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Deki, la lince dei Balcani, è cresciuta secondo le foto, ma la sua specie rimane in pericolo

Categorie: Europa centrale & orientale, Albania, Kosovo, Macedonia, Ambiente, Citizen Media, Good News

Deki, la lince del Parco Nazionale di Mavrovo in Macedonia, in un'immagine da cucciolo nel 2013 e da adulta nel 2017. Foto della Società Ecologica Macedone, usata con autorizzazione.

Sono tra i residenti più solitari dei Balcani. Ecco perché gli ambientalisti in Macedonia e Albania e i loro alleati nell'Europa occidentale hanno dato importanza alle immagini recentemente catturate di una lince chiamata Deki, per generare supporto per la salvaguardia di questa specie in pericolo critico.

Durante la prima settimana di febbraio 2018, la Società Ecologica Macedone (MES [1]) [1] [mk] ha pubblicato foto anteriori e recenti di Deki, catturate utilizzando delle fototrappole nel Parco Nazionale di Mavrovo. La sua prima foto del 2013 mostra un cucciolo di otto mesi che segue la sua mamma, mentre la seconda lo mostra da adulto. Nel 2015, il MES ha usato un collare GPS per seguire i suoi movimenti e ha scoperto che Deki “possiede” un territorio molto maggiore delle linci circostanti, coprendo una superficie di 888 chilometri quadrati.

Si stima che ci siano soltanto alcune dozzine di esemplari di lince allo stato selvatico. Ormai da 12 anni questi felini sono stati al centro del Programma Balcanico di Recupero delle Linci, un impegno realizzato da attivisti su entrambi i lati della frontiera tra Macedonia e Albania. Le organizzazioni direttamente coinvolte hanno utilizzato i materiali prodotti durante la ricerca sul campo per accrescere la sensibilità sulla necessità di espandere le protezioni nei parchi nazionali esistenti e, inoltre, per aggiungerne di nuove al fine di connettere le aree dove vive la lince balcanica.

Il fotografo naturalista cipriota Silvio Rusmigo ha documentato il processo di installazione di fotocamere e gabbie trappole [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] in Macedonia. Gli scienziati usano le gabbie trappola per catturare temporaneamente gli animali, per studiarli e taggarli con radiocollari GPS. In un articolo correlato all'esperienza, Rusmigo ha descritto la difficoltà di incontrare la lince:

Deforestation is one of the main threats to the area’s wildlife; one that is swiftly noticed as one arrives on the south-west Balkan Mountains. Logging activities carried out on horseback, owing to the inaccessibility of these mountains, leave the sight of wounded trees of which only fragments can be transported down. As evident as the thinning of the forest, is the despair outlined on the faces of those working hard for the cat’s protection. Joining the 2017 spring fieldwork and listening to their stories, the conservationists’ disappointment far surpasses that caused by employing a whole team to drive for hours and hike up to a remote location following the trigger of a box trap, only to find that it was activated by a passing owl. The agony of the confused owl may vanish after its release; but for the Balkan Lynx team, the let-down brought about by years of efforts on a road filled with elements that hinder their fruition, such as the seizing of a box-trap which took place during my short stay, lingers on and makes one wonder of their persistence to carry on.

La deforestazione è una delle maggiori minacce per la fauna selvatica della regione; è una minaccia che si nota rapidamente, arrivando dal sud-ovest dei Monti Balcanici. Le attività di disboscamento svolte a cavallo, a causa dell'inaccessibilità di queste montagne, lasciano la vista di alberi feriti di cui solo frammenti possono essere trasportati a valle. Tanto evidente come l'assottigliamento della foresta è la disperazione delineata sulle facce di coloro che lavorano duramente per la salvaguardia dei felini. Partecipando ai lavori sul campo nella primavera del 2017 e ascoltando le loro storie, la delusione degli ambientalisti supera ampiamente quella causata dall'impiego di un intero gruppo per guidare per ore e un'escursione in una ubicazione remota di montagna, seguendo il grilletto di una gabbia trappola, soltanto per scoprire che era stata attivata da un gufo di passaggio. L'agonia di quel gufo confuso dovrebbe svanire dopo la sua liberazione; ma per il gruppo della lince balcanica, la delusione provocata da anni di sforzi su una strada piena di elementi che ne impediscono la realizzazione, come l'appropriamento di una gabbia trappola avvenuto durante il mio breve soggiorno, permane e lascia stupiti della loro perseveranza nel proseguire.

