Le comunità indigene usano i dati per ‘ricontestualizzare’ la loro storie attraverso lo storytelling digitale

Andrés Tapia, Apawki Castro e Juan Diego Andrango erano alcune delle persone presenti nella prima serie del progetto “Reframed stories”.

Nel 2017, Global Voices [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] e Rising Frames hanno iniziato il progetto “Reframed stories” (storie ricontestualizzate), un'iniziativa di digital storytelling (narrazione digitale di storie) partecipativa e continuativa che funziona con i membri della comunità che analizzare i dati della loro rappresentazione sui media.

L'obiettivo principale del progetto è quello di lavorare con le comunità indigene che sono state storicamente escluse o rappresentate male nei media
e aiutarle a vedere come vengono raffigurate nelle notizie. Lo scopo delle storie è anche quello di fornire una piattaforma per la discussione su questa rappresentazione e un luogo in cui le comunità possano rispondere alla copertura dalle proprie prospettive. Nella fase iniziale di questa collaborazione, il team di Reframed Stories ha lavorato con i membri della comunità per analizzare i dati multimediali per creare storie insieme.

In questo post riflettiamo sul successo della nostra prima collaborazione con Reframed Stories e discutiamo i nostri piani per il futuro.

L'inizio di Reframed

Noi del progetto Reframed Stories crediamo che le storie delle comunità debbano essere raccontate dalle comunità stesse. Troppo spesso queste storie sono distorte o non incluse nella copertura mediatica, questo non fa altro che escludere le voci dei membri della comunità. Abbiamo voluto che Reframed Stories fosse uno spazio in cui le comunità indigene potessero analizzare la copertura dei media e utilizzare questi dati per riflettere sui modi in cui sono rappresentati nei media.

Seguendo questo principio, abbiamo sviluppato la prima serie del progetto Reframed Stories, in stretta collaborazione con la comunità indigena di Sarayaku e la nazionalità Shuar, entrambe situate nella regione amazzonica ecuadoriana. Questi gruppi hanno resistito per anni ai progetti di estrazione dai loro territori e hanno portato la loro battaglia a livello nazionale e internazionale. Proprio per questo motivo hanno importanti intuizioni da condividere sulle strategie di resistenza della comunità riguardo la copertura mediatica.

Nella prima fase del nostro progetto abbiamo iniziato una prima esplorazione della copertura nazionale principale attorno a questa comunità e la lotta per proteggere la loro terra; tuttavia, i nostri risultati hanno suggerito che questo non spiegava interamente la storia. La motivazione alla base di queste proteste e le soluzioni proposte offerte dai membri di questi gruppi sono state spesso tralasciate.

In che modo i dati possono aiutarci a vedere il quadro generale

Media Cloud, uno strumento per l'analisi dei media, ha permesso una più approfondita esplorazione di questa copertura. Lo strumento Media Cloud consente di analizzare la copertura dei media evidenziando le parole chiave utilizzate da diverse fonti multimediali su argomenti scelti in momenti specifici. Ad esempio, la cloud di parole qui sotto mostra le parole più comuni usate dai media mainstream ecuadoriani nelle storie che fanno riferimento al popolo Shuar tra maggio 2016 e giugno 2017.

Parole chiave apparse in 697 articoli pubblicati tra maggio 2016 e giugno 2017 trovate digitando “Shuar” in quattro raccolte di Media Cloud dei canali media in lingua spagnola dell'Ecuador.

Guardando le cloud di parole, come quella in alto, i membri della comunità di Sarayaku e la nazionalità Shuar sono stati in grado di vedere come le fonti dei media ecuadoriani stavano coprendo determinati argomenti di interesse. Attraverso questo metodo, sono stati in grado di riflettere sui modi in cui i gruppi al potere hanno inquadrato la loro comunità e i loro movimenti di protesta in una luce negativa. Sono stati anche in grado di vedere come i media mainstream nazionali stanno trascurando di includere i giovani indigeni nella loro copertura e altri argomenti cruciali che rappresentano le diverse e positive iniziative che emergono dalle loro comunità.

