Taiwan è un Paese? E il Tibet? La Cina dice no e vuole che le aziende straniere si adeguino

Taiwan sta provando a stabilire relazioni bilaterali sotto il mandato della Presidente Tsai Iingwen, qui fotografata mentre stringe la mano a Michael Szony, direttore del Centro Fairbank di sinologia dell'Università di Harvard il 9 gennaio 2017. Foto dell'Ufficio della Presidente della Repubblica di Cina.

Nonostante quello che le persone potrebbero dire a riguardo, Hong Kong, Macao, Taiwan e Tibet non sono Paesi. Perlomeno non agli occhi della Cina continentale.

Nel gennaio 2018 diverse multinazionali dovettero scusarsi pubblicamente, dietro ordine delle autorità cinese, per avere elencato Hong Kong, Macao, Taiwan e Tibet come Paesi sui propri siti.

L'ondata di scuse da parte di aziende tra cui JW Marriott Hotels, Zara, Delta Airlines e Medtronic, era stato scatenato da un questionario, mandato via mail il 9 gennaio da Marriott ai suoi iscritti cinesi, in cui in una delle domande sulla residenza questi quattro territori venivano elencati separatamente dalla Cina.

Un po’ di storia

Se questi territori debbano essere considerati Paesi o meno, dipende dalla definizione del termine. La regione himalayana occidentale del Tibet è sotto il controllo della Cina dai primi anni '50. Un forte movimento per l'indipendenza nella regione, patria di una delle più grandi minoranze etno-linguistiche della Cina, ha portato, com'è tristemente noto, a livelli elevati di sorveglianza della polizia e politiche di controllo della popolazione.

Taiwan è un'entità politica indipendente dal 1950, ma la Cina rivendica il territorio e ha usato la sua influenza nel mondo per isolare il governo taiwanese. Hong Kong and Macao rientrano nella definizione giuridica di “regioni amministrative speciali” della Cina. Storicamente hanno mantenuto un livello elevato di autonomia dalla Cina continentale, condizione che però è sempre più sotto attacco da alcuni anni. Hong Kong, Macao e Taiwan hanno un proprio governo esecutivo.

Hong Kong, Macao e Taiwan hanno anche dei propri documenti di viaggio unici rispetto alla Cina e riconosciuti a livello internazionale. Negli aeroporti della Cina continentale Hong Kong, Macao e Taiwan vengono inserite nell'area delle partenze internazionali per facilitare le procedure di immigrazione in uscita.

La notizia divenne virale dopo che un fermo immagine del questionario di Marriott venne condivido sul social media cinese Weibo e diversi media raccontarono la storia. La catena di alberghi ritirò rapidamente il questionario ma era troppo tardi. Un inviato della Cina continentale per The Paper riportò [zh] che anche la app per smartphone della catena elencava i quattro territori separatamente nella fase di registrazione dell'account.

Due giorni dopo le autorità dell'Amministrazione per la sicurezza informatica di Shanghai comunicarono alla gestione di Marriott Asia Pacific che il loro questionario e procedura di registrazione dell'account violavano la legge cinese e ferivano i sentimenti del popolo cinese, ordinando che il sito e la app fossero sospesi per almeno una settimana come punizione.

In risposta, Marriott pubblicò, tra il 9 e l'11 gennaio 2018, tre comunicati di pubbliche scuse su Weibo. Di seguito la versione in inglese delle scuse condivisa su Twitter l'11 gennaio 2018 [en, come i link seguenti]:

Marriott International rispetta la sovranità e l'integrità territoriale della Cina. Non sosteniamo gruppi separatisti che sovvertono la sovranità e l'integrità territoriale della Cina. Ci scusiamo sinceramente per qualunque azione che possa aver suggerito il contrario.

Tuttavia il web cinese giudicò queste scuse insincere dopo che una testata cinese scoprì che l'account Twitter della Marriott @MarriottRewards aveva messo “mi piace” a un tweet sulla storia postata da un gruppo separatista tibetano.

Mentre i “patrioti” online continuavano ad attaccare Marriott, diverse aziende del posto furono costrette a cancellare le loro prenotazioni per ricevimenti negli hotel Marriott in Cina e isiti per le prenotazioni online rimossero gli hotel Marriott dai loro motori di ricerca. Arne Sorenson, direttore esecutivo di Marriott International, si scusò nuovamente in una dichiarazione pubblica.

‘Queste aziende straniere immorali’

Mentre l'attenzione del pubblico cresceva, l'Amministrazione per la sicurezza informatica di Shanghai il 12 gennaio impose anche alla catena di fast fashion spagnola Zara e alla produttrice di dispositivi medici statunitense Medtronic di scusarsi pubblicamente per aver menzionato Taiwan come Paese sui propri siti. Entrambe le aziende modificarono prontamente i propri siti e si scusarono per l'accaduto.

Lo stesso giorno l'Amministrazione dell'aviazione civile cinese (CAAC) ordinò [zh] alla compagnia aerea Delta Airlines di scusarsi per aver inserito Taiwan e Tibet tra i Paesi sul proprio sito e app. Il giorno successivo, Delta obbedì.

Nel frattempo i netizen cinesi leali al Partito comunista si erano messi alla caccia di altre multinazionali che elencassero uno o più di questi territori come Paesi separati dalla Cina. A metà gennaio avevano già trovato altre 23 compagnie aeree internazionali [zh] che menzionavano Hong Kong, Macao e Taiwan come Paesi.

