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La salvaguardia di racconti popolari e leggende riesce ad aumentare la consapevolezza ambientale nel Mekong

Categorie: Asia orientale, Cambogia, Laos, Tailandia, Ambiente, Arte & Cultura, Citizen Media, Indigeni, Letteratura, Linguaggi, Protesta, Viaggi e turismo, Rising Voices
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Il bacino fluviale Mekong. Foto dal sito web del progetto The People's Stories. Foto usata con autorizzazione.

Nel 2014, molte comunità indigene nel Mekong hanno iniziato a raccogliere [1] [en, come i link seguenti] le loro storie e leggende con l'aiuto di un gruppo di ricercatori, che stanno esplorando in che modo queste narrative possono aiutare a esporre l'impatto distruttivo dei progetti su larga scala nella regione.

Il Mekong è uno dei grandi sistemi fluviali in Asia che scorre attraverso sei nazioni: Cina, Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam. È ricco di biodiversità e una vitale fonte di sussistenza per milioni di agricoltori e pescatori.

Negli ultimi anni, molti progetti su larga scala come le dighe [2] idroelettriche hanno dislocato i residenti, minacciando anche l'ecosistema del bacino fluviale. Nonostante le proteste, la costruzione delle dighe è continuata, specialmente in Laos e Thailandia.

Grazie ad un accordo di partnership con Mekong Watch, un gruppo con sede in Giappone che promuove lo sviluppo sostenibile nella regione, nel 2014 molti anziani della comunità nel Mekong hanno iniziato a raccogliere alcune delle loro storie e leggende che ruotano intorno alla natura. Mekong Watch crede [3] che queste storie “abbiano giocato un ruolo importante nella salvaguardia della natura, evitando il sovrasfruttamento delle risorse naturali.”

Mekong Watch afferma che parte dei beni in comune che necessitano di essere salvaguardati non sono soltanto le risorse naturali, ma anche i “patrimoni intangibili” [4] che possono essere condivisibili e accessibili dalla locale comunità. Toshiyuki Doi, consulente senior presso Mekong Watch, aggiunge:

People’s stories should be regarded, recognized, and respected as Mekong’s commons, especially these days when they are losing their place in local communities to more modern media, and are not passed on to next generations.

Le storie del popolo possono essere considerate, riconosciute e rispettate come beni comuni del Mekong, in particolare in questi giorni in cui stanno perdendo il loro posto nelle locali comunità, sostituite da mezzi di informazione più moderni, e non sono trasmesse alle prossime generazioni.

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Le aree del Mekong dove i ricercatori hanno svolto lavori sul campo. 1. Kmhmu’ nel Laos settentrionale e centrale; 2. Siphandon nel Laos meridionale; 3. Akha nella Thailandia settentrionale; 4. Thai So e Isan nella Thailandia nord orientale; 5. Bunong nella Cambogia nord orientale. Immagine usata con autorizzazione.

Il gruppo è riuscito a raccogliere in totale 102 storie in Cambogia, Laos e Thailandia. Le storie sono state raccolte, trascritte e tradotte nelle lingue nazionali di Thailandia, Laos e Cambogia prima di realizzare una versione in inglese. Mekong Watch ha pubblicato queste storie come opuscoli in formato sia stampato che digitale, per usarle [3] durante i workshop sull'ambiente realizzati presso le comunità.

Since late 2016, we have used people’s stories to provide environmental education to children in rural Laos and Thailand. We have hosted workshops in schools and local communities to guide children, and sometimes adults, to collect stories from elderly people, learn from the stories, and turn them into reading materials.

Dalla fine del 2016 abbiamo usato le storie del popolo per provvedere all’ educazione ambientale dei bambini nelle regioni rurali di Laos e Thailandia. Abbiamo ospitato workshop nelle scuole e nelle locali comunità per guidare i bambini e talvolta gli adulti nel raccogliere le storie dagli anziani, apprendere dalle storie, e trasformarle in materiale di lettura.

Un esempio di un workshop compoerta la ripetizione della storia di ‘Il gufo e il cervo’ [6] del popolo Kmhmu, nel Laos centrale e settentrionale. La storia racconta di un gufo che ha perso la sua abilità di vedere durante il giorno, dopo aver imbrogliato un cervo.

