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Le telecomunicazioni della comunità indigena in Messico continueranno a funzionare, ma c'è ancora tanto da fare

Categorie: Messico, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Good News, Indigeni, Libertà d'espressione, Tecnologia, Advox, Rising Voices

Immagine di Rhizomática Wiki [1] usata sotto la licenza Creative Commons.

Telecomunicazioni della Comunità Indigena [2] (TCI), [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] un'associazione della società civile in Messico, ha intrapreso un'importante battaglia legale [3] per il diritto delle comunità indigene di stabilire e gestire le proprie reti di telefonia mobile e internet.

L'associazione civile, che fornisce servizi di voce e dati [4] [en] a prezzi accessibili nelle aree remote del sud del Messico, ha ottenuto una protezione legale speciale (o amparo [5]) che esonera da una tassa [3] [en] di circa 1 milione di pesos (circa 50.000 dollari) per usare lo spettro radio per le sue operazioni [3] [en]. Questa tassa è in genere valutata dall’Istituto Federale delle Telecomunicazioni [6]del Messico (l'ente normativo per le trasmissioni radio e telecomunicazioni) per le imprese aziendali. L'associazione TCI è senza fini di lucro.

La Corte Collegiale del distretto per le Questioni Amministrative, specializzata in concorrenza economica, radiodiffusioni e telecomunicazioni ha stabilito [7] che ciò non esenta la TCI dal pagamento, ma istruisce l'Istituto Federale delle Telecomunicazioni a riconsiderare la tassa richiesta. In quanto non-profit, la TCI sostiene che non dovrebbe essere trattata allo stesso modo dei fornitori di servizi commerciali.

Nella sentenza, la Corte ha riconosciuto che i servizi della TCI riguardano la difesa dei diritti umani delle popolazioni indigene, compresa la libertà d'espressione. Ha anche riconosciuto che il principio pro homine [8] (pro persona) deve essere applicato quando si esaminano le questioni dei diritti umani per favorire la più ampia protezione dei diritti individuali e di gruppi in ogni momento.

Le organizzazioni come Rhizomática [9] e Reti per la diversità, equità e sostenibilità, [10] che hanno contribuito alla creazione della TCI, hanno pubblicato un comunicato stampa [11] che accoglie la decisione della Corte e ha ringraziato i sostenitori che si sono uniti a loro in questo difficile viaggio.

Ingiustizia e discriminazione all'interno del processo di rilascio delle licenze

Global Voices (GV) ha parlato con Erick Huerta [12], vice coordinatore generale delle “reti per la diversità, equità e sostenibilità”, consulente e stratega legale per la TCI, sulle sfide che ci attendono:

Nosotros sentimos que el fallo del Tribunal es un parteaguas en cuanto a los derechos a la comunicación de los pueblos y comunidades indígenas y en cuanto a cómo debe realizar sus funciones la entidad autónoma [el Instituto Federal de Telecomunicaciones].

El artículo 1 de nuestra Constitución es muy claro respecto a que todas las personas gozarán de los derechos humanos, sin discriminación, y, en caso de que exista alguna duda, la interpretación de las normas debe hacerse de tal forma que se favorezca la más amplia protección de los derechos humanos. Esta interpretación es una obligación que le corresponde hacerla tanto al poder judicial, como al poder ejecutivo y a los órganos autónomos.

La sentencia del Tribunal es muy bonita en ese sentido, ya que le señala al ente autónomo que está obligado a interpretar la ley en favor de los derechos humanos, y a considerar la situación especial de los pueblos indígenas y sus derechos específicos a la comunicación.

En otras palabras, no por aplicar estrictamente una ley fiscal [en este caso, aquella que determina que debe pagarse por el uso del espectro radioeléctrico], vas a negar un derecho básico.

Para nosotros, el que tuviéramos que pagar un millón de pesos significaba que dejaríamos de operar y se les negaría a las comunidades, entonces, su derecho humano a la comunicación, simplemente por un tema administrativo.

La sentencia dice ‘Toda ley está sujeta a interpretación. Es más, las leyes fiscales son de interpretación estricta, pero eso no quiere decir que no se interprete’.

No puedes aplicar las leyes a rajatabla [13], tienes que ver cómo se ubica dentro del sistema, si es equitativo o no.

Riteniamo che la sentenza della Corte costituisca uno spartiacque in termini di diritti di comunicazione delle popolazioni e comunità indigene e di come l'ente autonomo [l'Istituto Federale delle Telecomunicazioni] dovrebbe espletare le sue funzioni.

