Il Twitter nigeriano è stato colpito dalle identità false e la piattaforma non riesce a fronteggiare il problema

Il logo di Twitter da The Daring Librarian via Flickr. Attribuzione – Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

Sette mesi fa, il Ministro degli Affari Esteri nigeriano Khadija Bukar Abba Ibrahim ha inviato uno strano messaggio all'utente di Twitter Matt Navarra: l'ufficiale di stato chiedeva l'aiuto di Navarra per proteggere dei “fondi non richiesti”. Navarra immediatamente ha capito cosa stava succedendo e ha condivos su Twitter uno screen del messaggio [en, come i link seguenti] collegato all'account @MrsBukar2018. 

Come previsto, si trattava di un account falso di Khadija Bukar Abba Ibrahim, che era stato creato in violazione delle norme sul furto di identità di Twitter.

Il problema dell'imitazione delle identità sta colpendo il Twitter nigeriano. Sono stati creati vari account a nome di politici per fare propaganda e a nome di altre celebrità, nell'ambito delle frodi di marketing. Spesso, le differenze sono sottili e non facilmente individuabili da parte di un utente semplice.

All'inizio di quest'anno, Femi Otedola, un miliardario nigeriano magnate del petrolio, è uscito pubblicamente da Twitter perché l'azienda non era riuscita a rimuovere i suoi imitatori. Ha usato la piattaforma soltanto per sei mesi. Adesso il suo account Twitter è stato verificato, ma non ha ripreso ancora a condividere.

Queste violazioni hanno messo in allarme gli utenti attivi di Twitter, richiamando l'attenzione su come sia semplice creare e gestire un account falso, nonostante i dirigenti di Twitter avessero recentemente affermato che li avrebbero cancellati. La compagnia afferma di aver eliminato più di 70 milioni di account falsi, tra giugno e luglio del 2018.

I cittadini stanno già facendo un ottimo lavoro di controllo su Twitter, migliore rispetto a quello svolto dagli esperti designati a monitorare la frode e il furto di identità.

Una rete apparente di account falsi legati a frodi

Le prove dimostrano che @MrsBukar2018 faceva parte di una rete di diversi account che impersonavano ministri nigeriani, una vera e propria truffa alla nigeriana.

Uno degli account seguiti era @Oyema201, che impersonava un vero collega di Khadija, il più anziano Ministro degli Affari Esteri nigeriano Geoffrey Onyeama. L'account @Oyema201 seguiva anche @Khadija_Bukar, un altro account che impersonava Khadija. Tutti e tre gli account erano stati creati a gennaio del 2018.

Twitter ha sospeso @Khadija_Bukar il 30 gennaio. Comunque Twitter non aveva rilevato alcuna violazione delle sue norme da parte di @Oyema201 o @MrsBukar2018, l'account che all'inizio aveva mandato il messaggio a Matt Navarra.

Sette mesi dopo

Il 20 agosto, gli account @Oyema201 e @MrsBukar2018 erano ancora attivi.

@MrsBukar2018 twitta ancora con solo due seguaci e sette seguiti (quindi nessun cambiamento da gennaio). I seguaci di @Oyema201 sono aumentati fino a 120. 

La timeline archiviata di @Oyema201 mostra che sono stati inviati 17 tweet tra le 7:33 e le 7:58 del 22 marzo. Tutti i tweet contenevano lo stesso testo, gli stessi errori grammaticali e sono stati inviati a società immobiliari. Il messaggio diceva:

I am Mr Geoffrey Onyeama Nigeria Minister of Foreign Affairs;

I have interest to partner with you invest into your company or any other profitable venture in your country. can you manage such partnership,

Sono il Sig. Geoffrey Onyeama, Ministro degli Affari Esteri della Nigeria;

Sarei interessato ad una collaborazione con voi e vorrei investire nella vostra compagnia o in altre attività imprenditoriali nel vostro Paese. 

L'inerzia di Twitter e del governo nigeriano per quanto riguarda i casi di Geoffrey Onyeama e Khadija Bukar Abba Ibrahim sono preoccupanti, specialmente in relazione alle elezioni generali nigeriane del 2019.

Mentre questo particolari account hanno avuto una estensione relativamente minore in termini di numeri, la loro esistenza unita al fatto che non sono stati eliminati da Twitter quando segnalati, manda un messaggio molto allarmante.

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