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Gli angolani reagiscono alla nuova iniziativa del governo per il rispetto della legge e dell'ordine

Categorie: Africa sub-sahariana, Angola, Citizen Media, Economia & Business, Migrazioni
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Venditori ambulanti in Angola | Foto di Simião Hossi (2018)

Una nuova iniziativa del governo in Angola vuole affrontare il disordine pubblico, il crimine e l'immigrazione clandestina. I funzionari dicono che l'”Operação Resgate” (Operazione salvataggio), come viene chiamata, ha lo scopo di ripristinare l'autorità dello stato e di incoraggiare l'attenzione dei cittadini sui servizi pubblici. È cominciata il 6 novembre scorso e non ha una data per la fine.

Parlando con Deutsche Welle, il commissario di polizia angolano ha affermato che, sebbene l'Angola stia vivendo difficoltà economiche, finanziarie e sociali, questo non dovrebbe giustificare il disordine [pt, come i link seguenti]:

Não podemos permitir isso e temos de garantir maior estabilidade, sossego, tranquilidade e paz para os cidadãos. Queremos resgatar a autoridade do Estado que, por vezes, dilui-se na confusão. Queremos resgatar a ordem, o civismo, a dignidade.

Non possiamo permettercelo, dobbiamo garantire maggiore stabilità, pace, tranquillità e pace per i cittadini. Vogliamo salvare l'autorità dello stato, che a volte è smorzara dalla confusione. Vogliamo salvare l'ordine, la civiltà, la dignità.

Tra le altre cose, la campagna mira a ridurre il numero di venditori ambulanti [2]a Luanda e ad affrontare l'insalubrità nelle strade.

L'Operazione salvataggio ridurrà anche l'immigrazione clandestina. Questo è un acceso dibattito in Angola, il cui confine con la Repubblica Democratica del Congo (RDC) è il più lungo in Africa e, secondo le autorità angolane, è attraversato da 1000 persone ogni giorno.

Nel marzo 2018, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha criticato il governo angolano per aver costretto 530 rifugiati a tornare nella RDC. Le autorità congolesi hanno recentemente dichiarato che deporteranno anche gli angolani che vivono in quel paese per ritorsione.

Da settembre, il governo angolano ha condotto un altro programma, diretto specificamente al controllo delle frontiere. Operazione Trasparenza [3]” avviene in sette province angolane che confinano con la RDC e contrasta principalmente il contrabbando di diamanti [4] [en].

Secondo il ministro Pedro Sebastiao, che è anche il capo della sicurezza presidenziale, nel corso dell'operazione sono stati sequestrati diamanti per un valore di oltre 1 milione di dollari, oltre a 59 armi da fuoco. Inoltre, più di 200 locali per il commercio illegale di diamanti sono stati smantellati.

Gli angolani hanno la loro opinione

Domingos das Neves [5]professore presso l'Università cattolica dell'Angola, afferma che l'operazione dovrebbe avere obiettivi diversi, ovvero il miglioramento della vita degli angolani:

“OPERAÇÃO RESGATE”!

O resgate maior do Estado seria o de proporcionar condições para garantir empregos e trabalhos dignos para a multidão de jovens desempregados, licenciados (ou não), técnicos ou analfabetos, pois que todos precisam, pelo menos, sobreviver com um mínimo de dignidade. E, nada melhor do que viver com o fruto do próprio suor. Isso sim, seria o verdadeiro resgate da autoridade do Estado, que é uma entidade de bem!

“OPERAZIONE SALVATAGGIO”

Il salvataggio più importante da parte dello stato avrebbe dovuto essere quello di fornire le condizioni per garantire posti di lavoro dignitosi ai giovani disoccupati, diplomati (o meno), tecnici o analfabeti, perché tutti devono almeno sopravvivere con un minimo di dignità. E non c'è niente di meglio che vivere col frutto dei nostri sforzi. Quello sarebbe il vero salvataggio dell'autorità dello Stato, che è una buona entità!

Gilberto Muatye Alberto Fernando [6], un giornalista residente a Luanda, ha sostenuto la dichiarazione del professore, con alcune riserve:

E sendo o Estado uma entidade de bem, com tudo aquilo que foi dito neste post, a operação resgate seria uma solução e não um problema… só que temos o hábito de querer precipitar as coisas, não acautelamos o mínimo para que as pessoas tenham dignidade e depois queremos organização… onde é que já se viu organização com fome?

Se lo stato è una buona entità e con tutto ciò che è stato detto in questo post, l'operazione di salvataggio sarebbe stata una soluzione e non un problema… eccetto che abbiamo l'abitudine di voler affrettare le cose, non prendiamo le precauzioni minime per il rispetto della dignità delle persone e quindi vogliamo un'organizzazione… ma abbiamo mai visto un'organizzazione dove c'è fame?

Altri sostengono pienamente il programma del governo, e affermano che è necessario che i cittadini svolgano le loro attività in modo organizzato. Tinamendes Ambrosio ha commentato [7]:

Acho pertinente sua reflexão amigo Domingos Das Neves [8]. Mas enquanto as condições de vida mínimas desejadas não chegam, podemos indo arrumar a nossa casa. Podemos ser pobres e limpos. A venda e o amontoados de lixo em qualquer esquina não tem a ver com a pobreza más sim com o espírito do deixa andar. Assim cresceram desordenadamente muitos bairros.

Penso che la tua riflessione sia pertinente, Domingos Das Neves [8]. Ma mentre le condizioni minime di vita non arrivano, possiamo ancora pulire la nostra casa. Possiamo essere poveri e puliti. La vendita ambulante e la spazzatura in ogni angolo non riguardano la povertà, ma piuttosto uno spirito incurante. Così tanti quartieri sono cresciuti in modo disordinato.

[9]

Venditori ambulanti in Angola | Foto di Simião Hossi (2018)

Il giornalista Alberto dos Santos Ovni ha ricordato [10] che le persone sono imbarazzate da questa operazione, a causa della povertà nel paese:

Operação Resgate
Senhor Presidente da República
Senhor Ministro do Interior

A zunga ou venda ambulante, as oficinas sem cobertura, as bancadas do jovem que repara telefone junto a via pública, o jovem que exerce o seu serviço de moto táxi vulgo kupapatas, o taxista que nos leva dos Mulenvos, Papá Simão, Bananeira, Caroango, beco da morte, do Calauenda, da Belo Monte, Maiombe, Pedreira, Vidrul, da Fubu, Mundial entre outros bairros da nossa /vossa capital Luanda onde os transportes públicos não chegam por falta de estradas em condições para chegarmos ao centro da cidade e sermos tratados em hospitais, porque o plasmódio fez de nós o seu hospedeiro… Isto não é sinónimo de retirar a autoridade do Estado é simplesmente sinónimo de ‘‘POBREZA”.
Por favor deixem a mamá zungueira em paz!

Operazione salvataggio
Signor Presidente della Repubblica
Ministro degli Interni

La vendita per strada, i negozi scoperti, la bottega del giovane che ripara telefonini lungo la strada pubblica, il giovane che svolge il suo servizio di taxi, il tassista che ci porta dal Mulenvos, Papá Simão, Bananeira, Caroango, Calauenda, Belo Monte, Maiombe, Pedreira, Vidrul, Fubu, Mundial tra gli altri quartieri della nostra capitale Luanda, dove i trasporti pubblici non arrivano a causa della mancanza di strade in buone condizioni. Questo non significa mancanza di autorità statale, significa semplicemente POVERTÀ.