Il ‘Piccolo Principe’ adesso parla anche la lingua tsotsil

Il piccolo principe, o Ch’in Ajvali nella lingua tsotsil. Immagine usata con autorizzazione.

Uno dei libri più tradotti nel mondo ha aggiunto un'altra lingua alla sua collezione: Il Piccolo Principe è stato appena pubblicato in tsotsil, una lingua indigena parlata da 400.000 persone in Chiapas [it], uno stato sud-orientale del Messico.

“Ch’in Ajvali” è stato pubblicato nel novembre 2018 dalla casa editrice argentina indipendente Los Injunables, che ha pubblicato una traduzione in aymara [it] dello stesso libro nel 2016.

Tradotto dal poeta Xun Betan, la versione in lingua tsotsil è accompagnata da illustrazioni ispirate ai Maya [it] e, inoltre, una speciale tipografia ideata specificatamente per questa lingua.

Il poeta Xun Betan, autore della traduzione di “Ch'in Ajvalil” nella lingua tsotsil, mostra uno dei libri. Immagine usata con autorizzazione.

Global Voices ha parlato brevemente con Javier Merás, la mente di Los Injunables, su questa re-immaginazione nuova di zecca del libro scritto 75 anni fa da Antoine Saint-Exupéry.

Global Voices (GV): Come è nata la traduzione in [lingua] tsotsil del ‘Piccolo Principe'? [es, come tutte le citazioni seguenti]

Javier Merás (JM): Xun Betán, el traductor de esta edición, se acercó a la lectura a los nueve años con El Principito. No solamente fue su primer contacto con la lectura, también lo usó para aprender castellano. Más adelante, tuvo la iniciativa de traducir el libro al Tsotsil, iniciativa que emprendió con sus propios medios y fondos. Su intención era que más personas en su comunidad pudieran leer la obra.

Javier Merás (JM): Xun Betán, il traduttore di questa edizione, si è appassionato alla lettura quando aveva nove anni, proprio grazie al “Piccolo Principe”. Non è stato solo il suo primo contatto con la lettura, lo ha usato anche per imparare lo spagnolo. Anni dopo ha preso l'iniziativa di tradurlo in [lingua] tsotsil, facendolo con i propri mezzi. Il suo obiettivo era che più gente della sua comunità potesse leggere il libro.

GV: Possiamo dire che non è stata un'impresa facile.

JM: En realidad, no. La traducción estaba lista para salir a imprenta, pero las editoriales a las que Xun contactó no acababan de asimilar los dibujos de Héctor Morales Urbina, tan diferentes a los de todas las versiones clásicas. En 2016, a través de Los Injunables, tienda de libros virtual que administro, lo contactamos, después de dos años de rechazos. Xun nos hizo llegar un ejemplar del libro, y nosotros lo trabajamos y le dimos forma. Su faceta como editora surge por necesidad.

Los Injunables, la editora a cargo de esta versión, es un proyecto de salvación personal, donde cabe de todo. Tenemos libros en braille salidos de las cárceles, tipógrafos que rescatan fuentes coloniales y hasta traducción de clásicos de la literatura realizadas por hablantes de lenguas mestizas, como ha ocurrido con El Principito en tsotsil.

JM: Non lo è stata. La traduzione era pronta per la stampa, ma le case editrici contattate da Xun non hanno ben accolto i disegni realizzati da Héctor Morales Urbina, poiché erano così diversi dalle versioni classiche. Nel 2016, attraverso “Los Injunables”, la libreria virtuale che gestisco, lo abbiamo contattato dopo due anni di rifiuti. Xun ci ha mandato una copia che abbiamo elaborato e sviluppato. Siamo diventati editori per necessità.

Los Injunables, la casa editrice responsabile di questa versione, è un progetto salvifico personale, dove c'è di tutto. Abbiamo libri in Braille venuti dalle prigioni, tipografi che hanno salvato font coloniali e persino traduzioni di classici realizzate da parlanti di lingue indigene, come il Piccolo Principe in tsotsil.

