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L'accordo sulla pesca tra Marocco e UE ignora l'occupazione del Sahara Occidentale

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Marocco, Sahara Occidentale, Ambiente, Citizen Media, Politica, Relazioni internazionali

Una manifestazione di sostegno per la sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGE) nel campo profughi di Smara, 27 febbraio 2018. Foto di: Saharawi Campaign Against the Plunder (SCAP)

Il 27 febbraio 2018 è stato il 42° anniversario della dichiarazione di indipendenza del Sahara Occidentale dalla Spagna. Anche se, per ora, resta difficile celebrare alcuna indipendenza dato che la maggior parte del territorio che rimane sotto l'occupazione marocchina, un piccolo grido di trionfo si è sollevato dai campi profughi sahrawi [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] in Algeria, dove risiede la maggioranza della popolazione.

La stessa mattina è stata emessa una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGE) [2] a favore della decolonizzazione. Più precisamente, la sentenza riguarda un accordo tra l'Unione europea e il Regno del Marocco che regolamenta l'accesso delle navi da pesca europee in acque marocchine.

Il cosiddetto accordo di partenariato nel settore della pesca [3] [it] è in vigore dal 2006 e scadrà nel luglio 2018, mentre è in corso un processo di rinnovo. La sentenza della Corte di Giustizia Europea afferma chiaramente che qualsiasi accordo di questo tipo con il Marocco non può includere le acque al largo del Sahara Occidentale, su cui il Marocco rivendica la sovranità.

In cosa consiste l'accordo?

L'esito della sentenza era stato anticipato, in quanto in linea con precedenti sentenze in materia e difficilmente controverso dal punto di vista del diritto internazionale. Tuttavia, è solo l'ultimo sviluppo di un acceso conflitto che si sta diffondendo tra i vari rami della governance dell'UE riguardo agli scambi commerciali con il Marocco. La polemica è, ovviamente, l'occupazione del Marocco del Sahara Occidentale che è classificata dalle Nazioni Unite come “territorio non autonomo [4]“.

Attualmente si tratta di due negoziati separati che la Commissione europea e il Marocco dovrebbero concludere nella primavera del 2018: l'accordo di partenariato nel settore della pesca che consente alle navi europee di pescare nelle acque marocchine e un accordo commerciale relativo ai prodotti agricoli e della pesca [5] [it]. L'accordo di pesca scadrà a luglio 2018 e l'accordo commerciale ad aprile 2018.

Sebbene nel 2016 la Corte di Giustizia Europea [6] [it] abbia chiaramente reso invalido qualsiasi accordo bilaterale con il Marocco qualora riguardasse i territori occupati, la Commissione per il Commercio Internazionale dell'UE (INTA) sembra intenzionata a rinnovo degli accordi, come dimostra il recente accordo commerciale firmato con il Marocco nel gennaio 2018. La decisione ha sorpreso e scatenato condanne da parte del governo del Sahara Occidentale in esilio, gruppi di attivisti, oltre che all'interno dello stesso parlamento europeo.

La settimana scorsa alcuni parlamentari europei si sono rivolti ai colleghi firmatari in una lettera ai membri del parlamento [7] in cui hanno affermato di:

…feel alarmed about the way that the Commission is managing the process, the lack of transparency and possibilities for scrutiny for members of the European Parliament, and the Commission’s attempts to circumvent the ECJ ruling from December 2016.

… siamo molto allarmati dal modo in cui la Commissione sta gestendo il processo, la mancanza di trasparenza e le possibilità di controllo per i membri del Parlamento Europeo e i tentativi della Commissione di eludere la sentenza della Corte di Giustizia di dicembre 2016.

Uno dei firmatari è Jytte Guteland, appartenente al gruppo parlamentare socialdemocratico e l'anno scorso era stata dichiarata, insieme ad un gruppo di eurodeputati europei, persona non grata [8] [sv] dalle autorità marocchine a seguito del suo tentativo di entrare nel Sahara Occidentale.

Sulla condotta della commissione commerciale, Guteland ha espresso preoccupazioni che vanno al di là di questo caso specifico. Parlando con Global Voices, l'eurodeputata ha notato che le azioni della commissione erano preoccupanti.

It has got me very worried the way the commission handled the first court ruling [2016]. They chose to negotiate a new trade agreement that includes Western Sahara in spite of the ruling. In a time when the principle of rule of law is constantly challenged it is a matter of EU's credibility. The EU must live up to its’ own rulings and international law.

Mi preoccupa molto per il modo in cui la commissione ha gestito la prima sentenza del tribunale [2016]. Hanno scelto di negoziare un nuovo accordo commerciale che include il Sahara Occidentale nonostante la sentenza. In un momento in cui il principio dello Stato di diritto è costantemente messo in discussione, è una questione di credibilità dell'UE. L'UE deve essere all'altezza delle sue stesse decisioni e del diritto internazionale.

In una lettera aperta di protesta [9], 89 organizzazioni della società civile sahrawi [10] [it] hanno dichiarato:

The Sahrawi people, do not benefit, economically or otherwise, from the illegal exploitation of their natural resources and trade with the European Union; nor has the Saharawi people’s consent been credibly sought. Any economic gains and development as a result of the exploitation of our natural resources and their illegal trade with the EU, are selectively distributed with the sole intent of further entrenching Morocco’s illegal occupation and systematically discriminating further against the Sahrawi people it occupies.