Questa collaborazione ha anche offerto loro l'opportunità di approfondire la loro strategia di comunicazione,facendoli riflettere sulla loro capacità di comunicare con successo sia le loro lotte che i risultati ad un pubblico più ampio, e di trovare strade diverse per rispondere a una copertura mediatica distorta.

Riscontro su Reframed Stories

Sia Juan Diego Andrango, collaboratore nella Confederazione delle Nazionalità Indigene dell'Ecuador (CONAIE) [es], che Andrés Tapia,
rappresentante della Comunicazione per la Confederazione delle Nazionalità Indigene dell'Amazzonia Ecuadoriana (CONFENIAE) ritengono che questo processo possa informare e rafforzare le loro strategie di comunicazione.

Per Andrango [es]:

Esta herramienta es una muy buena propuesta porque permite analizar el manejo de la dinámica de las palabras y elementos discursivos en los medios de comunicación. Suma al proceso colaborativo de construcción de esfuerzos de comunicación propios porque demuestra que los medios de comunicación masivos tienden a representar temas más ligados a los intereses comerciales, mas no generan información desde la realidad de los pueblos y nacionalidades.  Herramientas de este estilo pueden servir como un elemento para ver desde qué línea trabajar desde la parte comunicativa y cómo responder a la información generada por los medios tradicionales.

Questo è un ottimo strumento perché ci consente di analizzare il modo in cui le parole, le informazioni e il discorso vengono gestiti dai media. Si aggiunge ai processi collaborativi della nostra stessa comunicazione perché mostra che i media tradizionali tendono a rappresentare gli aspetti più legati agli interessi commerciali, ma non generano informazioni dalla realtà delle comunità e nazionalità indigene. Strumenti di questo tipo possono diventare un elemento per analizzare il nostro lavoro di comunicazione e guidarci nella scelta del modo migliore per rispondere alle informazioni generate dai media tradizionali.

Secondo Tapia [es]:

Este tipo de herramientas pudieran resultar muy útiles tanto en términos internos para el trabajo comunicacional de los pueblos y nacionalidades indígenas como para un tema formativo. Nosotros hacemos mucho trabajo con las comunidades y este programa nos ayudaría a mostrar visualmente cómo los medios están cubriendo ciertos temas, y a la vez demonstrar que la comunicación sí tiene un impacto importante.

Questo tipo di strumenti potrebbe essere molto utile per noi, sia in termini di organizzazione interna per il lavoro di comunicazione con le comunità e nazionalità indigene, sia per i nostri scopi educativi e formativi. Lavoriamo a stretto contatto con le comunità e questi tipi di programmi ci aiuterebbero a mostrare una rappresentazione visiva delle modalità in cui i media coprono determinati argomenti, pur dimostrando che la comunicazione ha un impatto importante.

I membri hanno anche pensato che l'uso di strumenti come Media Cloud può incoraggiare collaborazioni tra persone con contesti ed esperienze diverse. Per Abigail Gualinga, giovane leader di Sarayaku [es]:

Abigail Gualinga, giovane leader Sarayaku

La comunicación nos ayuda a los jóvenes a conectarnos entre nosotros, a decir lo que sentimos y pensamos a un grupo más amplio, y a documentar las actividades que implementamos para seguir trabajando y uniendo fuerzas con gente de todas las edades.

La comunicazione aiuta i giovani a connettersi tra di noi, esprimendo ciò che sentiamo e pensiamo ad un pubblico più ampio e documentando le attività che che eseguiamo, per continuare a lavorare e unire gli sforzi con persone di tutte le età.