GV: È molto interessante che la versione in tsotsil abbia i propri disegni, e come mantengano l'essenza di quelli originali, che sono familiari a noi tutti.

JM: Efectivamente, las ilustraciones son completamente de inspiración maya. Fue un ofrecimiento del traductor, Xun Betán. Los dibujos son de Héctor Morales Urbina y tienen una evidente influencia maya. La contraportada y otros detalles los aportó Alejandro Fiadone, experto en iconografía indígena argentina, especialmente para Ch’in Ajvalil. También se usaron números mayas para numerar los capítulos.

JM: È vero, i disegni sono ispirati completamente ai Maya. È stata una proposta del poeta Xun Betán. I disegni sono l'opera di Héctor Morales Urbina e hanno una chiara influenza maya. La copertina posteriore e altri dettagli sono stati prodotti da Alejandro Fiadone, un esperto di iconografia indigena argentina, in particolare per Ch’in Ajvalil. Abbiamo anche utilizzato le cifre maya per numerare i capitoli del libro.

GV: Che cosa avete imparato, traducendo il “Piccolo Principe” nelle lingue indigene?

JM: Podría decir que aprender a relacionarme con esta historia se ha convertido en lo que podría llamar una especialidad. También es un pretexto por el que tengo que estar agradecido. Me he encontrado con muchísimas personas valiosas que me brindaron su amistad, inspiración y apoyo a lo largo de este hermoso viaje.

JM: Direi che mi sono specializzato nell'imparare a come connettermi con questa storia. È qualcosa per cui sono grato. Ho conosciuto molte persone inestimabili, che mi hanno dato la loro amicizia, ispirazione e supporto durante questo meraviglioso viaggio.

GV: Come va l'edizione del Piccolo Principe in aymara?

JM: “Pirinsipi Wawa” tuvo mucha demanda entre coleccionistas y la sigue teniendo. Un grupo peruano vinculado a la educación mandó a comprar un lote grande para un trabajo en colegios bilingües. La idea original era donar libros para que se usaran como material escolar. Sin embargo, debo destacar que nuestro rol no es benéfico. Asumimos que nuestro ciclo ya concluyó, y en breve cederemos los derechos de esa edición al traductor, Roger Gonzalo Segura, para que el texto se pueda publicar en el Perú y que siga su camino. ¿Qué más puede soñar un editor?

JM: “Pirinsipi Wawa” è stato molto richiesto dai collezionisti e lo è ancora. Un gruppo peruviano legato all'istruzione pubblica ha acquistato un grande lotto per le scuole bilingui. L'idea originaria era di donare libri per utilizzarli come materiale scolastico. Devo tuttavia enfatizzare il fatto che il nostro ruolo non è filantropico. Riconosciamo che il nostro ciclo è finito, e presto trasferiremo i diritti di quell'edizione al suo traduttore, Roger Gonzalo Segura, affinché il testo possa essere pubblicato in Perù e andare per la sua strada. Che cos'altro può sognare un editore?

Potete trovare maggiori informazioni nella pagina Facebook di Los Injunables, che include questo video che racconta la storia della traduzione e del processo di pubblicazione:

Traducen libro de “El Principito” al tsotsil

Bajo el título de “Ch´in Ajvalil” el chiapaneco Xun Betán y el argentino Javier Merás realizaron una traducción al tsoltsil, con imágenes originales de inspiración maya, de la obra clásica de Antoine de Saint-Exúpery. Descubre más: http://ow.ly/IFvB30mBHt1 Edición: Joselin Zamora

Geplaatst door Chiapas Paralelo op Dinsdag 13 november 2018

Il piccolo principe” libro tradotto in Tsotsil

Sotto il titolo “Ch'in Ajvalil” che l'autore del Chapas Xun Betán e l'argentino Javier Merás hanno tradotto in tsoltsil, con immagini originali di ispirazione maya, dell'opera classica di Antoine de Saint-Exúpery. Per saperne di più: http://ow.ly/IFvB30mBHt1 Edizione: Joselin Zamora

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