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Una vittoria a lungo attesa in Angola: l'unica associazione LGBT del paese ottiene il riconoscimento legale

Categorie: Africa sub-sahariana, Angola, Citizen Media, Diritti gay (LGBT), Diritti umani, Good News, Legge, Politica
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Sostenitori dell'Associazione Iris Angola. Foto: Iris Angola, utilizzata con il loro permesso.

Iris Angola, una delle poche associazioni a sostegno della comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) in Africa e l'unica in Angola, è stata ufficialmente registrata dal Ministero della Giustizia del paese, dopo un'attesa durata cinque anni.

L'avvenuta registrazione è stata annunciata il 12 giugno [2] [pt, come i link seguenti salvo diversa indicazione] sulla pagina Facebook dell'Associazione, nello stesso mese in cui Iris Angola festeggiava il suo quinto anniversario. In alcuni paesi occidentali, giugno è noto come il “Pride Month” o mese dell'orgoglio arcobaleno, durante il quale si celebrano i diversi orientamenti sessuali e identità di genere della comunità LGBTQIA+.

In Angola la legge non si pronuncia [3] [en] riguardo all'omosessualità; la comunità LGBT del paese vive dunque nell'anonimato, subendo discriminazioni nell'accesso ai servizi sanitari e all'educazione.

Il Direttore Esecutivo di Iris Angola, Carlos Fernandes [4], ritiene che sia un momento storico per il paese:

Trata-se de um momento histórico e significa um virar da página para todos os cidadãos homossexuais, que passam a ter uma entidade reconhecida pelo estado, o que dá ainda maior legitimidade às suas intervenções desta organização no quadro do trabalho que desenvolve na defesa e promoção dos direitos LGBT.

È un momento storico, in cui si sta scrivendo un nuovo capitolo della vita di tutti i cittadini omosessuali. Avere un'entità riconosciuta dallo Stato da ancora più legittimità all'organizzazione e agli interventi che essa svolge nel contesto della difesa e della promozione dei diritti della comunità LGBT.

La notizia è stata accolta con gioia anche Ian Levine, Direttore Esecutivo dell'organizzazione Human Rights Watch, il quale ha condiviso il certificato di registrazione dell'Associazione:

Una buona notizia. “Iris Angola”, gruppo LGBT angolano, riconosciuto come associazione dal governo del paese.

La notizia non è passata inosservata ed è stata accolta con elogi e ringraziamenti. Tra i commenti al post dell'annuncio pubblicato da Iris Angola, Eridson Rudinauro [7] ha scritto:

Glória a Deus… Deus no comando… Tens que enviar uma cópia autenticada para nós chefia… Agora estamos legais e podemos falar com propriedades e sem medo de nada, fazer e seguir nossas actividades legalmente, porque passaremos a pagar quota ao estado. Viva.

Gloria a Dio… Dio regna… dirigenza [dell'Associazione], dovrai mandarcene una copia certificata… ora siamo ufficialmente riconosciuti e possiamo parlare con legittimità e senza paura di niente, possiamo portare avanti le nostre attività legalmente, perché d'ora in poi pagheremo una quota allo Stato. Evviva.

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Sostenitori dell'Associazione Iris Angola. Foto: Iris Angola, utilizzata con il loro permesso.

In Mozambico, la Lambda, l'unica Associazione LGBT del paese, attende da oltre 10 anni di essere registrata dal Ministero della Giustizia. Nel novembre scorso, in seguito a una decisione [9] [it] del Consiglio Costituzionale del Mozambico — l'equivalente della Corte Suprema — la clausola utilizzata per negare la registrazione della Lambda è stata dichiarata incostituzionale, ma il Ministero della Giustizia del paese continua a bloccare l'avanzamento del procedimento di registrazione.

La registrazione dell’Associazione Iris Angola [10], oltre a rappresentare un traguardo lungo il percorso del riconoscimento dei diritti delle minoranze sessuali nel paese, può ispirare il Mozambico a seguire lo stessa direzione.

La questione è stata sollevata su Twitter dall'Alto Commissario del Regno Unito in Mozambico, la quale ha ricordato che proprio quella settimana era stato designato un nuovo Ministro della Giustizia:

Chissà se il nuovo Ministro della Giustizia in Mozambico farà finalmente quello che dovrebbe già essere stato fatto nel decennio scorso?

La Lambda Moçambique [15] non ha potuto fare a meno di rallegrarsi per il risultato raggiunto dalla sua corrispondente angolana:

Buone notizie dall'Angola! Il Governo registra la sua prima organizzazione LGBTQ. Nel frattempo, il governo del Mozambico continua a giocare la “carta della cultura”, come fa da 10 anni! #dirittiumanipertutti #angola

Berta Maria Samuel [20], una giovane mozambicana, si è congratulata con Iris Angola sulla pagina Facebook dell'Associazione, augurandosi che il Mozambico possa seguirne l'esempio:

Não sou contra, muito pelo contrário, cada um tem direito de viver como melhor se sente, hoje foi Angola e amanhã Moçambique, Força LGBT. Parabéns Angola. Gostaria mesmo de ter amigos LGBT

Non sono contro all'idea che ognuno abbia il diritto di vivere e di essere come si sente di essere, tutt'altro. Oggi tocca all'Angola, domani al Mozambico, forza LGBT. Congratulazioni all'Angola. Mi piacerebbe davvero avere amici LGBT.