un celebre traduttore di libri giapponesi, ha suggerito che Botchan [it], uno dei classici della letteratura giapponese, fornisce una traduzione utile per la lingua volgare del presidente degli Stati Uniti [fr]:
Les japonais devraient éviter une traduction littérale de “shithole” et se tourner vers les classiques…À la fin de “Botchan” (1906) le héro dit «J'ai quitté ce lieu impur» (不浄な地を離れた) J'adorerais que l'expression gracieuse “不浄な地” (“lieu impur”) fasse un comeback. @martfack@annafifield@sharp_writing @Jonny_Strategy https://t.co/lUphSUiJCw
— Damian Flanagan (@DamianFlanagan) 12 january 2018
I giapponesi dovrebbero evitare una traduzione letterale di “shithole” e rivolgersi ai classici… Alla fine di “Botchan” (1906) l'eroe dice “Ho lasciato questo luogo impuro” (不浄な地を離れた) Mi piacerebbe che la graziosa espressione “不浄な地” (“luogo impuro”) facesse ritorno.
Disgusto per il linguaggio razzista e volgare di Trump
Tuttavia, altri hanno prestato più attenzione all'intenzione delle persole di Trump, piuttosto che a come tradurle.
Il famoso documentarista giapponese, Soda Kazuhiro, in un tweet che è stato ricondiviso centinaia di volte, ha dichiarato che il “shithole” in questione è all'interno del cervello di Trump [ja]:
トランプが議員との懇談で、ハイチやアフリカの国を「Shithole(肥溜め)みたいな国」と発言。そして肥溜めみたいな国よりも、ノルウェーみたいな国から移民を受け入れろと言ったらしい。肥溜めみたいなのはトランプの頭の中だと思う。クソみたいな考えや発言しか出てこない。
— 想田和弘 (@KazuhiroSoda) 12 janvier 2018
Durante le discussioni con i legislatori, Trump, ha designato Haiti ed altri paesi africani come “paesi merdosi”, o fosse notturne per escrementi, e ha dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero incoraggiare l'immigrazione da paesi come la Norvegia invece che da questi «paesi di merda». Tuttavia, l'unico buco di merda è qui nella di Trump. Nient'altro che pensieri di merda e merda dalla sua bocca.
La reazione alla lingua di Trump è stata forte in tutto il mondo e negli Stati Uniti.
L'ex governatore generale canadese ed attuale segretario generale dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia, Michaëlle Jean, nata ad Haïti, ha definito Trump un “insulto all'umanità“.
Jamie Stelter, personaggio popolare dei media a New York e moglie del commentatore dei media americano Brian Stelter ha twittato [fr]:
“Je ne vais pas utiliser le mot de Donald Trump aujourd'hui — pas parce que je ne dis jamais de gros mots, mais parce que les populations d’ Haïti et d’ ailleurs mérite le respect.” —@patkiernan on @NY1#MorningsOn1
— Jamie Stelter (@JamieStelter) 12 january 2018
“Non userò la parole di Donald Trump oggi – non perché non uso mai un linguaggio volgare, ma perché la gente di Haiti e di altri paesi merita rispetto.”
L'autore Jonathan M. Katz, che ha scritto un libro che documenta la risposta delle Nazioni Unite al terremoto del 2010 che ha devastato Haiti, ha spiegato che il tenore di vita di Haiti è inferiore a quello degli Stati Uniti come diretto risultato delle politiche storiche americane verso questo paese caraibico [fr]:
Pour parader autour de la différence du PIB entre, disons,la Norvège et Haïti, il ne faut rien savoir de l'histoire du monde.
Y compris, en particulier, ne rien savoir de réel sur l'histoire des États-Unis.
— Jonathan M. Katz (@KatzOnEarth) 12 janvier 2018
Per fare un giro di vittoria intorno alla differenza del PIL tra, diciamo, Norvegia e Haiti, non dovete sapere nulla della storia del mondo.
Questo include, soprattutto, non sapere nulla di reale sulla storia degli Stati Uniti.
In un post ricondiviso migliaia di volte, un utente Twitter ha riassunto la discussione della parola “shithole” indicando ciò che è stato in gran parte ignorato – il palese razzismo del commento di Trump [fr]:
Fascinant que les organes de presse trouvent plus facile d'imprimer «pays de merde» que «raciste» ou «racisme».
— ??? (@natalieisonline) 12 janvier 2018
Affascinante il fatto che gli organi di stampa trovino più facile stampare “paesi di merda” piuttosto che “razzista” o “razzismo”.