Attivisti albanesi in protesta contro la costruzione delle nuove centrali idroelettriche nel Parco Nazionale di Valbona

Protesta a Tropoja il 10 novembre 2017. Foto di Mirjan Aliaj, usata con autorizzazione

Dozzine di attivisti a Tropoja, nel distretto settentrionale dell'Albania, hanno condotto un'azione di protesta il 10 e 11 novembre 2017 contro l'attuale costruzione di centrali idroelettriche nel Parco Nazionale della valle del Valbona [it].

La protesta era in risposta alla decisione del giudice amministrativo di Tirana di abrogare la causa [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] intentata dai cittadini di Valbona, che hanno accusato la Gener 2 Company di utilizzare un permesso di costruzione scaduto.

Poco dopo l'annuncio della decisione, il World Wildlife Fund ha dichiarato:

Undertaking large construction activity, such as building of a hydropower plant, would without a doubt compromise natural processes and cause the destruction of pristine ecosystems in the National park.

Intraprendere grandi attività di costruzione, come l'edificazione di una centrale idroelettrica, comprometterebbe senza dubbi i processi naturali e causerebbe la distruzione di ecosistemi incontaminati nel parco nazionale.

Il programma di costruire centrali idroelettriche a Valbona ha ottenuto una concessione dal

Parte della costruzione nel Parco Nazionale di Valbona. Foto di Mirjan Aliaj, usata con autorizzazione

Ministero dell'Energia nel 2009, quando il Partito Democratico [it] era ancora al potere. Oggi, ci sono tre centrali idroelettriche in costruzione, e altre otto vengono valutate dal Ministero dell'Energia. Quando il Partito Socialista [it] è salito al potere nel 2013, ha promesso che avrebbe cancellato tutti i progetti di centrali idroelettriche nei parchi nazionali. Questo impegno non è tuttavia stato ancora adempiuto.

Nei termini di legge, le decisioni correlate a tali costruzioni devono essere soggette a un processo di audizioni pubbliche. Tuttavia i cittadini della valle di Valbona sostengono che non si sono svolte audizioni pubbliche, e che tutti i documenti forniti dalla società rivelavano fra l'altro le firme di persone già defunte.

Grandiosa prima giornata d'azione.

#NonToccateValleValbona
Per due giorni gli attivisti di Tirana e i residenti di Valbona hanno informato il pubblico sul massacro in atto nel Parco Nazionale di Valbona, attraverso la costruzione di centrali idroelettriche. Quello che è stato fatto a Valbona, uno non lo farebbe neanche al peggiore nemico.

Gli attivisti hanno detto che alcuni cittadini di Bajram Curri, la sede della municipalità di Tropoja che include Valbona, sono stati intimiditi dal partecipare alla protesta con la minaccia che il governo potrebbe bloccare gli aiuti pubblici, come i benefit sociali o i sussidi alle piccole aziende.

Alcuni manifestanti hanno riferito che la costruzione di centrali idroelettriche distruggerebbe il futuro del turismo nella regione.

La Valle di Valbona è classificata come parco nazionale dal 1996. Gli investimenti nell'ecoturismo hanno potenziato il parco negli ultimi due decenni. Più di 40.000 turisti visitano la regione ogni anno.

Il seguente video mostra una minuscola vittoria, quando i manifestanti sono riusciti a bloccare l'ingresso di alcuni dipendenti nella sede del progetto l'11 novembre 2017.

Parco Nazionale di Valbona. Foto di Besim Lushaj, usata con autorizzazione.

Solo i giornalisti del canale mediatico News 24 [sq] hanno riportato la protesta. Tuttavia persino la copertura del loro video sembra essere stata rimossa dal loro sito web.

Gli attivisti online hanno usato gli hashtag #MosmaPrekValbonën#NonToccateValleValbona per condividere le foto e i video della protesta. Anche la pagina Facebook di Friends of Valbona [amici di Valbona] ha documentato la protesta.

Alcuni commentatori dei social media hanno criticato la decisione del governo in carica di sostenere le cattive politiche del governo precedente, in nome del rispetto delle regole legislative. Alcuni hanno avvertito che il fallito tentativo di invertire il cattivo governo potrebbe portare a un maggiore cinismo pubblico e a un'apatia correlata alla democrazia elettorale.

Gli attivisti hanno aggiunto che il progetto di costruire centrali idroelettriche viola la legge emanata dal governo il 4 maggio 2017, che proibisce i progetti che minacciano l'ecosistema e la biodiversità nei parchi nazionali.

Anche altri luoghi di patrimonio naturale in tutta l'Albania sono in pericolo di distruzione, a causa dei progetti di centrali idroelettriche. Una tale zona è la valle del fiume Vjosa nel sud, un'area identificata dal Parlamento Europeo per la realizzazione di un parco nazionale lo scorso febbraio.

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