Il peggiore tifone che ha colpito il Giappone in 25 anni è stato offuscato dall'intenso terremoto che lo ha seguito

KANSAI AIRPORT

Didascalia: “In diretta dall'Aeroporto Internazionale di Kansai: l'inondazione causa danni. Quando saranno riparati la pista e il ponte di accesso?” Schermata dal canale ufficiale di ANN su YouTube.

Nell'estate del 2018, il Giappone ha subito una successione di disastri naturali che hanno lasciato il governo e le autorità locali in balia della problematica di come fornire sostegno. Anche i media hanno avuto difficoltà a coprire gli eventi, lasciando molta gente con la sensazione che alcune calamità stiano eclissando altre nella coscienza pubblica.

La serie di disastri è iniziata in luglio, quando gran parte del Giappone occidentale ha subito precipitazioni torrenziali e senza precedenti [it] che hanno provocato inondazioni, frane e hanno ucciso centinaia di persone. Dopo, una intensa ondata di calore [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è risultata in più di cento decessi e decine di migliaia di ricoveri in ospedale.

In seguito, il 4 settembre, il Tifone Jebi è diventato il più forte tifone che abbia mai colpito il Giappone in 25 anni. Tuttavia il disastro, che ha colpito principalmente Osaka e la regione circostante, è stato eclissato da un intenso terremoto che ha colpito l'Hokkaido, l'isola più settentrionale del Giappone, il giorno dopo. Finora è stato segnalato il decesso di 39 persone provocato dal terremoto e la maggior parte dell'isola è rimasta senza elettricità.

La successione di intensi disastri naturali ha lasciato alcuni perplessi su tutte le immagini che hanno inondato internet:

Mi sento confuso. Pensavo che questa fosse una foto del blackout elettrico post terremoto in Hokkaido, ma è in realtà il danno provocato dal tifone a Osaka.

Altri si sono lamentati del fatto che l'attenzione si sia spostata rapidamente dal Tifone Jebi, nonostante abbia causato ingenti danni intorno a Osaka, in una regione nota come Kansai [it], che ospita 22 milioni di persone ed è la terza maggiore economia del Giappone dopo Tokyo e la regione del Kanto [it].

Quasi 2 milioni di persone sono state evacuate prima del Tifone Jebi, tuttavia la tempesta ha lasciato un bilancio di 11 morti e centinaia di feriti sulla sua scia. Dieci mila abitazioni [jp] sono ancora al buio, una settimana dopo la fine della tempesta [jp]:

Queste sono le conseguenze del tifone a Senshu (prefettura sud-ovest di Osaka). Mentre i media sono adesso concentrati sul terremoto di Hokkaido, vorrei che si discutesse di più su quello che sta succedendo a Senshu. Voglio che la gente sappia com'è impossibile cercare di cavarsela senza elettricità e senza acqua corrente. Vorrei solo che ci fosse un modo di dare una mano.

L'aeroporto Internazionale di Kansai, che serve venti milioni di passeggeri all'anno, è rimasto senza elettricità, aria condizionata, servizi cellulari o persino una via di evacuazione. Mentre una mareggiata ha inondato gli edifici dell'aeroporto, ogni accesso è stato bloccato dopo che i potenti venti del tifone hanno spinto un cargo alla deriva contro l'unico ponte che collega la terraferma con l'isola artificiale dove è ubicato l'aeroporto.

All’ incirca 5000 viaggiatori hanno trascorso una notte calda e insonne all'aeroporto. Parlando con i giornalisti della televisione, i passeggeri spiaggiati hanno riportato una totale mancanza di informazioni dal mondo esterno [jp]. I viaggiatori si sono messi in fila per ricevere cibo e acqua fuori dall'aeroporto.

Alla fine, le autorità in Giappone hanno iniziato ad organizzare una risposta agli eventi.

[Nota: Originariamente è stato riportato in questo articolo, e anche sui social media, che il consolato cinese aveva organizzato questo soccorso. Comunque questa notizia è stata poi classificata come disinformazione. Le autorità dell'aeroporto di Kansai hanno infatti organizzato il trasporto che si vede in questo video di Twitter. La storia è stata cambiata per riflettere questi aggiornamenti.]