Durante un workshop, si chiede [7] ai giovani partecipanti: “Che tipi di animali compaiono nella storia?”, “Potete vedere questi animali nel vostro villaggio?” e “Se ci sono meno di questi animali nel vostro villaggio rispetto a prima, perché pensate che sia successo?”

I partecipanti vengono poi incoraggiati a connettere la storia al deterioramento dell'ambiente nelle loro comunità.

Nel Laos meridionale, la leggenda del delfino Irrawaddy [8] e dell'uccello Sida, a rischio di estinzione, è usata per illustrare come il progetto di una diga sta interrompendo [9] la migrazione stagionale dell'industria ittica del fiume Mekong. La storia è narrata da Khampheuan Keokeanchan presso il villaggio di Hangkhon nel distretto di Khong, provincia di Champasak in Laos.

Un'altra storia, anch'essa dal Laos meridionale, è istruttiva sul valore [5] della gestione delle risorse:

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La storie sulla Testa di Rinoceronte è stata registrata il 16 novembre 2014 sull'argine del fiume Songkram, nella Thailandia nord orientale. Il narratore era Mun Kimprasert, 68 anni. Foto di Mekong Watch, usata con autorizzazione.

Once, a soldier stepped into a spirit forest. He discovered a lot of tobacco leaves there and collected them. However, when trying to leave the forest, he could not find an exit. It was because he took more tobacco leaves than he could possibly consume for himself. No matter how hard he searched, he could not find a way out of the forest. Realizing what might have been the problem, he finally decided to return the tobacco leaves to the forest. The moment he dropped them on the ground, he was able to see an exit in front of him.

Un giorno, un soldato ha incontrato uno spirito della foresta. Ha scoperto molte foglie di tabacco là, e le ha raccolte. Quando ha però cercato di andarsene dalla foresta, non è riuscito a trovare un'uscita. Aveva infatti preso più foglie di tabacco di quelle che avrebbe possibilmente potuto consumare per sé. Non importa quanto si sforzasse, ma non riusciva a trovare una via per uscire dalla foresta. Comprendendo quello che avrebbe potuto essere il problema, ha infine deciso di restituire le foglie di tabacco alla foresta. Nel momento in cui le ha fatte cadere per terra, è riuscito a vedere un'uscita davanti a lui.

Nella Thailandia settentrionale, una storia del popolo Akha sull'origine dell’altalena [11]insegna il sacrificio di sé stessi attraverso un eroico episodio di un fratello e una sorella che hanno messo in ordine il mondo.

Nella Thailandia nord orientale, un racconto popolare su Ta Sorn [12] narrato da Tongsin Tanakanya, promuove l'unità fra i vicini in una comunità agricola. Un'altra storia ricorda come la caccia di un rinoceronte ha portato alla formazione del commercio del sale [10] in questa parte della nazione.

A Bunong, situato nella Cambogia nord orientale, ci sono storie sui rituali per aggiustare [13] matrimoni malriusciti e cerimonie di piantagione e raccolta [14], narrate da Khoeuk Keosineam. Esiste anche la leggenda di un elefante [15], come è ripetura da Chhot Pich, che rivela come gli abitanti del villaggio che hanno avvelenato un fiume sono stati puniti dagli dei e trasformati in elefanti. Spiega perché agli elefanti piaceva vivere con gli uomini ma, dopo molte generazioni, hanno dimenticato le loro origini e se ne sono andati a vivere nella foresta.

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Hea Phoeun del villaggio Laoka, Senmonorom, provincia di Mondulkiri in Cambogia, celebra un rituale su come aggiustare un matrimonio ‘inadeguato’. Foto di Mekong Watch, usata con autorizzazione.

Per Mekong Watch e le comunità minacciate nella regione, salvaguardare le loro storie è integrale nella campagna per resistere [16] ai progetti che dislocherebbero migliaia di persone che vivono nel Mekong:

These stories can help form their identity as a community member and identify with the environment. By means of stories, the communities search for ways to accommodate and/or resist changes that are taking place in the Mekong river basin.

Queste storie possono aiutare a formare la loro identità, come membri della comunità e per identificarsi con l'ambiente. Attraverso le storie, le comunità cercano modi di adeguarsi e/o resistere ai cambiamenti che stanno avvenendo nel bacino fluviale del Mekong.