Il bruco legionario d'autunno minaccia l'agricoltura in molte nazioni africane

La chenille légionnaire, destructrice de plantations dans plusieurs pays africains. Photo crédit wikipedia.org

Il bruco legionario distrugge le colture in molte nazioni africane. Foto crediti: Wikipedia.org CC-BY-20

Mentre le economie africane emergono dalla crisi economica mondiale dell'ultimo decennio, una minaccia che potrebbe rallentare questa crescita si profila nel settore agricolo di numerose nazioni. In effetti, il “bruco legionario d'autunno”, (Spodoptera frugiperda) (o FAW, dall'inglese Fall Armyworm), originaria delle Americhe, ha invaso numerose nazioni del continente africano.

La FAW è stata dapprima segnalata in Africa centrale e occidentale [en] all'inizio del 2016 (Sao Tomé e Principe, Nigeria, Benin e Togo), poi nei primi mesi del 2017 in Angola, Botswana, Burundi, Costa d'Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico, Namibia, Niger, Ruanda, Sierra Leone, Sudafrica, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe. E sta progressivamente continuando.

Il sito afrique7.com presenta questo bruco [fr, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]:

Appelée “chenillonnaire d’automne” et originaire d’Amérique, cette larve a été récemment introduite en Afrique, et a déjà fait des ravages dans les champs de céréales et particulièrement du maïs en Zambie, au Zimbabwe, en Afrique du Sud et au Ghana. Le Malawi, le Mozambique et la Namibie seraient également affectés, selon l’ONU.

Ces chenilles dévorent le maïs, le blé, le millet et le riz, des aliments de base en Afrique australe, une région déjà frappée par l’une des pires sécheresses de ces dernières années.

Selon le Centre international pour l’agriculture et les biosciences (CABI), ces chenilles [se] “propagent rapidement sur le continent africain”, et c’est la « première fois que cette espèce cause de telles destructions de champs » sur le continent.

Chiamato “bruco legionario d’autunno” e originario dell'America, questa larva è stata recentemente introdotta in Africa e ha già devastato i campi di cereali e in particolare di mais in Zambia, Zimbabwe, Sudafrica e Ghana. Anche il Malawi, il Mozambico e la Namibia verranno colpiti, secondo l’ONU.

Questi bruchi divorano il mais, il grano, il miglio e il riso, cioè gli alimenti base nell'Africa australe, una regione già colpita da una delle peggiori siccità degli ultimi anni.

Secondo il centro internazionale per l’agricoltura e le bioscienze (CABI), questi bruchi si “propagano rapidamente sul continente africano” [en]. Ed è la “prima volta che questa specie causa tali distruzioni dei campi” nel continente.

Nei paesi colpiti dall'invasione di questo bruco, i danni sono ormai terribili. Così in Zimbabwe, dove la FAO ha tenuto una riunione d'urgenza di esperti provenienti da 13 nazioni per adottare una strategia di lotta contro questa calamità, la giornalista locale Sally Nyakanyanga riporta che:

Spodoptera frugiperda est un ennemi redoutable. Les pesticides ne sont efficaces que lorsque les larves sont très petites et qu’elles n’ont pas encore causé de dommages visibles sur les plantes cultivées. Après cela, il n’y a pas de solution miracle. Cet insecte nuisible peut entraîner jusqu’à plus de 70 pour cent de pertes de récoltes.

La Spodoptera frugiperda è un nemico temibile. I pesticidi non sono efficaci, salvo quando le larve sono molto piccole e non hanno ancora provocato danni visibili sulle piante coltivate. Successivamente, non esiste una soluzione miracolosa. Questo insetto nocivo può provocare fino al 70% di perdite di raccolti.

Sally Nyakanyanga ha presentato il caso di un coltivatore che ha tentato di lottare contro questo bruco utilizzando i prodotti fitosanitari, che si utilizzano per lottare contro i bruchi legionari autoctoni. Purtroppo è una specie diversa, per cui questi prodotti sono inefficaci:

Vavariro Mashamba, 51 ans, a une ferme dans le district de Karoi, au centre-nord du Zimbabwe. Il espérait récolter dix tonnes de maïs sur chacun de ses 20 hectares de terre mis en culture. Mais lorsqu’il a vu des trous irréguliers sur le feuillage de ses plantes et des chiures semblables à de la sciure près des verticilles et des feuilles supérieures, il a compris qu’il avait un problème…

“Au début, j’ai cru que c’était des chenilles légionnaires d’Afrique (Spodoptera exempta) qui attaquaient mes plantes. J’ai acheté du carbaryl, un pesticide, et j’en ai pulvérisé sur les plantes. Ça n’a rien changé. Au contraire, les vers ont continué à se multiplier dans mon champ », a-t-il dit à IRIN. Des experts du ministère de l’Agriculture ont visité sa ferme, mais il était trop tard pour éliminer les légionnaires d’automne (le mot “automne” renvoie aux habitudes alimentaires de cette chenille: en Amérique, d’où elle est originaire, c’est à la fin de l’été et au début de l’automne qu’elle cause le plus de dommages.