L'articolo 1 della nostra Costituzione afferma molto chiaramente che tutti i cittadini dovrebbero godere dei diritti umani, senza discriminazioni, e in caso di dubbio, l'interpretazione dei regolamenti deve essere fatta in modo tale da sostenere la più ampia tutela dei diritti umani. Questa interpretazione è un obbligo della magistratura, e anche degli organi esecutivi e regolatori.

La sentenza della Corte è molto seria in tal senso, dal momento che indica all'autorità di regolamentazione che ha l'obbligo di interpretare la legge a sostegno dei diritti umani, e di considerare la particolare situazione delle popolazioni indigene e i loro specifici diritti alla comunicazione.

In sostanza, la sentenza indica che le autorità non dovrebbero applicare rigorosamente una legge fiscale [in questo caso, quella che determina ciò che dovrebbe essere pagato per l'uso dello spettro radio] che negherebbe un diritto fondamentale.

Per noi dover pagare 1 milione di pesos avrebbe significato smettere di operare e alle comunità, quindi sarebbe stato negato il loro diritto umano alla comunicazione semplicemente a causa di un problema amministrativo.

La sentenza dice: “Ogni legge è soggetta ad interpretazione. Inoltre, le leggi fiscali sono interpretate rigorosamente, ma ciò non significa che non siano interpretate”.

Non è possibile applicare rigorosamente le leggi, si deve vedere come sono nel contesto del sistema, se sono eque o no.

Secondo Huerta, l'organismo di regolamentazione ha già emanato una risoluzione per interpretare la legge in questione, ma l'esenzione dal pagamento non sarà concessa fino a quando la TCI non ottiene lo status di “beneficiario autorizzato [14]” dal Servizio Amministrativo Fiscale. Il suddetto status viene assegnato a organizzazioni o fondi fiduciari civili per ricevere donazioni deducibili dalle tasse. Data la situazione, Huerta dice che la TCI potrebbe essere costretta a rifiutare la decisione dell'Istituto.

Inoltre, la TCI ha richiesto un'altra protezione legale speciale contro l'iniquità e la discriminazione nel processo di concessione delle licenze in trasmissioni e telecomunicazioni.

Huerta spiega:

Para radiodifusión, no hay pago del derecho por el uso del espectro, ni en concesiones sociales ni en las comerciales. Su derecho se paga en tiempos fiscales [15] [espacios de transmisión que ocupa el Estado Mexicano].

Para las radios comunitarias e indígenas no hay pago en tiempos fiscales. Entonces, no tendría por qué haber un pago por el uso del espectro radioeléctrico para concesionarios que están en la misma categoría. Si existe la misma razón [brindar un servicio de índole social, comunitaria, indígena], debe existir la misma disposición.

Desafortunadamente, hay varios ejemplos en los que si se trata de beneficiar a un particular, con gran poder económico, todo parece muy fácil y hasta se llegan a violar principios. En otros casos, en donde incluso existe una resolución judicial como es el caso que nos ocupa ahora, la autoridad se presenta muy poco flexible.

Estos distintos parámetros evidencian discriminación.

Per la trasmissione, non vi è alcun pagamento per il diritto all'utilizzo dello spettro, né alla licenza di comunità, né a quelle commerciali. Il loro diritto viene pagato sotto forma di periodi di tempo riservato agli spazi di trasmissione del servizio pubblico. [15]

Per le radio locali e indigene non è previsto alcun pagamento nelle trasmissioni del servizio pubblico. Quindi, non dovrebbe essere richiesto alcun pagamento per l'uso dello spettro radio per i fornitori che si trovano nella stessa categoria. Se qui si applica la stessa logica [fornire un servizio indigeno, comunitario e sociale], deve esistere la stessa disposizione.

Purtroppo, ci sono parecchi esempi in cui, se ciò è a favore dell'individuo privato con grande potere economico, tutto sembra molto semplice, anche se i principi vengono violati. In altri casi, anche quando c'è una decisione giudiziaria, come il caso che ci interessa ora, l'autorità è molto rigida.

Questi diversi parametri mostrano discriminazione.

Il futuro della TCI si batte per i diritti degli indigeni

L'associazione TCI, nota per le sue iniziative indipendenti, dirompenti e innovative, che segue le orme di progetti tecnologici indigeni come la rete di telefonia cellulare della comunità [16] [it], non ha mai vacillato le sue virtù e ha promesso di continuare a lottare per i diritti degli indigeni.

Huerta sostiene:

Hay quienes se posicionan para favorecer a los poderosos. Nosotros seguiremos los caminos necesarios, confiando en que, al final, lo que se privilegie sean los derechos de los pueblos y comunidades indígenas.

Ci sono quelli che si posizionano per sostenere i potenti. Seguiremo i percorsi necessari confidando sul fatto che, alla fine, ciò che è privilegiato saranno i diritti delle popolazioni e delle comunità indigene.