Allo stesso modo, Apawki Castro, eletto capo delle comunicazioni per la Confederazione delle nazionalità indigene dell'Ecuador (CONAIE) [es], ha evidenziato il potenziale di questi nuovi strumenti nel generare processi di comunicazione collaborativa che completano gli sforzi delle comunità indigene [es]:

Cada época trae algo nuevo y queremos seguir generando más enlaces, usando nuevas tecnologías que nos permiten seguir creando nuevos tejidos donde todos vamos  compartiendo desde una forma colectiva de construcción en unidad, donde cada quien aporta su granito para contribuir y para ayudarnos de distintas formas. La globalización y la invasión de la era tecnológica no deben absorbernos a los pueblos y nacionalidades. Mas bien, desde los pueblos tomamos a la tecnología como una herramienta complementaria a nuestras acciones de lucha.

Ogni epoca porta cose nuove e vogliamo continuare a generare più reti, utilizzando nuove tecnologie che possono consentire a tutti noi di condividere ciò che apprendiamo lungo la strada in una costruzione collettiva in unità, dove ognuno di noi contribuisce e si aiuta a vicenda in modi diversi. La globalizzazione e la tecnologia non dovrebbero assorbire il lavoro delle nostre comunità. Al contrario, utilizziamo queste tecnologie come strumenti per integrare i nostri sforzi.

Come ha affermato José Santi, uno dei responsabili del blog di Sarayaku [es], questi nuovi strumenti possono creare ponti che collegano gruppi di tutto il mondo, creando reti di collaborazione e solidarietà che vanno oltre i confini nazionali:

José Santi, una delle persone resposabili del blog Sarayaku: el pueblo del mediodía

Además de crear nuestros propios medios, tales como nuestro blog, nosotros estamos muy interesados en colaborar con distintos medios y grupos usando nuevas herramientas y tecnologías, para que así la gente dentro y fuera del Ecuador conozca más sobre lo que estamos haciendo en Sarayaku y en otros lugares del país, y podamos unir fuerzas y aprender los unos de los otros.

Oltre a creare i nostri media come il nostro blog [es], siamo interessati a collaborare con diversi media e gruppi utilizzando nuovi strumenti e tecnologie in modo che le persone sia all'interno che all'esterno dell'Ecuador possano sapere di più su ciò che stiamo facendo a Sarayaku e in altri luoghi del paese, e possiamo unire gli sforzi e imparare gli uni dagli altri.

Il futuro di Reframed Stories

Questi nuovi strumenti multimediali possono essere potenti alleati nella lotta per la rappresentazione negli ecosistemi dei media. Attraverso i commenti dei partecipanti dei membri del Sarayaku e della nazionalità Shuar, possiamo vedere che i nuovi strumenti di comunicazione come Media Cloud hanno il potenziale per aiutare le comunità a partecipare alle conversazioni sulla loro rappresentazione, e riflettere su possibili modi per rispondere a questa copertura. In tal modo, possono essere costruiti ponti tra le comunità, promuovendo la collaborazione e rafforzando gli sforzi esistenti. Questi ponti diventano ancora più forti grazie al progetto Lingua di Global Voices [it], che traduce storie in oltre 45 lingue. I post della prima serie di Reframed Stories hanno raggiunto un pubblico globale attraverso le loro traduzioni in spagnolo, russo, malgascio, francese e cinese.

Ispirati da ciò che abbiamo imparato da questa esperienza, ora non vediamo l'ora di lavorare insieme ai popoli indigeni e delle Prime Nazioni [it] in Canada. Speriamo inoltre di fornire ai collaboratori esistenti ciò di cui hanno bisogno per continuare a utilizzare Media Cloud in futuro.

Stiamo lavorando per rendere questo strumento disponibile in modo che più comunità possano conoscere la loro rappresentazione nei media. Se sei interessato a scoprire maggiori informazioni, ti preghiamo di contattarci [en]. Ci piacerebbe aiutarti a trovare nuovi modi per raccontare le tue storie!

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