La fuga dell'autoritario ex leader macedone in Ungheria scatena un'ondata di disinformazione in rete

Questa immagine, modificata del comico satirico macedone Alekandar Dojranliev, raffigura l'ex primo ministro anti emigrazione Nikola Gruevski vestito da rifugiato al confine ungherese ed è diventata un meme popolare. Riprodotto con permesso.

Con la pubblicazione di informazioni non confermate, incontrollate e fuorvianti sulla fuga dell'ex primo ministro macedone Nikola Gruevski in Ungheria, per evitare una condanna [en] a due anni di carcere, molti media balcanici hanno contribuito a creare confusione e sfiducia nell'opinione pubblica. La principale fonte della confusione è stata la ripubblicazione di articoli tra media macedoni, ungheresi, serbi e albanesi senza una seria verifica giornalistica.

Secondo il sito Balkan Insight [en], è ora accertato che Gruevski sia passato illegalmente dalla Macedonia in Albania, e poi sia stato trasportato in veicoli diplomatici attraverso il Montenegro e la Serbia verso l'Ungheria da personale delle ambasciate ungheresi in quei paesi.

In fuga volando su una compagnia aerea inesistente?

Una delle fonti più influenti di disinformazione è venuta dall'ex autorevole quotidiano serbo Politika, che il 15 novembre scorso ha pubblicato un articolo in cui affermava che Gruevski era “scappato” su un volo della Malév Hungarian Airlines da Tirana, capitale dell'Albania, a Budapest. La storia di Politika ha convenientemente omesso di citare la Serbia, che ha stretti legami con i populisti macedoni e ungheresi coinvolti nell'operazione, dalla descrizione del percorso intrapreso dal fuggiasco.

Mentre molti media balcanici hanno ripubblicato la storia senza modifiche, alcuni hanno compiuto l'eccezionale passo di valutare e smentire le informazioni. L’agenzia Meta News [mk, come i link seguenti salvo diversa indicazione] della Macedonia ha sottolineato, ad esempio, che Malev Hungarian Airlines aveva cessato le operazioni nel 2012 [it].

Illustrazione del fact-check (verifica dei fatti) dell'articolo di Politika “Esclusivo: Gruevski fuggito attraverso l'Albania” di Raskrikavanje.rs, usato con il permesso. Combinava il vero (in effetti era in Albania) con false affermazioni (ha volato invece di passare in auto attraverso la Serbia) per depistare l'attenzione dell'opinione pubblica.

Il sito di controllo dei media serbo Raskrikavanje.rs ha inoltre smentito [sr] l'articolo di Politika, riferendo che l'unico volo da Tirana a Budapest su qualsiasi compagnia aerea il 13 novembre era in tarda serata ed era quello della Wizz Air a basso costo. Come Gruevski aveva annunciato su Facebook, era presente a Budapest intorno alle 13:10 di quel giorno, sarebbe stato impossibile per lui aver preso il volo Wizz Air o qualsiasi volo da Tirana.

L'articolo in questione è stato rimosso dal sito web di Politika senza alcuna spiegazione. Tuttavia, il sito web macedone Critical Thinking for Mediawise Citizens – CriThink ha conservato uno screenshot della pagina come parte del loro fact-checking. Oltre a procedere ad un'analisi delle informazioni sulla faccenda, CritThink ha sottolineato che l'autore anonimo dell'articolo fuorviante non aveva citato alcuna fonte per sostenere le sue affermazioni:

За ниедна информација во написот, или за ниедно тврдење нема наведено од каде тие потекнуваат и кој ги дал информациите. Нема ни повикување на анонимни извори – било официјални или неофицијални, што, исто така, дополнително го зголемува сомневањето дека она што е објавено е, всушност, невистина.

Per qualsiasi informazione nell'articolo o per qualsiasi reclamo, non vi è alcuna indicazione di dove abbia avuto origine o chi abbia fornito l'informazione. Non vi è alcun riferimento a fonti anonime, né ufficiali né ufficiose, il che aumenta ulteriormente il sospetto che ciò che viene pubblicato sia in realtà non veritiero.

Gruevski è riuscito a fuggire travestito da donna?

Un'altra notizia diffusa dalla disinformazione è stata l'affermazione ampiamente ripubblicata che Gruevski abbia attraversato i confini vestito da donna. Questa affermazione ha ispirato numerosi meme, forse in relazione all'uso eccessivo di misoginia, omofobia e della propaganda anti LGBTI di Gruevski per mobilitare il sostegno del suo regime.

Made in Hungary? Il signor Nikolas ruba e scappa.

La fonte di questa affermazione è stata in un'intervista rilasciata il 14 novembre dal noto professore di diritto macedone Vlado Kambovski al rispettabile sito web SDK.mk. Quando i dettagli dell'incidente non erano ancora conosciuti, Kambovski ipotizzò che tutto fosse possibile, persino qualcosa di così oltraggioso come il politico conservatore macho che indossa abiti femminili per sfuggire alla legge.

Големиот херој и патриот Никола Груевски, кој можеби и во женски алишта се скри и побегна од Македонија, стори двоен прекршок покрај кривичното дело за кое е осуден на двегодишна затворска казна која требаше да ја издржува… Тој со бегството си ја зацементира вината.

[L'autoproclamato] grande patriota ed eroe Nikola Gruevski, travestito da donna per fuggire dalla Macedonia, ha commesso due reati oltre al crimine per cui è stato denunciato e condannato a due anni di prigione che avrebbe dovuto scontare… Fuggendo ha fornito prove solide della sua colpevolezza.

Diversi media ungheresi hanno preso alla lettera questa disinvolta informazione e hanno pubblicato articoli con titoli sensazionalistici sostenendo [hu] che Gruevski avesse effettivamente varcato i confini vestito da donna, citando l'SDK come la loro fonte.

A complicare ulteriormente le cose, alcuni media macedoni hanno amplificato la disinformazione da queste fonti con titoli come “Media ungheresi: Gruevski ha attraversato il confine vestito da donna“. Questi media si sono appoggiati così pesantemente a queste fonti di terza mano che non sono riusciti a capire che la voce era, in realtà, partita dal loro paese.

Il regime di Gruevski, che ha governato la Macedonia dal 2006 al 2017, ha investito molto nella propaganda e nella disinformazione. Gran parte della sua infrastruttura, compresi alcuni dei suoi alleati nei media, è ancora attiva e continua a manipolare le informazioni spesso con toni di sensazionalismo e imprecisione quando viaggiano avanti e indietro attraverso i confini della regione.

Giornalisti e progetti di fact-checking (verifica dei fatti) lavorano duramente per ridimensionarli, ma l'ondata di false affermazioni e controrichieste della sfera generale dei media tendono a intaccare la fiducia nel giornalismo come pilastro della democrazia tra il pubblico, facendoli sprofondare nell'apatia politica.

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