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Notizie false e disinformazione alimentano le tensioni etniche in Afghanistan

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Afganistan, Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Guerra & conflitti, Media & Giornalismi, Protesta

Manifestanti a Kabul che protestano contro l'arresto del comandante Alipoor. Foto di Mustafa Hasani per l'agenzia Hushdar News. Usata con autorizzazione.

In Afghanistan, la deliberata disinformazione diffusa dalle autorità e le cattive pratiche mediatiche stanno alimentando i discorsi di odio.

Il 25 novembre, centinaia di manifestanti Hazara sono scesi nelle strade di Daykundi, Bamiyan, Mazar-e Sharif, Herat, Ghor e Kabul per protestare [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] contro l'arresto del comandante della milizia Alipoor, le cui forze hanno combattuto i militanti talebani in tutto l'Afghanistan centrale.

La protesta è arrivata dopo che il governo non è riuscito a rispondere rapidamente agli attacchi mortali lanciati dai militanti talebani su tre distretti popolati dalla minoranza [2].

In un'intervista, Alipoor, che i suoi critici lo chiamano “criminale” e i suoi seguaci “difensore del popolo”, ha detto:

When the government fails to protect and defend people, it's our natural right to defend ourselves. People voted for them and supported them to run the government, so they can enforce the law and run a strong administration, but they failed. Nobody is feeling safe. When there is no security, then there is no government. We need justice, security and stability so that people can live their lives. For this reason such a government, that is not able to guarantee its own security, cannot ask me why I am armed.

Quando il governo non riesce a proteggere o difendere il popolo, è nostro diritto naturale difenderci. La gente ha votato per loro e li ha sostenuti per gestire il governo, in modo che potessero far rispettare la legge e avere un regime forte, ma hanno fallito. Nessuno si sente al sicuro. Quando non c'è sicurezza, allora non c'è governo. Abbiamo bisogno di giustizia, sicurezza e stabilità affinché le persone possano vivere la loro vita. Per questo motivo, un tale governo non può garantire la propria sicurezza, non può chiedermi perché sono armato.

Alipoor è stato rilasciato il 26 novembre, quando la protesta a Kabul era già diventata violenta. I funzionari afghani hanno detto che decine di poliziotti sono stati feriti con pietre e alcuni posti di blocco della polizia furono incendiati. L'arresto di Alipoor è stato ordinato dal Procuratore generale del paese.

Un video [3] pubblicato il 26 novembre da Etilaatroz, uno dei più importanti giornali afghani, mostra poliziotti che sembrano sparare contro una folla di manifestanti disarmati.

Il Vice Ministro dell'Interno sostenne che nessuno sia morto durante la protesta, anche se le foto [4] sanguinose di manifestanti hanno sparato alla testa e studentesse morte circolavano online.

Almeno quattro persone sono state uccise [5] a Kabul, secondo diversi media, e ci sono 22 feriti. A Bamiyan [6] [dari] sono stati segnalati sette morti.

Dopo la manifestazione, più di 80 persone sono state arrestate [7] [dari], tra cui ragazze e bambini di età compresa tra 8 e 16.

Le foto di almeno quattro cadaveri [erano] ampiamente diffuse sui social media, tra cui una studentessa. Cadaveri in un ospedale nella parte occidentale di Kabul. È stato sorprendente sentire il Vice Ministro dell'Interni Gen Ibrahimi, dire che non ci sono stati morti?

Il caso di Alipover ha diviso il pubblico afghano. Questa forte polarizzazione delle opinioni rispecchia la frammentazione sociale, politica ed etnica che si sta aggravando in Afghanistan in un contesto di insicurezza quotidiana.

Questo ambiente offre condizioni favorevoli per la disinformazione e per l'intensificazione dell'incitamento all'odio tra i gruppi.

Fake news entrano in azione

Mentre il sentimento contro gli Hazara sta crescendo in Afghanistan, giornalisti, ex governatori, individui hanno ricorso a Twitter per mostrare come i manifestanti picchiano la polizia. La verità è che l'immagine che circola è falsa. Appartiene a Wakil Kohsar ed è stata scattata a 2016, due anni fa.

In un incontro [15] [dari] con il Vicepresidente afgano Sarwar Danish il 24 novembre, il capo della Direzione nazionale della sicurezza, Massoum Stanekzai, ha detto che Alipoor è stato arrestato dagli americani e poi consegnato ai servizi segreti afghani.

Dopo che queste informazioni hanno cominciato a circolare online, un portavoce delle forze statunitensi nel paese usò Twitter [16] per negare qualsiasi coinvolgimento nel caso da parte di Washington.

Altre disinformazioni provengono direttamente dai media di comunicazione generalmente ben noti come Azadi, il servizio afghano di RFE/RL.

Alcuni utenti dei social media hanno indicato che il servizio aveva utilizzato una foto di Reuters del 2016 per illustrare un articolo sulle proteste di questo mese. La foto mostra che il poliziotto ferito è stato trasportato da un veicolo militare ed è stato preso dopo un bombardamento a Kabul.

Un chiaro esempio di come il servizio Afgano Azadi stia cercando di provocare scontri etnici e accendere l'odio tra governo e cittadini. Il giornalista ha usato vecchie foto di poliziotti feriti per impersonare le vittime per mano dei manifestanti in questi giorni.

In un ambiente online caratterizzato da aspre critiche, l'umorismo è un antidoto.

La diffusione di fake news sulle proteste di Alipoor ha suscitato l'ironia creativa di alcuni utenti:

Scientists believe the latest protest organized in Kabul has increased the level of air pollution and is the main cause of this year's drought in northwestern AFG. When asked how, scientists blamed Iran for providing Hazaras with unknown sophisticated techs.#RadioFakeNews [23]

— Jalil Pazhwak (@Jalilpa) 27 novembre 2018 [24]

Gli scienziati suppongono che l'ultima protesta organizzata a Kabul abbia aumentato i livelli di inquinamento atmosferico e causato quest'anno una siccità nel nord-ovest dell'Afghanistan. Alla domanda su come ciò sia possibile, gli scienziati accusarono l'Iran nel fornire agli Hazara tecnologie all'avanguardia sconosciute.

#BREAKING [25] #AliPoor [26] steps on Mars! #DaRadioAzadi [27]#راديو_آزادي [28] pic.twitter.com/631eCazi6I [29]

— Muhib Shadan (@muhibshadan) 27 novembre 2018 [30]

Ultime notizie! AliPoor cammina su Marte.