We Matter: una campagna su internet che condivide storie di speranza e rinascita con i giovani nativi

Kelvin e Tunchai Redvers, fratello e sorella, hanno iniziato la campagna multimediale “We Matter” nel 2016 per incoraggiare i giovani nativi canadesi, come loro, a condividere le proprie esperienze e a responsabilizzarsi e sostenersi reciprocamente. Immagine riprodotta con permesso.

Su Rising Frames [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], una collaborazione tra i progetti Rising Voices e NewsFrames di Global Voices [it], utilizziamo strumenti di analisi dei dati per esplorare domande riguardanti le rappresentazioni nei media. Lavorando insieme con le comunità indigene e con altre comunità non ben rappresentate di tutto il mondo, sosteniamo la creazione di storie che emergono dalle voci e dalle prospettive di queste comunità. Come parte di questo sforzo, stiamo sviluppando una serie di articoli su diverse iniziative dirette da indigeni che stanno utilizzando internet per raccontare le proprie storie e sfidare le prospettive e le convenzioni consolidate dei media. In questo primo post, parliamo di “We Matter” (Noi contiamo), una campagna che lavora per sostenere e responsabilizzare i giovani nativi in Canada.

We Matter

“We Matter” è una campagna online canadese che invita i giovani nativi, e i loro amici e sostenitori, a inviare brevi video al loro sito web. Questi video mostrano contenuti incoraggianti che i giovani nativi si trasmettono l'un l'altro, oltre a messaggi scritti o artistici che parlano di diverse sfide e dei modi per superarle.

Anche se l'obiettivo principale della campagna è quello di fornire uno spazio in cui i giovani nativi possano far sapere l'un l'altro che non sono soli, vengono invitate anche persone di ogni età e provenienza ad inviare video che condividano messaggi di speranza e sostegno rivolti ai giovani nativi.

Rising Voices ha parlato con Kelvin Redvers, uno dei creatori della campagna “We Matter” che, insieme alla sorella Tunchai, si è ispirato a un'iniziativa simile che si concentra su LGBTQ e giovani [en] negli Stati Uniti. Fratello e sorella hanno deciso di iniziare questo progetto per affrontare alcune delle difficoltà che credevano essere prevalenti tra le comunità native nei territori del nord ovest canadese:

As Indigenous youth ourselves, we experienced some of the issues that affect so many First Nations communities. We felt hopelessness, we felt anxiety and depression. We lost family members because of these difficulties.

Come giovani nativi, abbiamo sperimentato in prima persona alcune delle problematiche che riguardano così tante comunità native. Ci siamo sentiti senza speranza, abbiamo provato ansia e depressione. Abbiamo perso familiari a causa di queste difficoltà.

Kelvin aggiunge che, quando hanno incontrato questi problemi, gli strumenti e le risorse che avrebbero potuto aiutarli semplicemente non c'erano. Fu allora che decisero di iniziare la campagna “We Matter” per sostenere i giovani nativi. Hanno lanciato l'iniziativa nell'ottobre 2016, con 20 video, e non si aspettavano di vederla crescere così velocemente:

We got a lot of response almost immediately from Indigenous people across the country who were very appreciative because something like this had never existed before. It reached over a million people within the first month. Now we have more than 25.000 followers on Facebook, and even the Canadian Prime Minister submitted a video, so we know we are on the right direction.  

Quasi subito abbiamo ricevuto numerose risposte da nativi di tutto il paese, che erano molto riconoscenti perché, prima, una cosa del genere non era mai esistita. La campagna raggiunto oltre un milione di persone nel primo mese. Ora abbiamo più di 25.000 follower su Facebook, anche il Primo Ministro canadese ha caricato un video sul sito, così sappiamo di essere nella giusta direzione.

Utilizzare internet per condividere storie e sfidare le narrative tradizionali

Kelvin spiega che uno degli obiettivi della campagna è rinforzare le iniziative già esistenti che sfidano le rappresentazioni negative dei giovani nativi nei media canadesi:

Indigenous youth do not show up very often on TV shows or movies. All you can find are news articles but they often talk about negative aspects, such as suicide rates, for example. The truth is that there is a lot more that doesn’t hit the news. There’s also so much more positivity that doesn’t make the headlines, such as  the strength of the people who are managing to solve the problems they are facing. Some places have moved past some of these issues, and this should be celebrated. Those who have gone through and succeeded should have a space where they can share the positive side of their experience, and that’s what we are doing with ‘We Matter’.