Anche marchi stranieri come Christian Dior, Cartier, Hermes, Burberry e Armani vennero segnalati per lo stesso motivo. Perfino la popolare app di streaming Huajiao, un'azienda cinese, venne additata per aver commesso lo stesso “errore”.

Su Weibo la maggior parte dei commenti, tra cui quelli seguenti sotto un post dell'account dell'emittente televisiva di Stato CCTV, esprimeva sentimenti nazionalisti contro le multinazionali [zh]:

早就该对这些吃中国饭还砸中国饭碗的无良外商下手了!

Bisogna sistemare al più presto queste aziende straniere immorali che sputano nel piatto in cui mangiano!

看来,国外确存在分裂中国的势力,而且渗透到了许多地方,从酒店到航空公司都有。

Sembra che ci siano delle forze straniere che vogliono dividere la Cina e che siano penetrate in molti settori diversi, dall'alberghiero alle compagnie aeree.

希望各个部门都查一下相关行业,领土主权问题没有讨价还价的余地

Spero che ci siano indagini in tutti i settori coinvolti, sulla questione della sovranità territoriale non c'è da contrattare.

Altri chiedevano azioni punitive vere e proprie. Un utente che si faceva chiamare “Missione punitiva online contro l'Occidente” scrisse [zh]:

维护国家主权尊严,不可指望一些不良外国公司的自查自改和所谓“道歉”,因为在中国国家主权和核心利益问题上,他们从来不是历史的法盲,也不是现实的瞎子,而是政治的流氓,我们必须以法律和外交的手段与其交涉,主动出击。

Non possiamo contare sull'autocoscienza e l'autocensura o sulle cosiddette “scuse” di un mucchio di immorali aziende straniere per difendere la sovranità e la dignità della nazione, perché è una questione di sovranità nazionale e di diritti fondamentali della Cina. Queste aziende non ignorano mai la legge della storia o la realtà, ma sono immorali dal punto di vista politico. Dobbiamo quindi prendere l'iniziativa e affrontare la situazione attraverso mezzi legali e diplomatici.

‘Di fatto è uno Stato separato dalla Cina’

Al di là della “Grande muraglia digitale” (un'espressione colloquiale per indicare le politiche di censura all'interno della Cina), questo episodio scatenò discussioni su Facebook tra abitanti della Cina continentale, di Hong Kong e Taiwan, in cui questi ultimi sottolineavano i molti modi in cui Hong Kong e Taiwan operano separatamente dalla China.

Di seguito si possono leggere alcuni commenti a varie notizie. Il primo è da Taiwan [zh]:

台灣有自己憲法 政府 軍隊 議會 本來就跟中國不是同一個國家,幾根五星旗叫言論自由 數千餅終們就是你中國的一部分 笑死人了 領居民證的算人民嗎? 領居民證的居民而已

Taiwan ha una costituzione, un governo, un esercito e una legislazione propri, di fatto è un Paese separato dalla Cina. Qualche bandiera a cinque stelle [la bandiera della Repubblica popolare cinese, ndt] e poche migliaia di persone che giurano fedeltà non ti rendono parte della Cina, questa storia mi fa morire dal ridere. Avere il permesso di soggiorno ti rende un cittadino? No, ti rende solo un residente.

以國家的高度去要求強迫外國企業行不義之事,你的高度就只能這麼低

Forcing foreign corporations to perform unjust acts in the name of state, this defines how low you are.

Dalla Cina continentale:

要讓一個中國原則稱為國際商界共識,馬虎不得。

Per diffondere il consenso nella comunità economica internazionale sul principio dell'unica Cina, dobbiamo impegnarci seriamente.

以前是一家人,给个面子,大家无所谓。现在弯弯要做统独议题,那就有得玩了。还是那句话:你们爱独立就滚去美国,日本独立,中国人的土地没你们的位置。

Un tempo eravamo un'unica famiglia e ci rispettavamo. Ora Taiwan è al centro della disputa per l'unificazione o l'indipendenza, c'è di che divertirsi. Il punto è questo: se amate l'indipendenza, andatevene negli Stati Uniti o nel Giappone indipendenti, nel territorio del popolo cinese non c'è posto per voi.

Da Hong Kong [zh]:

從今以後,大家記住叫中國的地方名,記住要加中國兩個字呀!例如,中國深圳,中國上海,中國北京,中國廣州,中國東莞等等!如果唔係,中國會嬲嬲豬㗎

Da ora in poi, attacchiamo ‘Cina’ a tutti i nomi di regioni! Per esempio Shenzhen China, Shanghai China, Pechino China, Guangzhou China, Dongguang China eccetera! Altrimenti la Cina potrebbe arrabbiarsi.

提提大家, International Country Calling Codes 如下:
中國–86,香港–852,澳門–853,台灣–886
分裂祖國,鐵証如山

Ricordo a tutti che i prefissi telefonici internazionali sono:
Cina–86, Hong Kong–852, Macao–853, Taiwan–886
Dividete la madrepatria, le prove sono solide come roccia.

抵制淘宝,全國包郵不包括香港,即係香港已經獨立!!!

Boicottate Taobao, il suo servizio di spedizione nazionale non include Hong Kong, questo implica che Hong Kong è indipendente!!!

Su Twitter l'ex ambasciatore degli Stati Uniti Curtis S. Chin riassunse la reazione della Cina con il video di un panda che distrugge tutto:

La Cina reagisce alla scoperta di Taiwan e Tibet nella lista dei Paesi sui siti; pretende pubbliche scuse da Delta, Marriott, Medtronic, Zara, ecc…

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