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Oltre 500 donne in Brasile accusano il famoso medium João de Deus di abusi sessuali

Categorie: America Latina, Brasile, Citizen Media, Diritti umani, Donne & Genere, Religione
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Il centro spirituale fondato da João de Deus, dove il medium riceveva circa 2000 visitatori a settimana. Foto: Marcelo Camargo/Agência Brasil, ripubblicazione permessa con attribuzione all'autore.

Una settimana dopo aver visitato per la prima volta Casa Dom Inácio de Loyola, un centro di guarigione spirituale situato nella piccola cittadina di Abadiânia, nello stato del Goiás, Zahira Lienike Mous vi ha fatto ritorno: voleva sottoporsi a un trattamento per superare un trauma di natura sessuale subito in passato. In occasione della sua prima visita, aveva assistito al processo di guarigione di alcuni pazienti e si era sentita al sicuro.

Zahira, una coreografa olandese con familiari in Brasile, aveva appuntamento per una visita privata con João de Deus, pseudonimo di João Teixeira de Faria. João de Deus è un medium molto noto in Brasile; ha fornito consulenze a presidenti e a celebrità nordamericane del calibro di Oprah Winfrey [2] [pt, come i link seguenti, salvo diversa indicazione].

In pochi minuti, la sua sensazione di sicurezza si è trasformata in uno stato di shock:

Abriu a calça, colocou a minha mão no pênis dele e começou a movimentar a minha mão. (…) Estava em choque. Enquanto isso, ele continuava falando da minha família e disse que eu deveria sorrir. (…) Depois, ele se limpou, me levou ao escritório, abriu um armário de pedras preciosas e mandou escolher a que eu mais gostasse. (…) Não sei quantos dias depois, ele me puxou de novo para o banheiro. Um padrão parecido, mas ele deu um passo adiante e me penetrou por trás.

Si è slacciato i pantaloni, ha messo la mia mano sul suo pene e ha iniziato a muoverla. (…) Ero sotto shock. Nel frattempo, continuava a parlare della mia famiglia e mi diceva di sorridere. (…) Poi si è pulito, mi ha portato nel suo ufficio, ha aperto un armadietto con dentro delle pietre preziose e mi ha detto di scegliere quella che mi piaceva di più. (…) Non so quanti giorni dopo, mi ha spinto di nuovo nel bagno. Uno approccio simile, ma questa volta si è spinto oltre e mi ha penetrata da dietro.

Altre dieci testimonianze simili a quella qui riportata sono state trasmesse l'8 dicembre scorso, durante un talk show in prima serata [3] su TV Globo, il principale canale televisivo della rete brasiliana. Zahira è stata l'unica vittima a non testimoniare in forma anonima. Dopo che la trasmissione è andata in onda, circa 500 donne [4] hanno denunciato João de Deus al Pubblico Ministero del Goiás, con accuse di molestie sessuali e di stupro.

Di recente la rivista brasiliana Época ha pubblicato sei testimonianze [5] di vittime che hanno riferito di aver avuto incontri simili con João de Deus. Hanno descritto episodi caratterizzati da contatti inappropriati e hanno raccontato che João de Deus ha premuto il pene contro di loro o le ha forzate a praticare sesso orale, con la minaccia di contrarre malattie o di essere possedute da spiriti maligni, nel caso in cui avessero provato a fermarlo.

Il 16 dicembre, João de Deus si è consegnato alle autorità [6] dopo una caccia all'uomo durata quattro giorni. Nelle settimane precedenti, João aveva trasferito 35 milioni di Reais brasiliani [7] (circa 10 milioni di dollari) dai suoi conti in banca, spingendo le autorità ad emettere un mandato di arresto per paura di un suo tentativo di fuga dal paese. Alla data di pubblicazione di questo articolo, João de Deus non ha ricevuto alcuna condanna ufficiale e si dichiara innocente su tutta la linea.

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João de Deus, 76. Foto: Marcelo Camargo/Agência Brasil, ripubblicazione permessa con attribuzione all'autore.

Chi è João de Deus

João de Deus è un nome molto noto nell'ambito dello Spiritismo [9] [it] in Brasile, che con i suoi 3,8 milioni di praticanti è il paese che conta il maggior numero di seguaci al mondo [10] di questa dottrina. Lo Spiritismo è stato elaborato da Allen Kardec; in Europa è stato abbandonato nei primi anni del XX secolo, ma ha invece preso piede in Sudamerica grazie alla popolarità di Chico Xavier, un medium divenuto famoso per la sua capacità di trascrivere lettere dettate dai morti ai propri cari (in sei casi, tali lettere sono state usate in tribunale come prove a tutti gli effetti [11] in processi per omicidio).

