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“Siamo persone, non minoranze, e tutti sessualmente diversi”

Categorie: Citizen Media, Rising Voices

Il Reframed Stories Project [1][en] invita le persone a reagire ai temi e ai problemi dominanti che appaiono nella copertura mediatica riguardante le loro comunità. Queste storie sono riflessioni di persone che spesso sono rappresentate nei media da altri. Nuvole di parole vengono create utilizzando la piattaforma Media Cloud [2] [en], uno strumento di analisi dei dati che esamina una raccolta di media in un determinato periodo di tempo, consentendo ai partecipanti di analizzare e discutere idee preliminari su come potrebbero essere rappresentati nei mezzi di comunicazione. Il progetto si astiene dal fare dichiarazioni definitive sui dati: è piuttosto un punto di partenza che crea uno spazio per la discussione su come le persone possono contribuire a modellare la propria rappresentazione mediatica attraverso i mezzi di comunicazione digitali.

Dayana Aguilar è un membro di  El Punto Collective [3] [es, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] a Quito, Ecuador. Quella che segue è una trascrizione del video sull'analisi di Dayana della nuvola di parole per il termine “LGBTI” [4] [en] (lesbica, gay, bisessuale, transgender e intersessuale) nel contesto ecuadoriano.

Parole dominanti di 222 articoli pubblicati tra gennaio 2017 e aprile 2018 che menzionano “LGBTI” all'interno di 2 raccolte Media Cloud dei media in lingua spagnola dell'Ecuador. (visualizza immagine ingrandita [5])

Della nuvola di parole, cosa ha attirato maggiormente la tua attenzione?

Estuvimos indagando sobre esta palabra y los medios han posicionado ciertos términos como el exigir derechos, como la lucha, la violencia. Sí se está pensando que se requiere de estos derechos, pero no se habla de otros problemas trascendentales, como la prostitución, como la violencia (hacia los y las trabajadoras sexuales), como el rechazo, la homofobia.

Nosotros colocamos estas palabras en nuestro análisis y la mayoría coincidieron excepto estas (palabras antes mencionadas), como el activismo también. Creemos que son formas también de empezar a hablar sobre lo LGBTI.

Stavamo analizzando questa parola e ci siamo resi conto che i media hanno posizionato alcuni temi, come la rivendicazione dei diritti, la lotta, la violenza. L'idea che abbiamo bisogno di questi diritti è presente, ma i media non parlano di altri problemi cruciali, come la prostituzione, la violenza (contro le lavoratrici del sesso), il rifiuto e l'omofobia.

Quando abbiamo analizzato (la nuvola di parole), abbiamo trovato alcune parole, eccetto queste (menzionate in precedenza), e anche la parola attivismo. Crediamo che questi siano altri modi per iniziare a parlare del tema LGBTI.

Secondo la nuvola di parole, come è stata rappresentata la parola “LGBTI” nei media?

Es una palabra que sí debe ser profundizada y que no aparece en esta nube de palabras. Tampoco aparece “activismo”, o sea las luchas son más bien de colectivos, pero no se lo ve como una demanda social, no se lo ve como un acto político, solo son demandas de derechos.

È una parola che va analizzata a fondo, e che non compare in questa nuvola di parole. Manca anche “attivismo”, termine che esprime come le lotte si svolgono all'interno delle collettività, ma queste parole non sono viste come una rivendicazione sociale o un atto politico: sono viste solo come rivendicazioni di diritti.

Come dovrebbe essere rappresentata la comunità LGBTI nei media?

Justamente (se debería hablar sobre) el acceso a la salud, al trabajo digno y a la educación, pero también sobre el derecho a transitar por el espacio público sin ser violentado, el derecho a tener voz en los medios de comunicación, que es algo que no ocurre. Los medios de comunicación tradicionales suelen enfocar a ciertos actores, pero con el discurso que a ellos les interesa visibilizar.

Precisamente, (i media dovrebbero parlare) dell'accesso alla salute, a condizioni di lavoro umane e all'istruzione, ma anche del diritto di muoversi in sicurezza nello spazio pubblico e del diritto di avere voce nei media, il che non accade. I media tradizionali tendono a concentrarsi su attori specifici, ma secondo il discorso che loro (i media) sono interessati a promuovere.

Quali parole dovrebbe avere una nuvola di parole per “LGBTI”?

Primero, pensar en que somos personas, no somos minorías; la diversidad sexual la tenemos todos. El problema es que solo se está creyendo que ciertos grupos
están pensando en estos derechos porque son ellos los que están siendo
interpelados por la carencia de este derecho, pero no; la construcción de este
tipo de discursos nos atraviesa a todos. Por eso desde la comunidad entendemos
que lo que me pasa a mí, también te pasa a ti, pero lo naturalizamos y por eso no es transcendental.

Prima di tutto, (la nuvola di parole dovrebbe mostrare) che siamo persone, non minoranze; tutti siamo caratterizzati da diversità sessuale. Il problema è che (i media) credono che solo gruppi specifici stiano pensando a questi diritti perché sono coloro che non li hanno, ma non è così; questo tipo di conversazioni riguarda tutti noi. Ecco perché nella comunità siamo coscienti che qualunque cosa accada a me, succede anche a te, ma ci abituiamo (alla mancanza di diritti) e per questa ragione i diritti cessano di essere considerati cruciali.

Questo articolo fa parte di una serie di Rising Frames sviluppata in stretta collaborazione con l'organizzazione El Churo [6] con sede a Quito, Ecuador. Hanno organizzato un seminario tenutosi il 21 aprile 2018 che ha riunito rappresentanti di vari collettivi e gruppi per esaminare come loro o le questioni a cui tengono sono rappresentati in una raccolta di media ecuadoriani e per creare storie in risposta.

Belén Febres-Cordero ha fornito assistenza con la trascrizione e la traduzione, quest'ultima curata in chiarezza e lunghezza.