‘Il mio messaggio è la mia auto': un innovatore afgano sfida i giovani a costruire qualcosa dal nulla

Yaser Ahmadzai e la sua creazione. Foto dall'archivio personale di Yaser Ahmadzai, usata con autorizzazione.

Quando era un giovane studente, cresciuto in campagna nella provincia di Nangarhar sotto il controllo del regime dei talebani alla fine degli anni '90, l'unica fonte di ispirazione per Yaser Ahmadzai era un programma settimanale della Radio BBC sull'innovazione.

Un sogno di Ahmadzai era creare e costruire qualcosa, qualsiasi cosa, ma allora in Afghanistan sembrava tutto impossibile.

Due decenni dopo, Yaser Ahmadzai ha rispolverato il suo sogno nel cassetto e ha iniziato a collezionare vecchi pezzi di macchine, e si è messo al lavoro per creare un'auto con suo figlio.

Esibito con il logo “Velocità per la pace”, Ahmadzai dice che il veicolo è adatto a circolare su strada, e per lui rappresenta l'inizio di qualcosa di molto più grande, che potrebbe ispirare i giovani di una nazione dilaniata dalla guerra a creare cose usando il mondo intorno a loro.

Global Voices si è seduto con Yaser Ahmadzai a casa sua, nella capitale Kabul, e ha parlato con lui riguardo i centri di innovazione, le notti di lavoro e la scelta della scuola rispetto ai talebani.

Global Voices: Vuoi presentarti?

Yaser Ahmadzai (YH): I am Yasar Ahmadzai, a peace activist. Also, I sometimes work on technology and develop machines. I did my bachelor degree at the journalism faculty of Kabul University. I earned my Master’s degree in Peacebuilding and Applied Community Change from the University of West Virginia in the United States.

Yaser Ahmadzai (YH): Sono Yasar Ahmadzai, un attivista per la pace. Inoltre, a volte lavoro nella tecnologia e sviluppo macchine. Ho ottenuto un diploma di laurea breve alla facoltà di giornalismo dell'Università di Kabul. E poi la laurea magistrale in “Peacebuilding and Applied Community Change” (consolidamento della pace e cambiamento applicato alla comunità) presso l'Università della Virginia occidentale, negli Stati Uniti.

GV: Che cosa ti ha spinto a decidere di costruire l'auto? 

YH: One day, I watched a report on how a Pakistani guy made a small helicopter (out of spare parts). It reminded me of my youth when I was a school student and had lots of ideas to innovate and create. I decided to make a car which could carry four people. I installed everything, from a music player through lights and everything else you need for a car. I had a full-time job so I worked night shifts on the car. It took me a full month to complete. I was thrilled when I finally drove my own car on the roads rather than one made by someone else.

YH: Un giorno, guardavo un rapporto su come un ragazzo pachistano ha creato un piccolo elicottero (utilizzando pezzi di ricambio). Mi ha ricordato la mia gioventù, quando ero uno studente a scuola e avevo un sacco di idee per innovare e creare. Ho deciso di costruire un'auto che potesse trasportare quattro persone. Ho installato tutto, da un lettore musicale alle luci e tutto quello che serve in un'auto. Avevo un lavoro a tempo pieno, quindi ho lavorato sull'auto facendo dei turni notturni. Ho impiegato un mese per completarla. Ero elettrizzato quando ho finalmente guidato la mia propria auto per le strade, piuttosto che quella di qualcun altro.

GV: Avevi già costruito qualcos'altro, in passato? 

YH: In 1998-1999, as a school student, I was thinking about how to make things. Cars, sensors, helicopters, and many more ideas. Unfortunately, it was a black time in Afghanistan and I didn’t have enough equipment or the facilities where I could make something. I tried a lot of things; I made a model car and a helicopter. I made something a sensor-controlled car as well. Although the Taliban regime was controlling the country, I tried to inject ideas of change into my peers of that time. I was thinking of change and hoping that things will be different. My main aim was graduation from school. Most other young people left school to join the Taliban. I stayed in school to chase my dreams.

