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La nuova legge dei parchi nazionali in Spagna potrebbe autorizzare lo sfruttamento commerciale di aree protette

Categorie: Europa occidentale, Spagna, Ambiente, Citizen Media, Cyber-attivismo, Media & Giornalismi, Politica, Protesta, Ultim'ora
Circo glaciar de Soaso. Foto de Patrick Rouzet en Wikimedia Commons con licencia de documentación libre de GNU. [1]

Circo glaciale di Soaso, nel parco nazionale di Ordesa e Monte Perdido nei Pirenei. Foto di Patrick Rouzet pubblicata in Wikimedia Commons con licenza di documentazione libera di GNU

Alla fine del 2014, il Partito Popolare (PP) spagnolo ha introdotto una proposta di legge per la salvaguardia dei parchi nazionali, che potrebbe aprire la porta alla caccia e allo sfruttamento delle risorse nei parchi nazionali spagnoli. Il progetto di legge è stato esaminato dal senato, dopo essere stato approvato dal Parlamento. Il PP contava con la maggioranza assoluta in entrambe le camere.

Questa manovra si è meritata il seguente commento di Greenpeace [2] [en]:

Tras presentar un mal proyecto de Ley en el Congreso de los Diputados, el Partido Popular ha aprovechado ahora el paso por el Senado para colar una serie de enmiendas que empeoran todavía más el texto legal.

Dopo aver presentato un brutto progetto di legge al Congresso dei Deputati, il Partito Popolare ha approfittato dell'esame del senato per aggiungere una serie di emendamenti che peggiorano maggiormente il testo legislativo.

Le organizzazioni ambientaliste Amigos de la Tierra [3] (amici della terra) [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], Ecologistas en Acción [4] (ambientalisti in azione), Greenpeace [5] [it], SEO/BirdLife [6] (società spagnola di ornitologia)WWF [7] [it] si sono riunite per lanciare la campagna #DefiendoMisParques [8] (difendo i miei parchi) nelle reti sociali, che ha avuto una considerevole ripercussione fra i netizen, diventando online un tema di tendenza in poche ore. La petizione contro la proposta di legge su change.org [9] ha oltrepassato rapidamente le 4.000 firme, prima della stesura di questo articolo.

La legge in vigore dal 2007 [10] garantisce che i parchi nazionali godano di una situazione di massima salvaguardia. Di fatto, la legge in vigore prevedeva di proibire la pesca sportiva e ricreativa, la caccia sportiva e commerciale, il disboscamento con finalità commerciali, gli sfruttamenti idroelettrici, le vie di comunicazione, le reti energetiche e altre infrastrutture, lo sfruttamento delle risorse minerarie e agrarie, e il sorvolo a meno di 3.000 metri di altitudine. Entrata in vigore nel 2007, la legge ha concesso una moratoria di 10 anni, fino al 2017, per adeguare questi spazi alla legislazione, cessando le attività proibite. La proposta di legge 278 presentata dal PP [11] potrebbe allargare questo spazio indefinitamente, lasciando inoltre la decisione nelle mani dei privati con proprietà o interessi in alcune di queste zone.

Il quotidiano online elEconomista.es [12] riprende la valutazione della proposta di legge che fa Theo Oberhuber, coordinatore statale di Ecologistas en Acción:

(…) las prohibiciones se quedan sin aplicación hasta que haya acuerdos voluntarios o la administración indemnice por esos derechos. Como al dueño no le va a interesar un acuerdo voluntario y la administración puede decir que no tiene dinero para indemnizar, todas las actividades prohibidas, que son el corazón de los parques nacionales, estarán permitidas «sine die».

(…) i divieti rimangono senza applicazione, finché non ci sono accordi volontari o l'amministrazione compensa per questi diritti. Poiché al proprietario non interessa un accordo volontario e l'amministrazione può dire che non ha soldi per risarcire, tutte le attività proibite, che sono il cuore dei parchi nazionali, saranno permesse «sine die» cioè sino al nuovo ordine.

Le organizzazioni ambientali hanno criticato duramente [13] quello che qualificano come un tentativo di «derubare tutta la società del suo patrimonio naturale a beneficio di pochi»:

Lince ibérico. Foto de la web Natura Hoy, con licencia CC BY 3.0. [14]

La lince iberica, il felino più minacciato del mondo, vittima in occasione di incidenti di caccia [15]. Foto del sito web Natura Hoy, con licenza CC BY 3.0

La enmienda 278 plantea, sencillamente, la no entrada en vigor del régimen jurídico de protección de un parque nacional hasta que el propietario titular de los terrenos no lo decida. (…)

Por otra parte, la enmienda ampara cualquier derecho real que pueda existir a futuro sin ningún tipo de limitación. Si mañana aparece petróleo en Doñana, se podrá explotar; y si pasado mañana un Ayuntamiento recalifica medio Picos de Europa, se podrá urbanizar. (…). Ya no hay ningún lugar en el territorio nacional en donde conservar el patrimonio natural sea el máximo fin.