I giovani nativi non sono inclusi molto spesso in programmi TV o film. Tutto quello che puoi trovare sono articoli di cronaca, ma spesso parlano degli aspetti negativi, come ad esempio i tassi di suicidio. La verità è che ci sono molte più realtà che non raggiungono i notiziari. C'è anche così tanta positività che non raggiunge i titoli di prima pagina, come la forza di quelle persone che stanno riuscendo a risolvere i problemi che si trovano ad affrontare. In alcune zone queste difficoltà sono state superate e questo dovrebbe essere celebrato. Coloro che hanno affrontato situazioni difficili e hanno avuto successo, dovrebbero avere uno spazio in cui poter condividere il lato positivo della loro esperienza, ed è quello che stiamo facendo con “We Matter”.

Aggiunge che internet ha svolto un ruolo cruciale nel raggiungimento di questo obiettivo:

It wouldn't have been possible to create a project of this kind without the Internet, but now it offers us a way to move past the headlines and the negative portrayal of Indigenous youth in the media to connect positive messages like the ones people share with us. The Internet allows us to connect over long distances and many people have access to it, so it is crucial for the work that we do.  

Non sarebbe stato possibile creare un progetto di questo tipo senza internet, che ci fornisce un mezzo per andare oltre i titoli di prima pagina e al ritratto negativo della gioventù nativa diffuso dai media e permette di connetterci, invece, con messaggi positivi come quelli che le persone condividono con noi. Internet ci consente di correlarci su lunghe distanze e molte persone possono averne accesso, per questo è fondamentale per il lavoro che facciamo.

Internet consente inoltre alla campagna “We Matter” di includere una sezione “ottieni aiuto” sul proprio sito, che permette ai giovani nativi di entrare in contatto con le risorse disponibili.

Kelvin riconosce i molteplici vantaggi che internet può offrire, ma afferma che è anche necessario integrare il proprio lavoro online con attività offline. Kelvin spiega come alcune comunità native non abbiano un accesso ad internet affidabile, per questo motivo utilizzano chiavette USB per condividere questi video con le persone che vivono in luoghi con una connessione limitata. Organizzano anche laboratori orientati verso la gioventù nativa, in cui discutere delle sfide e fornire sostegno reciproco, utilizzando lo spazio per condividere le risorse disponibili e i meccanismi per superare diverse situazioni difficili.

Promuovere la speranza

Messaggio artistico disegnato dagli studenti del St. Nicholas Junior High – Edmonton, Alberta. Immagine tratta dal sito “We Matter”. Riprodotta con permesso.

“We Matter” ha diversi progetti per continuare a crescere. Stanno lavorando a un kit di strumenti e risorse da condividere con gli insegnanti, gli operatori di supporto e i giovani desiderosi di promuovere la speranza e la rinascita. Vogliono anche creare l'iniziativa “Ambassadors of Hope” (Ambasciatori della speranza) offrendo ai giovani assistenza e le capacità per parlare in pubblico, al fine di educare diverse comunità sulle difficoltà incontrate dai giovani nativi.

Kelvin ritiene che promuovere questo movimento in crescita sia cruciale e, insieme a sua sorella, vuole continuare a diffondere speranza tra coloro che ne hanno più bisogno:

We have gone to places where young people share their experiences and they often tell us that they thought they were the only ones going through these issues before they heard others talking about them.  I just think about the heaviness that it comes with the experience of going through difficult situations and thinking that you are alone, and I am convinced that we need to keep telling Indigenous youth that we are with them and that hope is always something we can hold up to. With our positive stories, we are not saying that everything is easy. We are saying that things might get hard, but there is always a way forward.

Siamo andati in luoghi in cui i giovani condividono le proprie esperienze e spesso ci dicono che, prima che ne sentissero parlare anche da altri, pensavano di essere gli unici ad affrontare questi problemi. Penso anche solo alla pesantezza che deriva dall'esperienza di attraversare situazioni difficili credendo di essere solo, e sono convinto che dobbiamo continuare a dire ai giovani nativi che siamo con loro e che la speranza è sempre qualcosa su cui possiamo fare affidamento. Con le nostre storie positive non stiamo dicendo che tutto sia facile. Stiamo dicendo che le cose potrebbero diventare difficili, ma c'è sempre un modo per andare avanti.

Di seguito sono riportati alcuni video tratti dal sito “We Matter”, che condividono messaggi di speranza:

Per guardare altri video e saperne di più su “We Matter”, visitate il loro sito e partecipate a questo progetto. E restate sintonizzati perchè pubblicheremo nuovi post su simili iniziative indigene, che utilizzano internet per sostenere le proprie comunità ed amplificare le proprie voci.

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