YH: Nel 1998-1999, quando andavo a scuola, pensavo di realizzare cose. Auto, sensori, elicotteri e tante altre idee. Purtroppo era un'epoca oscura in Afghanistan e non avevo abbastanza attrezzature o le strutture dove poter creare qualcosa. Ho provato tante cose; ho realizzato un modello di auto e un elicottero. Ho creato persino un'auto controllata da sensori. Nonostante il regime dei talebani controllasse la nazione, ho tentato di iniettare idee di cambiamento tra i miei compagni a quei tempi. Riflettevo sul cambiamento e speravo che le cose sarebbero state diverse. Il mio obiettivo principale era diplomarmi a scuola. La maggior parte dei giovani hanno abbandonato la scuole per unirsi ai talebani. Sono rimasto a scuola per inseguire i miei sogni.

GV: Ma l'Afghanistan post-talebani non è ancora un luogo difficile per i giovani per realizzare le loro ambizioni?

YH: In Afghanistan today, you have enough space and resources to realise your dreams. There is no-one to stop you from studying or making a car in your yard. It’s a free country where dreams come true for many young Afghans. I am one of them. I managed my time: I worked as a full-time employee at a foreign aid organisation and worked at night on my car.

YH: In Afghanistan oggi, abbiamo abbastanza spazio e risorse per realizzare i nostri sogni. Non c'è nessuno che ti impedisca di studiare o fabbricare un'auto nel tuo cortile. È una nazione libera dove i sogni diventano realtà per molti giovani afgani. Sono uno di loro. Ho gestito il mio tempo: ho lavorato a tempo pieno come impiegato presso un'organizzazione umanitaria straniera e ho costruito di notte la mia auto.

Ahmadzai con il suo giovane figlio, mentre lavora alla sua auto. Foto dall'archivio personale di Yaser Ahmadzai, usata con autorizzazione.

GV: Qual è stato il tuo obiettivo?

YH: Apart from realising my own dream, I wanted to inspire other young Afghans, who have dreams. A large number of young Afghans have ideas to innovate and create. They think about when to start. Just start your work. Do your work with what you have now. It’s time to start.

YH: A parte realizzare il mio sogno, volevo ispirare altri giovani afgani che hanno sogni. Un gran numero di giovani afgani hanno idee per innovare e creare. Riflettono su quando cominciare. Cominciate semplicemente il vostro lavoro. Fate il vostro lavoro con quello che avete. È il momento di iniziare.

GV: Qual è il tuo obiettivo più grande?

YH: I want to build a centre for innovation, where young Afghans can come together and build things. I have already heard from a young man who plans to work on electric projects. I am even trying to support young people financially from my own limited salary. In addition, I plan to collaborate with the Ministry of Education as a volunteer in order to go to public schools and speak about innovation.

YH: Voglio costruire un centro per l'innovazione, dove i giovani afgani possano riunirsi e costruire cose. Ho già sentito di un giovane uomo che progetta di lavorare su progetti elettrici. Sto cercando anche di sostenere i giovani finanziariamente con il mio limitato salario. Progetto inoltre di collaborare con il Ministro dell'Istruzione come volontario, per andare nelle scuole pubbliche a parlare di innovazione.

GV: Hai un messaggio per i giovani afgani?

YH: My Message is my car: let’s do our best for a better tomorrow. We Afghans just talk, we need to act! Let’s do our part to drive the country. Nobody is going to develop us without us. It’s us who can build this country. Also, I named this car “SPEED FOR PEACE” as a request to the Afghan government, political parties, and international community to speed up the peace process in Afghanistan.

YH: Il mio messaggio è la mia auto: facciamo del nostro meglio per un domani migliore. Noi afgani parliamo solo, dobbiamo agire! Facciamo la nostra parte per guidare la nazione. Nessuno ci farà sviluppare, senza di noi. Siamo noi che possiamo costruire questa nazione. Ho anche chiamato questa auto “VELOCITÀ PER LA PACE” come una richiesta per il governo afgano, i partiti politici e la comunità internazionale ad accelerare il processo di pace in Afghanistan.

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