Un negozio di abbigliamento nella capitale del Mozambico, Maputo, che mostrava l'iconografia nazista, ha rimosso sia il nome che il logo dopo aver suscitato reazioni rabbiose su Facebook, tra il 21 e il 22 ottobre 2018.
Il negozio “Hitler”, che sembra essere in attività [pt; come link successivi, se non diversamente specificato] dall'inizio di ottobre, si trova in uno dei più grandi centri commerciali del paese: il Maputo Shopping Center [en], situato in una zona trafficata del centro della capitale del Mozambico, vicino all'ufficio del primo ministro e ad altri edifici statali.
Il 20 ottobre, l'utente di Facebook Fernanda Lobato ha pubblicato una foto della vetrina del negozio che mostrava la svastica nazista:
Loja com o nome HITLER e com a soástica estampada no vidro da loja. Maputo Shopping. Como permitem este ultraje?
Il negozio con il nome HITLER e con la svastica sulla vetrina. Maputo Shopping Center. Come possono permettere questa vergogna?
La pubblicazione ha ricevuto rapidamente molte reazioni e commenti. Sara Lopes, che secondo il profilo risiede a Maputo, ha scritto:
Eu nem entrava nessa [censurado] de loja! Mas quem é o imbecil que abre uma loja dessas com uma conotação tão racista e de um homem que defende a supremacia da raça ariana quando nem ele mesmo o era?
Io non sono nemmeno entrata in quel negozio di [censurato]! Ma chi è l'imbecille che apre un negozio con una connotazione razzista e con il nome di un uomo che ha difeso la supremazia della razza ariana, quando neanche lui stesso lo era?
La mozambicana Iveth Marlene, rapper, attivista sociale e avvocato, afferma che il negozio ha insultato l'umanità e che lo Stato del Mozambico, attraverso la Procura della Repubblica, dovrebbe agire:
Um Estado com uma Constituição como a nossa não deveria nunca permitir isto! O que o fascismo fez com os negros? Quais eram os ideais do Hitler para Africa? Acima de tudo, o que Hitler fez a raça humana? As respostas a estas perguntas deveriam ser fundamento bastante para repudiar essa ideia comercial… Na verdade, essa loja é um insulto a nossa liberdade, moçambicanidade e nossa história por representar discriminação e genocídio a todas as raças em benefício e supremacia da raça ariana… A PGR [Procuradoria Geral da República] tem espaço para actuar aqui…não podemos aderir a Declaração Universal de Direitos Humanos por via da constituição e permitir isto de glorificar o maior genocida do mundo…
Uno Stato con una Costituzione come la nostra non dovrebbe mai permettere una cosa del genere! Cosa ha fatto il fascismo con i neri? Quali erano le idee di Hitler per l'Africa? Soprattutto, cosa ha fatto Hitler alla razza umana? Le risposte a queste domande dovrebbero essere motivi sufficienti per ripudiare questa idea commerciale… In realtà, questo negozio è un insulto alla nostra libertà, alla nostra identità di mozambicani e alla nostra storia, perché rappresenta la discriminazione e il genocidio di tutte le razze per il beneficio e la supremazia della razza ariana… La Procura Generale della Repubblica ha spazio per agire qui… non possiamo aderire alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani attraverso la nostra Costituzione e permettere la glorificazione del più grande genocida del mondo…
Probabilmente, a seguito delle lamentele sulla pagina Facebook del negozio, la piattaforma sembrava averla bloccata [en].
Il post sembra aver prodotto effetti concreti anche nel mondo reale. Due giorni dopo la pubblicazione originale, i proprietari del negozio hanno rimosso il nome e i simboli dalle vetrine. Fernanda Lobato ha inviato questo aggiornamento:
Amigos, estou sem palavras (….) O nome da loja com o nome Hitler foi apagado. O símbolo da suástica foi apagado. Viva o Estado de Direito Democrático. Viva os Direitos Humanos. Parabéns a todos nós que nos indignamos com esta situação. Fico feliz por o meu país não admitir que símbolos que dignifiquem atrocidades efectuadas à Humanidade se perpectuem aqui. E viva as Redes Sociais, que usadas para o bem, conseguem chamar a atenção contra atos contra os Direitos Humanos.
Amici, sono senza parole (…) Il nome del negozio chiamato “Hitler” è stato cancellato. Il simbolo della svastica è stato rimosso. Lunga vita ai Diritti Umani. Congratulazioni a tutti noi, indignati da questa situazione. Sono felice che il mio paese non ammetta che i simboli che nobilitano le atrocità fatte all'umanità siano qui perpetrati. Lunga vita ai Social Network che, usati per il meglio, possono attirare l'attenzione su atti contro i diritti umani.
Il sociologo Edgar Cubaliwa ha chiesto di boicottare il negozio, indipendentemente dalla rimozione del nome e dei simboli, come un modo per dimostrarne l'eterno disconoscimento:
O nome e os símbolos foram apagados. Celebremos. Contudo, podemos continuar a mandar o recado para os donos: näo esquecemos…. O Nazismo saiu dos vidros mas não saiu da mente, do coração, da alma dos proprietários. E pessoas, não alimentem os discursos de desconhecimento de história por parte destes neonazistas. Esses fascistas conhecem muito bem a história, sabem o que fazem. Esse é o lado que escolheram. Agora cabe a nós sermos ou não aliados deles. Boicote.
Il nome e i simboli sono stati cancellati. Festeggiamo. Tuttavia, possiamo continuare da inviare il nostro messaggio ai proprietari: non dimentichiamo… Il nazismo se ne è andato dalla vetrina, ma non ha lasciato la mente, il cuore, l'anima dei proprietari. E non alimentate questo discorso di ignoranza da parte di quei neonazisti. Quei fascisti conoscono molto bene la storia, sanno quello che fanno. Questo è il lato che hanno scelto. Ora tocca a noi essere loro alleati o no. Boicottaggio.