Arrestato in Arabia Saudita e poi scomparso lo scrittore yemenita Marwan Al-Muraisi

Foto del profilo del giornalista Marwan Al-Muraisi su Goodreads.

Più di quattro mesi dopo il suo arresto, l'ubicazione dello scrittore yemenita Marwan Al-Muraisi rimane sconosciuta. È stato visto l'ultima volta a Riyadh nell'Arabia Saudita, la sua città di residenza.

Gli agenti di sicurezza hanno arrestato Al-Muraisi il primo giugno. Le organizzazioni per i diritti umani [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] dicono che è stato trasferito in un luogo sconosciuto dove rimane detenuto in isolamento:

Al-Muraisy's family have been denied information about the charges against him, the location where he is being held and are unable to visit him.

Le autorità hanno negato alla famiglia di Al-Muraisi informazioni sulle accuse contro di lui. Non sanno dove è detenuto e non possono fargli visita.

Il motivo per il suo arresto non è ancora chiaro. Sul suo account Twitter personale, su cui ha quasi 100.000 follower, pubblicava tweet principalmente con notizie riguardanti tecnologia, innovazioni e scienze. Pubblicava anche tweet e video motivazionali per ispirare gli altri.

Al-Muraisi aveva fatto il cronista per il sito saudita privato Sabq e altre agenzie tra cui il Science and Development Network (Scidev.net), un'organizzazione senza scopo di lucro che tratta di scienze e tecnologia.

Secondo la sua biografia su Goodreads, Al-Muraisi gestiva diversi account Twitter tra cui @WorldInNumbers, che forniva dati e statistiche al pubblico arabo, @ArabicShortFilm, dedicato ai cortometraggi in arabo, e @3bqr, dove pubblicava indovinelli; però questi account rimangono inattivi dal 2015. È anche cofondatore di CV Graphic, un'azienda tecnologica che produce curricula vitae professionali in modo infografico. Nel gennaio 2014, Al-Muraisi ha pubblicato un libro, Lbn ala’sfour (Latte d'uccello), in cui ha riprodotto 140 tweet spiritosi pubblicati da utenti di lingua araba.

La scomparsa di Al-Muraisi ha lasciato i suoi sostenitori perplessi, dato che non era coinvolto pubblicamente nell'attivismo politico o per i diritti umani, che sono spesso il bersaglio delle autorità saudite [ar]:

Il giovane Marwan Al-Muraisi è un giornalista yemenita che vive in Arabia Saudita. Mesi fa, il governo saudita lo ha arrestato e fatto sparire nonostante non abbia relazioni con la politica. Nessuno sa ancora niente di lui.

Il giovane giornalista creativo Marwan Al-Muraisi, che ha quasi 100.000 follower su Twitter, è scomparso da casa tre mesi fa! Chi trae profitto dall'arresto e dal silenziamento di un utente Twitter come Marwan? Tutti i suoi tweet sostengono lo sviluppo dei giovani arabi e del Golfo, ma anche del contenuto digitale culturale e divertente, senza alcun collegamento con la politica!

Sotto il governo di fatto del principe ereditario Mohammed Bin Salman, sembra che la sorveglianza delle questioni politiche e relative ai diritti umani non sia più l'unico obiettivo. Sembra esserci un mandato per eliminare le voci “indipendenti” – le parole di chiunque non stia scrivendo al servizio della direzione dell'agenda politica del regno. Bin Salman è entrato nella sua posizione di potere nel luglio 2017, ma è solo ora, mentre affronta le accuse di avere un ruolo nell'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi, che i capi di stato e altri leader globali hanno iniziato a mettergli pressione su questo problema.

In un'analisi sulla repressione dei media nel regno, pubblicata prima della scomparsa di Khashoggi, Justin Shilad del Comitato per la Protezione dei Giornalisti ha scritto:

Since becoming crown prince in July 2017, Salman has directed a wide-ranging crackdown on dissidents under the guise of fighting corruption and extremism. Though he touts the need to modernize and open Saudi Arabia, Salman's reform agenda has become an effective way to remove independent voices.

Da quando ha preso potere come principe ereditario nel luglio 2017, Salman ha dato il via ad un ampio giro di vite sui dissidenti, con il pretesto di combattere la corruzione e l'estremismo. Benché solleciti la necessità di modernizzare e aprire l'Arabia Saudita, l'agenda delle riforme di Salman è diventata un modo efficace per rimuovere le voci indipendenti.

Il Comitato sta indagando sulla carcerazione sospetta di almeno altri 10 giornalisti, da quando Salman ha preso il potere. Tra gli arrestati sotto il suo governo di fatto vi sono attivisti per i diritti delle donne che hanno fatto campagna per il diritto alla guida delle donne, una riforma politica che il principe ereditario ha sostenuto e condotto lui stesso.

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