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Fan in tutto il mondo festeggiano i 30 anni di Akira

Categorie: Asia orientale, Giappone, Arte & Cultura, Citizen Media, Film, Idee
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Una scena di Akira. Immagine: fotogramma tratto da YouTube, tramite il canale Goldeneye32X.

Il 16 luglio 2018 gli internauti di tutto il mondo hanno celebrato il trentesimo anniversario dell'uscita di Akira [2][it], un film pionieristico che ha rivoluzionato [3][en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e influenzato [4] il modo di fare animazione per sempre. Per celebrare l'occasione, i fan in Giappone e nel resto del mondo hanno raccontato le loro scene preferite del film – e perché, trent'anni dopo, Akira rimane così affascinante per così tante persone.

Akira è stato scritto e diretto da Otomo Katsuhiro [5][it], che nel 1988 era già un mangaka di fama leggendaria in Giappone, basandosi sul suo popolare manga dallo stesso nome [6][it], inizialmente pubblicato come mensile a partire dal 1982.

La storia si svolge nell'anno 2019 in una Neo-Tokyo post-apocalittica, uno stato di polizia autoritario in cui le proteste sono represse, la corruzione dilaga e lo stato di diritto è solo una facciata. Kaneda e Tetsuo, amici d'infanzia, sono leader di una banda di motociclisti locale quando un incidente in moto risveglia in Tetsuo potenti capacità psioniche, mettendo a dura prova la loro relazione e minacciando il complesso militare che li governa.

Come per gran parte della cultura pop giapponese del dopoguerra, i temi della distruzione, della disperazione e della resilienza in Akira riecheggiano gli eventi reali del 1945, quando gli Stati Uniti lanciarono la bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki [7][it], con due attacchi che uccisero all'istante almeno 200.000 persone.

La serie manga e il film del 1988 sono entrambi tour-de-force cyberpunk che includono motociclistici delinquenti che fanno uso di anfetamine, hardware militare sofisticato e transumanesimo.

Nel film, l’esplosione catastrofica [8] che ha dato origine a Neo-Tokyo ha avuto luogo il 16 luglio 1988. Il film è stato distribuito per la prima volta in questa data anche nel mondo reale e questo anniversario è stato celebrato in tutto il mondo, incluso in Giappone.

AKIRA, buon compleanno per il 30° anniversario ?? ?

In questo giorno, il 16 luglio 1988, Akira ha distrutto la Tokyo originale. Film consigliatissimo, un classico senza tempo e un'assoluta opera d'arte.

Come parte della celebrazione online globale sotto l'hashtag #AkiraWeek [16], il Japan Times ha pubblicato una serie di articoli dedicati ad Akira [17], sotto la guida dello scrittore di cultura pop Matt Schley [18]. In uno degli articoli della serie, Schley spiega ai lettori del Japan Times come parlare giapponese come un motociclista teppista [19], fornendo allo stesso tempo un utile vocabolario di base per aiutare a capire il film:

That film, and the manga that inspired it, are set in the far-flung year of 2019, when Tokyo has been destroyed by a 新型爆弾 (shingata bakudan, new type of bomb) that started 第三次世界大戦 (Daisanji Sekai Taisen, World War III). Rebuilt as the dystopian ネオ東京 (Neo-Tokyo), the megalopolis is populated by corrupt politicians, revolutionaries, 超能力者 (chōnōryokusha, those with psychic powers) and teenage 暴走族 (bōsōzoku, motorcycle gangs).

Quel film, e il manga che lo ha ispirato, sono ambientati nel lontano 2019, con una Tokyo distrutta da un 新型爆弾 (shingata bakudan, nuovo tipo di bomba) che ha dato inizio alla 第三次世界大戦 (Daisanji Sekai Taisen , Terza Guerra Mondiale). Ricostruita come la distopica ネオ東京 (Neo-Tokyo), la megalopoli è popolata da politici corrotti, rivoluzionari, 超能力者 (chōnōryokusha, persone con poteri psichici) e 暴走族 (bōsōzoku, gang di motociclisti) adolescenti.

In un altro articolo [20] della serie, Schley spiega alcuni degli aspetti tecnici che hanno reso la produzione di Akira così rivoluzionaria:

“Akira” was painted digitally — a revolutionary step at the time — on a PC with a 12 megahertz processor and a handmade heat diffuser that, Oliff wrote, “chugged like an old farm truck.” Initially, the colorist sent drafts to Otomo for approval, but eventually, the “Akira” creator told Oliff he trusted him with it completely. In an interesting cross-cultural moment, Epic’s colorized version was converted back into Japanese and released in Japan soon thereafter.

“Akira” è stato dipinto digitalmente – un passo rivoluzionario all'epoca – su un PC con un processore da 12 megahertz e un diffusore di calore fatto a mano che, ha scritto Oliff, “sbuffava come un vecchio camion agricolo”. Inizialmente, il colorista inviava le bozze a Otomo per farle approvare, ma alla fine il creatore di “Akira” disse a Oliff che si fidava completamente di lui. In un interessante momento interculturale, la versione colorata della Epic è stata riconvertita in giapponese e pubblicata in Giappone subito dopo.

Per molti fan, il magistrale stile visivo del film è ciò che rende Akira così memorabile:

AKIRA (1988) è un capolavoro di animazione. È assolutamente sbalorditivo il lavoro che deve esserci voluto per alcune sequenze e sfondi.

In un thread diventato virale su Twitter, un fan di Akira ha osservato attentamente ciò che ha reso l'animazione del film così efficace:

Bene, guardiamo più da vicino alcuni di questi schizzi a matita di Akira! Guarda quest'incredibile scena d'inseguimento! Quel tunnel! Scommetto che un sacco di gente pensa che sia CGI 3D ma NO. È stato disegnato a mano!

Ci sono dozzine di animazioni, ognuna interessante di per sé, che accadono qui, ma fluiscono insieme in modo così coerente. Tutti i movimenti in realtà sono molto leggeri, ma il loro effetto combinato è incredibilmente inquietante.

Illustrazioni tratte dal manga e dal film d'animazione sono apparse anche come installazioni pubbliche, come osservato da un altro utente Twitter [ja]:

Retino [34] [it] di un Tetsuo gigantesco (l'antagonista principale del manga e del film) a Shibuya (Tokyo). Certo che anche l’effetto moiré [35][it] è bello.

Per molte persone in tutto il mondo, la storia e i temi di Akira continuano a far riflettere.

“Nel 1988, Akira aveva un aspetto e un suono mai visto prima. Era lungo, ma follemente veloce. E una volta finito non avevo per niente le idee più chiare di quando avevo cominciato.” DavidBennun [36] sui 30 anni del capolavoro e bestseller degli anime.

In un saggio per celebrare il trentesimo anniversario di Akira, il saggista [40] David Bennun scrive [41]:

What I now grasp is that it was, and is, different in Japan. For the simple and very good reason that Japan was, and is – and we can only hope remains – the only nation to have actually experienced nuclear warfare.

Quello che capisco ora è che era, ed è, diverso in Giappone. Per la semplice e ottima ragione che il Giappone era, è – e possiamo solo sperare che resti – l'unica nazione ad aver effettivamente affrontato un conflitto nucleare.

Potete trovare ulteriori commenti su Akira attraverso gli hashtag #アキラ [10], #Akira [23], #Akira30 [24] e # AKIRA_Animation_30th_Anniversary [11].

Per una buona visione d'insieme della trama e dei personaggi di Akira, ecco un trailer in lingua inglese del film realizzato dai fan: