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Amazzonia: dal popolo Sarayaku per il mondo – Kawsak Sacha, o Selva Vivente, una proposta di vita

Categorie: Attivismo, Citizen Media, GV Community Blog

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Nota: Il popolo autoctono Kichwa di Sarayaku, che vive nell'Amazzonia ecuadoriana, ha lottato per anni contro l'estrazione nel suo territorio e a favore della salvaguardia dell'ambiente. Come parte di questa lotta, questa comunità ha promosso la proposta del Kawsay Sacha, o Selva Vivente, che promuove una forma alternativa di vita e di comunione con se stessi, con tutti gli esseri viventi e con la natura. José Santi [1][en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], una delle persone responsabili del blog di Sarayaku e uno dei membri del progetto di Rising Frames [2], Reframed Stories, ha condiviso con noi questa proposta, pubblicata originariamente [3] [es] nella pagina web di Sarayaku.

Kawsak Sacha – “Selva Vivente” – Negli accordi, trattati e politiche di portata internazionale realizzati riguardo ai cambiamenti climatici e allo sviluppo sostenibile.

La preoccupazione per l'ambiente è stata particolarmente intensa nelle ultime decadi, generando una serie di documenti, conferenze e accordi di diversi impatti locali, regionali, internazionali. Tuttavia i risultati correlati alla cura, alla salvaguardia e al rimedio ai gravi problemi che vive la natura sono stati davvero scarsi, per l'aumento estremo della diseguaglianza ambientale, sociale, culturale e giuridica.

Vedendo la preoccupante realtà che viviamo nei gruppi sociali, in particolare nei popoli e nelle nazioni autoctoni che sono i più esclusi e sfavoriti e che contano su meno possibilità reali di sottrarsi a situazioni di degrado ecologico che li insidiano e minacciano attualmente, il Popolo di Sarayaku, uno dei popoli che si caratterizzano per la loro capacità di lotta e assunzione di proposte all'avanguardia, ha generato una proposta di salvaguardia endogena per i suoi riconoscimenti e la rivendicazione del diritto alla natura e alla territorialità, come il Kawsak Sacha, la Selva Vivente. Il riconoscimento comprende le seguenti valutazioni:

In ambito internazionale, la proposta Kawsak Sacha – Selva Vivente, è stata inaugurata nella COP-21 a Parigi dagli Stati, organismi multilaterali e organismi di cooperazione, il team che segue il popolo di Sarayaku, anch'esso rappresentato, proseguendo nella COP-23 a Bonn in Germania, lasciando come precedente il fatto che i popoli autoctoni hanno la volontà assoluta di conservare, proteggere e lavorare seriamente per stabilire misure importanti riguardo al problema del surriscaldamento globale che vive il nostro pianeta.

Riteniamo perciò opportuno che i popoli e le nazioni autoctone gestiscano il 75% delle risorse naturali ben conservate, che si trovano nei loro territori a livello mondiale, e a livello nazionale anche il 70% delle meglio conservate si trova nei territori dei popoli e delle nazioni autoctone. Questo dimostra la responsabilità assoluta che apportano le nazioni e i popoli autoctoni al mondo in materia di salvaguardia

L'attuale consiglio del governo di Sarayaku, presieduto dalla compagna Mirian Cisneros e dai suoi dirigenti, dal gruppo di appoggio, da tecnici e leader, sta portando avanti la grande responsabilità di rendere cosciente il mondo riguardo la proposta del Kawsak Sacha, La Selva Vivente, in diversi scenari e istituzioni a livello nazionale e internazionale. Ci si prepara ugualmente a lanciare la proposta a livello nazionale e internazionale, quest'anno in giugno, affinché per Sarayaku e per i popoli e le nazioni autoctone del mondo si segni una pietra miliare storica di grande rilevanza in materia di salvaguardia, come questa proposta dai popoli autoctoni alla comunità internazionale.