Vavariro Mashamba, 51 anni, ha una fattoria nel distretto di Karoi, nel centro-nord dello Zimbabwe. Sperava di raccogliere dieci tonnellate di mais su ciascuno dei suoi 20 ettari di terreno messi a cultura. Tuttavia quando ha visto dei buchi irregolari sulle foglie delle sue piante e degli escrementi simili a segatura vicino ai verticilli e alle foglie superiori, ha capito di avere un problema…

“All'inizio, credevo che fossero dei bruchi legionari d'Africa (Spodoptera exempta) ad attaccare le mie piante. Ho acquistato del Carbaryl, un pesticida, e l'ho spruzzato sulle piante. Non ha cambiato nulla. Al contrario, i vermi hanno continuato a moltiplicarsi nel mio campo”, ha detto a IRIN. Degli esperti del Ministero dell'Agricoltura hanno visitato la sua fattoria, ma era troppo tardi per eliminare le legionarie d'autunno. Il termine “autunno” rimanda alle abitudini alimentari di questo bruco: in America, dove è originario, causa i maggiori danni alla fine dell'estate e all'inizio dell'autunno.

La sua presenza è stata segnalata anche in Guinea, nonostante una settimana prima non figurasse nella lista della FAO delle nazioni colpite. Ousmane Koumanthio Tounkara segnala, dopo aver parlato con Abdoulaye Kaloga Diallo, l’agente specializzato nella protezione dei vegetali:

Des chenilles légionnaires particulièrement voraces sévissent dans la préfecture de Mali depuis les derniers jours du mois de mai et auraient touché 21 villages de la commune rurale de Yembering où elles s’en sont prises à la flore sauvage.

Bilan à mi parcours 250 hectares de verdure grignotés par les indésirables visiteuses. Dans la fulgurance de cette catastrophique invasion les services en charge de la protection des végétaux pensent que l’ arrêt des pluies en est pour quelque chose.

La riposte n’est pas en cours car aucun moyen d’y faire face n’est à portée de main,d’où la mise de l’accent sur la sensibilisation.

Dei bruchi legionari particolarmente voraci infieriscono nella prefettura di Mali dagli ultimi giorni del mese di maggio [2017] e hanno colpito 21 villaggi della municipalità rurale di Yembering dove si sono impossessati della flora selvatica.

Bilancio del mio percorso, 250 ettari di verdure rosicchiate da questi indesiderabili visitatori. Nel fulcro di questa catastrofica invasione i servizi responsabili per la salvaguardia dei vegetali pensano che la mancanza di piogge ne sia una probabile causa.

Non è in corso nessun provvedimento, poiché nessun mezzo è a portata di mano, quindi si sottolinea la sensibilizzazione.

Per Abdourahamane Barry, del sito collettivo Guinéenews, la situazione è ancora peggiore, poiché questo flagello avrebbe già causato la morte del bestiame per alcuni contadini della regione:

Après les préfectures de Mali, Tougué, Labé et Koubia, des chenilles, ces hôtes indésirables atteignent désormais Dondé, un district relevant de la sous-préfecture de Parawol, préfecture de Lélouma. Ces chenilles ravageuses qui grignotent tout ou presque sur leur passage.

Joint au  téléphone par la Rédaction locale de Guinéenews, le chef service régional de protection des végétaux, a confirmé la présence des chenilles.

« Il y a bel et bien des chenilles dans les cinq préfectures de la région administrative de Labé. Ce sont des insectes qui nuisent aux cultures. Il faut souligner qu’elles ont fini de dévaster la végétation spontanée. Actuellement, elles se dirigent vers les villages où il ya encore de la verdure. Donc, elles dévorent tout sur leur passage. Toutes les plantes sont touchées », a expliqué Alpha Oumar Bah.

Dans certaines localités, au-delà de la végétation, des chèvres ont été victimes de ces chenilles à Diogoma, sous-préfecture de Sannoun dans la préfecture de Labé. Onze chèvres sont mortes pour avoir brouté des feuilles sur lesquelles étaient posées des chenilles.

Dopo le prefetture di Mali, Tougué, Labé e Koubia, i bruchi, questi ospiti indesiderabili hanno ormai raggiunto Dondé, un distretto della sotto-prefettura di Parawol, prefettura di Lélouma. Questi bruchi distruttori [delle colture] che rosicchiano tutto o quasi al loro passaggio.

Raggiunto al telefono dalla redazione locale di Guinéenews, il capo servizio regionale per la salvaguardia dei vegetali ha confermato la presenza di questi bruchi.

“Ci sono questi bruchi nelle cinque prefetture della regione amministrativa di Labé. Sono degli insetti dannosi per le culture. Bisogna sottolineare che hanno finito di devastare la vegetazione spontanea. Attualmente si dirigono verso i villaggi dove c'è ancora della verdura. Divoreranno quindi tutto al loro passaggio. Tutte le piante vengono attaccate”, ha spiegato Alpha Oumar Bah.

In certe località, oltre alla vegetazione, anche le capre sono diventate vittime di questi bruchi a Diogoma, sotto-prefettura di Sannoun nella prefettura di Labé. Undici capre sono morte dopo aver brucato delle foglie su cui si trovavano questi bruchi.

Il fatto è che questa larva è ormai estremamente dannosa e divora tutto al suo passaggio. Diventata farfalla, può volare più di 100 chilometri e riprodursi a gran velocità. In una regione del mondo che presenta già una vulnerabilità alimentare latente, è difficile misurare le conseguenze nefaste che questa invasione produrrà.

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