La proposta di legge 278 ha previsto, semplicemente, la non entrata in vigore del regime giuridico di salvaguardia di un parco nazionale finché il proprietario titolare dei terreni non lo decide. (…)

D'altra parte, la proposta di legge protegge qualunque diritto reale che possa esistere in futuro, senza alcun tipo di limitazione. Se domani compare il petrolio a Doñana, si potrà sfruttare; e se dopodomani una municipalità riqualifica metà Picchi di Europa, si potrà urbanizzare. (…). Ormai non esiste nessun luogo nel territorio nazionale dove la salvaguardia del patrimonio naturale costituisce la massima finalità.

Antonio Sanz, deputato autonomo del PP, ha indicato una pista delle intenzioni del governo nel sito web del suo partito [16]:

[El gobierno] ha impulsado una política medioambiental con un objetivo muy claro, avanzar hacia una alianza efectiva entre la protección del medio ambiente y el crecimiento como parte también fundamental de la recuperación económica y como vía para lograr un modelo de desarrollo sostenido y sostenible

[Il governo] ha promosso una politica ambientale con un obiettivo molto chiaro, avanzare verso un'alleanza effettiva fra la protezione dell'ambiente e la crescita, come parte altrettanto fondamentale del recupero economico e come mezzo per conseguire un modello di sviluppo sostenuto e sostenibile.

Da parte sua, la segretaria dell'Agricoltura del PP, Luisa Soriano, ha difeso [17] la manovra del suo partito, dichiarando che «le proposte di legge del PP non introducono novità in quanto ad attività che si stanno realizzando nell'attualità, ma lasciano senza effetto la perdita di diritti che, senza offrire meccanismi correttori effettivi a favore dei privati e delle municipalità, definiscono il PSOE a partire dall'anno 2017».

Tuttavia, le organizzazioni ambientaliste hanno un'opinione molto distinta, come sottolineano le parole di Theo Oberhuber, coordinatore di Ecologistas en Acción sul sito elEconomista.es [18]:

El PP tiene un problema en Cabañeros porque los dueños de varias fincas de este parque son personas amigas, como los empresarios Alberto Alcocer o Alejandro Aznar (…). Entonces, hay una intención política de permitir la caza en estos espacios y para no hacer en la ley algo a la medida de Cabañeros, la han destrozado y permiten todos los usos en todos los parques.

Il PP ha un problema a Cabañeros, poiché i proprietari di varie proprietà di questo parco sono persone amiche, come gli imprenditori Alberto Alcocer o Alejandro Aznar (…). Perciò esiste un'intenzione politica di permettere la caccia in questi luoghi e per trasformare in legge qualcosa a misura di Cabañeros, l'hanno strozzata e permettono tutti gli usi in tutti i parchi.

Parque nacional de Timanfaya. Foto de Tiemen-S en DevianART, con licencia (CC BY-NC-ND 3.0 [19]

Paesaggio vulcanico del parco nazionale di Timanfaya, nell'isola canaria di Lanzarote. Foto di Tiemen-S in DevianART, con licenza CC BY-NC-ND 3.0

Questa è anche l'opinione più generalizzata fra i numerosi utenti di internet che hanno partecipato alla campagna #DifendoMioParco [8]. Gli utenti su Twitter hanno accusato apertamente il governo di rubare al paese, senza preoccuparsi dell'interesse comune, e non hanno risparmiato attributi qualificativi:

È ironico che, tenendo un governo di avvoltoi e parassiti, trascurino i parchi naturali #DifendoMieiParchi

@Juliaenlaonda Com'è possibile che abbiamo un Governo che invece di difenderci ci attacca sempre. #DifendoMieiParchi

Non sembra che gli alberi facciano parte di quello che si intende per patria, paese o nazione, che tanto dicono di amare. #DifendoMieiParchi. — Mente rustica

I parchi sono INTOCCABILI, il nostro patrimonio e quello delle generazioni future. Non ci avete già saccheggiato abbastanza? @ppopular #DifendoMieiParchi

#DifendoMieiParchi con linci, volpi e lupi, falchi, avvoltoi e gru, rettili, anfibi e insetti, con biodiversità, senza cacciatori.

E come molti altri internauti, altrettanto indignato si è mostrato l'utente MacBride nell'aggregatore di notizie Menéame [27]:

Están sacando España a la venta. Van de patriotas pero venden nuestro territorio, riquezas, cultura y recursos al mejor postor, que normalmente coincide con un amiguete o familiar suyo. Tenemos que recuperar nuestro país de estos usurpadores y mangantes.

Stanno svendendo la Spagna. Si definiscono patrioti, però vendono il nostro territorio, le ricchezze, la cultura e le risorse al miglior offerente, che solitamente coincide con un loro amico o familiare. Dobbiamo recuperare il nostro Paese da questi usurpatori e malviventi.