Durante il 2017, la Protezione e Salvaguardia dell'Ambiente Naturale in Albania (PPNEA), che fa parte del Programma di Recupero della Lince Balcanica, ha pubblicato foto di linci catturate da fototrappole nel parco naturale regionale di Nikaj-Merturi [3] nel nord-est dell'Albania, ai confini con il Kosovo. Anche l'orso bruno, il cinghiale selvatico, il capriolo e la volpe rossa vivono nella regione, che è connessa con il Parco Nazionale di Valbona. Gli attivisti hanno protestato per impedire la costruzione di impianti idroelettrici [4] nella regione, temendo che distruggerebbero l'ecosistema.

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Madre e cucciolo della lince dei Balcani sul Monte Jablanica in Macedonia. Foto della Società Ecologica Macedone, usata con autorizzazione.

La maggior parte di linci nella regione è stata documentata nel Parco Nazionale di Mavrovo. Nel 2010, il precedente governo macedone ha avviato un grande progetto idroelettrico nella zona; tuttavia una campagna di successo per la salvaguardia, condotta dalla NGO Eko-svest [6], è riuscita a dimostrare il negativo impatto ambientale alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD [7]), che ha cancellato il finanziamento [7], terminando di fatto il progetto.

In aggiunta, MES ha pubblicato foto di linci avvistate fuori dal Parco Nazionale di Mavrovo. Nel giugno 2017 la loro pubblicazione ha mostrato una tana con un piccolo cucciolo vicino a Kichevo [8], nella regione dei Monti Ilinska. Nel novembre 2017 hanno pubblicato anche foto notturne di una madre e un cucciolo dalla montagna non protetta di Jablanica, che confina con un parco nazionale sul lato albanese [9]. Dime Melovski, rappresentante della Società Ecologica Macedone, ha detto in risposta che è un segno positivo che la riproduzione della lince si stia svolgendo fuori del nucleo del Parco Nazionale di Mavrovo.

Un'altra NGO macedone, Ploshtad Sloboda, ha pubblicato un documentario online per sostenere la classificazione a parco nazionale di Shar Planina [10] [it], una catena montuosa che attraversa il Kosovo, la Macedonia e l'Albania, per sovvenzionare la salvaguardia della lince. Questo film è in macedone, con sottotitoli anche in inglese:

La seguente mappa, realizzata dal team di Global Voices, illustra come le aree dove le linci sono state fotografate non siano connesse:

La lince balcanica ‘catturata’ con fototrappole in Macedonia e Albania dal 2012. Mappa realizzata da Global Voices, basata sulla mappa Wikipedia della regione [11], i dati di EuroNatur [12] e uso equo delle foto da parte della Società Ecologica Macedone – MES (2 [8], 4 [13], 5) e la Protezione e Salvaguardia dell'Ambiente Naturale in Albania – PPNEA (1 [9] e 3 [3]). CC BY.

Oltre alla perdita di habitat, la fauna selvatica nei Balcani è stata soggetta al bracconaggio, dovuto in particolare alla corruzione politica che ha permesso agli uomini forti locali di concedersi di comprovare il loro atteggiamento da “macho” con impunità. Recentemente, in Macedonia, i cacciatori che si vantavano su Facebook di uccidere specie in pericolo di estinzione come i camosci, e caricavano le foto, sono stati criticati pesantemente, tuttavia non c'è alcun documento pubblico comprovante un seguito della polizia per le loro affermazioni.

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Una lince imbalsamata da decenni e altri animali locali decorano il banco della reception di un hotel nella località sciistica di Mavrovo, situata all'interno del Parco Nazionale. Foto di Global Voices, CC-BY.

Nel dicembre 2017, la 37° riunione del Comitato Permanente della Convenzione di Berna [15] sulla Salvaguardia della Fauna Selvatica Europea e gli Habitat Naturali ha accettato una iniziativa del Ministero Albanese del Turismo e dello Sviluppo per includere la lince balcanica (Lynx lynx balcanicus) nell'Appendice II della Convenzione. Questo servirà da base per espandere gli sforzi internazionali di salvare la specie, mentre gli attivisti la interpretano anche come una forma di riconoscimento dei loro sforzi.

Sìiii! La registrazione della lince balcanica nell'appendice 2 della Convenzione di Berna è appena stata adottata all'unanimità!
Successo!!!