Il consolato cinese a Osaka ha dovuto noleggiare 15 autobus per evacuare i viaggiatori cinesi spiaggiati nell'aeroporto di Kansai. A quanto pare, i passeggeri sugli autobus hanno lodato la Cina, dicendo: “Adesso ci rendiamo conto che la Cina è un grande nazione” e “Amo la Cina”, una grande vittoria di pubbliche relazioni per la nazione.

Mentre le informazioni dei media hanno contribuito a pubblicizzare il flagello di coloro che erano bloccati all'aeroporto di Kansai, non tutti hanno apprezzato l'enfasi dei reportage sull'inerzia del governo. La blogger e critica dei media [jp] Fujiwara Kazue è stata una di questi critici:

Guardate questo reporter della TV che si accalora suggerendo che 24+ ore dopo la fine del tifone Jebi non ci dovrebbero ancora essere file di gente spiaggiata, in attesa di autobus che non sono arrivati, senza informazioni su quello che sta succedendo, nel più grande aeroporto internazionale di Kansai.

(Traduzione del tweet di Fujiwara Kazue, inserito sopra) Mentre il personale dell'aeroporto fa del suo meglio nel mezzo di una crisi catastrofica, questo reporter decide di venire all'aeroporto di Kansai per lamentarsi e fomentare tensioni. Forse potrebbe essere così gentile da dirci che cosa farebbe effettivamente per risolvere la situazione?

Il tweet di Fujiwara è stato condiviso 25.000 volte e la conversazione sui reportage dei media sull'aeroporto di Kansai è risultato in almeno 500 commenti, in gran parte critici, nei confronti dei giornalisti.

Per tutto il mattino, i programmi di notizie hanno riportato come il governo non stia facendo questo, o le Forze di Auto-Difesa (l'esercito giapponese) abbiano fatto quello, e che bambini e anziani vengono costretti ad aspettare… ma anche se altri stanno lavorando duramente sul campo, (i media) dicono quello che vogliono quando tornano negli studi televisivi.

Il terremoto in Hokkaido, che ha seguito alle calcagna il Tifone Jebi, ha cessato l'attività anche di un altro crocevia aereo principale. Ancora una volta, migliaia di viaggiatori sono rimasti spiaggiati all'aeroporto di Chitose, che serve da portale per la città di Sapporo. Un giornalista che scrive per il quotidiano Mainichi Shimbun ha osservato [jp]:

Mentre il numero di turisti stranieri in Giappone è aumentato, mi chiedo se la chiusura completa dei due aeroporti di Kansai e Chitose avrà un influsso negativo su questa tendenza positiva. Il Giappone è diventato quel tipo di nazione in cui viaggi senza sapere se riuscirai a tornare di nuovo a casa. Sarebbe una sfortuna se questa percezione del Giappone iniziasse a diffondersi, e la gente smettesse di venire qui.

Anche se l’aeroporto di Chitose è riuscito a riaprire rapidamente dopo il terremoto, molte abitazioni in Hokkaido rimarranno senza elettricità fino all'inizio di ottobre. A causa del ponte danneggiato e delle estese inondazioni, ci vorrà molto tempo [jp] per ripristinare completamente le operazioni all'aeroporto di Kansai.

Per alcune persone, la vita dopo il disastro può sembrare molto surreale. Un collasso della logistica ha reso difficile per i supermercati mantenere gli scaffali pieni [jp]. Ci sono molte notizie di piccoli supermercati e altri negozi che offrono poca varietà. Questo tweet di un piccolo supermercato di Sapporo che non vende nient'altro che banane è stato condiviso più di 70.000 volte.

Il piccolo supermercato (Lawson) vicino a casa mia si è trasformato in una bancarella di banane.

Nota: Questa storia è stata aggiornata per riportare che il supermercato che vende le banane si trova a Sapporo e non nella regione Kansai.

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