Il popolo sahrawi non beneficia, economicamente o in alcun altro modo, dello sfruttamento illegale delle loro risorse naturali e del commercio con l'Unione Europea; né tanto meno si è cercato il consenso del popolo sahrawi. Qualsiasi guadagno economico e sviluppo derivante dallo sfruttamento delle nostre risorse naturali e dal loro commercio illegale con l'UE, sono selettivamente distribuiti con il solo intento di rafforzare ulteriormente l'occupazione illegale del Marocco e di discriminare ulteriormente in maniera sistematica contro il popolo sahrawi che occupa.

Trattandosi di un territorio non autonomo, il diritto internazionale richiede che il popolo del Sahara Occidentale abbia voce in capitolo in qualsiasi attività economica che si svolge nel proprio territorio e che il popolo sahrawi possa trarne beneficio. A complicare ulteriormente la questione, la maggioranza della popolazione nei territori occupati oggi è costituita da coloni marocchini, mentre la maggior parte del popolo sahrawi è esiliato dal Sahara Occidentale, prevalentemente nei campi profughi della vicina Algeria. È da questi campi che opera il Fronte Polisario [11] [it], movimento politico del Sahara Occidentale riconosciuto dalla comunità internazionale.

Nella stessa lettera, i gruppi della società civile accusano la commissione di tentare di eludere la legge con un sottile cambiamento terminologico.

We also observe with frustration that the Commission replaces the deliberate terminology of ‘Saharawi people’, with ‘population’. These concepts are fundamentally different. Consulting Moroccan organizations, parliamentarians and businesses about Western Sahara can never replace the consent of the Sahrawi people.

Osserviamo anche con frustrazione che la Commissione sostituisce deliberatamente la terminologia di “popolo saharawi”, con “popolazione”. Questi concetti sono fondamentalmente diversi. Consultazioni con organizzazioni marocchine, parlamentari e imprese sul Sahara Occidentale non potranno mai sostituire il consenso del popolo sahrawi.

In una denuncia analoga, la rete di monitoraggio internazionale Western Sahara Resource Watch (WSRW) ha respinto una richiesta di consultazione [12] da parte della commissione.

From what we understand, the negotiations with the Government of Morocco are now finished, and the agreed text has been initialed. The Government of Morocco does not represent the people of the territory. It is clear that no consent has been received, as the Court required. We do not see the point of any consultation on a deal that lacks the approval of the people of the territory.

Da ciò che intendiamo, i negoziati con il governo del Marocco sono finiti e il testo concordato è stato siglato. Il governo del Marocco non rappresenta la gente del territorio. È chiaro che non è stato ricevuto alcun consenso, come richiesto dalla Corte. Non vediamo l'utilità di qualsiasi consultazione su un accordo non abbia l'approvazione della gente del territorio.

In risposta alla sentenza di martedì, il Fronte Polisario ha annunciato [13] di essere pronto a proseguire i negoziati con l'UE per l'accesso alle acque che non possono essere incluse nell'attuale accordo di pesca con il Marocco. Secondo Guteland:

That would be more legally justified since the UN consider Polisario as the representative of Western Sahara. To further establish an agreement with the people the Sahrawi civil society should also be consulted.

Ciò sarebbe più giustificato dal punto di vista legale dal momento che le Nazioni Unite considerano il Polisario come il rappresentante del Sahara Occidentale. Per stabilire ulteriormente un accordo con il popolo dovrebbe essere consultata anche la società civile sahrawi.

L'importanza della pesca

Essendo il suo più grande partner commerciale, l'economia marocchina è fortemente dipendente dall'UE per le esportazioni [14]. Allo stesso tempo, molti Stati membri europei si trovano ad affrontare pressioni interne e forti pressioni da parte delle rispettive industrie di pesca per ottenere l'accesso alle risorse del Sahara Occidentale.

Dato che lo stock di pesci e creature marine si sta rapidamente esaurendo negli oceani di tutto il mondo, l'importanza delle acque territoriali del Sahara Occidentale nell'Atlantico è destinata a crescere [15]. Oggi queste acque sono considerate le più ricche di tutto il continente africano e, a causa dell'occupazione, fanno del Marocco il primo esportatore di pesce e di frutti di mare del continente [16]. Stime ufficiali [17] indicano che circa il 70% del totale del pescato marocchino arriva nei porti del Sahara Occidentale, mentre circa la metà del rimanente va a Tan-Tan [18] [it] e Agadir [19] [it] nelle immediate vicinanze dei territori occupati. Si stima che le navi straniere in queste acque raccolgano oltre il 90% del pescato dalle acque del Sahara Occidentale.

La maggior parte di questo pesce non finirà direttamente sul piatto ma è piuttosto il primo passo in una catena di produzione. In Marocco e altrove, i pesci vengono trasformati in farina o olio che, a sua volta, viene esportato come foraggio per l'industria della carne e per la pescicoltura altrove. Allo stesso modo, il principale settore dell'economia del Sahara Occidentale è l'estrazione di fosfato, una risorsa di cui il Marocco è già il primo esportatore mondiale. Il fosfato è il componente principale nel fertilizzante sintetico da cui dipende l'industria agricola mondiale. Il Sahara Occidentale, spesso definito come l'ultima colonia dell'Africa, è dunque un territorio molto importante per l'approvvigionamento alimentare globale.

L'accordo commerciale tra l'UE e il Marocco in materia di pesca e prodotti agricoli è, nella sua forma attuale, una parte importante della trasformazione dell'occupazione marocchina del Sahara Occidentale in una occupazione particolarmente redditizia.