I medium sono figure centrali nello Spiritismo e spesso sono trattati come vere e proprie celebrità in Brasile. Per avere un'idea del livello di fama raggiunto da João de Deus, basti pensare che ha fornito consulenze all'ex presidentessa Dilma Rousseff, all'attuale presidente Michel Temer, alla top model nordamericana Naomi Campbell, all'attrice Shirley MacLaine e alla conduttrice TV Oprah Winfrey, che nel 2012 gli ha dedicato un intero episodio del suo show. Il video dell'episodio è stato ora rimosso dal sito web della conduttrice.

Secondo le informazioni che compaiono sul suo sito [12], João de Deus è nato nel 1942 a Cachoeira da Fumaça, nello stato del Goiás. È l'ultimo di sei figli e ha avuto la sua prima premonizione all'età di 9 anni, durante la quale avrebbe previsto gli effetti di una tempesta. La prima esperienza come medium è arrivata a 16 anni. Non ha mai concluso gli studi né imparato a leggere e a scrivere.

Durante la dittatura militare (1964-1985), João de Deus è stato citato in giudizio per pratica illegale della medicina; ha poi lavorato come sarto per l'esercito, in una fabbrica di mattoni e come minatore, prima di aprire un centro di guarigione nel 1976. Nel 2012, sosteneva di aver già curato oltre 9 milioni di persone. Il suo centro riceve circa 2000 visitatori [5] a settimana. Il medium sostiene inoltre di aver “ricevuto visite” da spiriti famosi, come quello di Sant'Ignazio di Loyola – che nel XVI secolo ha fondato la Compagnia di Gesù e da cui prende il nome il centro di guarigione di João – e quello del Re Salomone.

Stando alla stando alla rivista Época [5], João de Deus ha 11 figli, avuti tutti con donne diverse.

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Libretti distribuiti alla Casa Santo Inácio de Loyola. Foto: Marcelo Camargo/Agência Brasil, ripubblicazione permessa con attribuzione all'autore.

Ulteriori sviluppi

Al momento João si trova in una struttura penitenziaria per individui vulnerabili [14] e condivide una cella di 16 metri quadrati con altri tre uomini. La polizia provvederà a presentare un'accusa formale dopo aver concluso le indagini. Alcuni dei reati potrebbero essere caduti in prescrizione, e non è ancora chiaro il livello di coinvolgimento dello staff del centro.

La strategia adottata finora dai legali del medium sembra essere quella di screditare le vittime. Un esempio: il suo avvocato ha dichiarato alla stampa che Zahira Lienike Mous in passato lavorava come prostituta ed è nota per “tentativi di estorsione” [15].

Nel frattempo, continua ad arrivare supporto alle vittime (spesso screditate [16] sui social media) da parte di donne provenienti da tutto il Brasile. Come afferma in un post [17] su Instagram la scrittrice femminista Antônia Pellegrino, il paese sta attraversando uno storico momento di “rottura del silenzio”:

A maior quebra de silêncio da história. Até hoje, 330 mulheres se uniram para denunciar o mesmo homem. Por assédio, estupro, pedofilia, incesto praticados há décadas. Décadas em que cada uma delas silenciou, foi desacreditada ou ameaçada de morte. Estas 330 mulheres não são loucas, mentirosas, invejosas. Elas são vítimas. Vítimas de um homem poderoso que usa Deus como sobrenome. Elas são vítimas de séculos de silenciamento. Mas o tempo das mulheres chegou. Empoderadas por todas as denúncias que vieram antes, no Brasil e no mundo, elas decidiram se unir e falar. É hora de investigar e punir quem tiver que ser punido. É hora de justiça. Parabéns pela coragem de todas as mulheres envolvidas nesta histórica quebra de silêncio. Nós estamos com vocês. #ChegaDeAbuso #ninguemsoltaamãodeninguem #mexeucomumamexeucomtodas #xotapow [18]er

Il più importante momento di rottura del silenzio nella storia. Ad oggi, 330 donne si sono unite per denunciare il medesimo uomo. Per molestie, stupro, pedofilia, incesto, tutti reati commessi nel corso degli ultimi decenni. Decenni durante i quali ognuna di loro ha dovuto rimanere in silenzio, è stata screditata o minacciata di morte. Queste 330 donne non sono pazze, bugiarde né invidiose. Sono vittime. Vittime di un uomo potente che usa Dio [Deus] come cognome. Sono vittime di secoli di repressione. Ma è arrivato il loro momento. Forti delle testimonianze che stanno arrivando, dal Brasile e dal resto del mondo, hanno deciso di unirsi e di far sentire la propria voce. È ora di indagare e di punire chi di dovere. È ora di fare giustizia. Congratulazioni a tutte le donne che hanno rotto il silenzio, per il coraggio che hanno dimostrato. Siamo con voi. #ChegaDeAbuso #ninguemsoltaamãodeninguem #mexeucomumamexeucomtodas #xotapow [18]er