Presentazione dello strumento Whose Knowledge?: Pratiche di trasformazione per lo scambio di informazioni marginali

Illustrazione di Whose Knowledge? (Autorizzazione CC BY-NC-SA 4.0)

Questa è una versione dell’articolo originale [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] pubblicato nel blog di Whose Knowledge? Se riproduce grazie a un accordo di collaborazione con Whose Knowledge? e in quanto compreso nell'autorizzazione CC BY-SA 4.0.

Quali metodi hanno utilizzato le comunità marginali per costruire e diffondere online insiemi di informazioni? Come possono i processi partecipativi e collettivi rendere visibile la nostra informazione, da un lato, e rafforzarci dall'altro?

È un piacere per Whose Knowledge? pubblicare la seconda parte della serie di strumenti “Le nostre storie, le nostre conoscenze”, dal titolo: “Pratiche di trasformazione per costruire l'informazione delle comunità”, una guida scritta da membri delle comunità native nordamericane Kumeyaay e Scioscione, delle comunità del femminismo Dalit all'interno e all'esterno dell'India, delle comunità LGBTIQA della Bosnia ed Erzegovina e dagli associati di Whose Knowledge?

Cliccare sull'immagine per scaricare lo strumento in formato PDF.

Seconda parte: Pratiche di trasformazione per lo scambio di informazioni marginali

Questa guida tratta una serie di pratiche e strumenti che si sono rivelati utili per diverse comunità marginali che lavorano in differenti contesti per la creazione, la crescita e lo scambio online delle informazioni relative alla propria collettività. Imparerete come le leggende, i racconti della trasmissione orale e gli archivi delle comunità, l'arte, le mappe di informazione, l'edizione di Wikipedia, l'organizzazione collettiva e il semplice fatto di stare in una comunità si sono convertite in pratiche di trasformazione per le comunità stesse.

Cliccate sull'immagine o qui per scaricare lo strumento in formato PDF.

Oltre a queste pratiche fondamentali per la creazione e il mantenimento delle informazioni, questo strumento ci ricorda inoltre un concetto importante, ma spesso sottovalutato: la cura. Dalla cura personale a quella collettiva, guardiamo ad essa come alla base per il cambio e la trasformazione. La nostra mera esistenza in questo mondo è già di per sé un atto di ribellione e resistenza, per cui non si può separare ciò che siamo da ciò che facciamo. Aver cura di noi stessi e delle comunità è fondamentale.

Documentando le nostre pratiche per scrivere in forma collettiva questo strumento speriamo che altre comunità marginali, come quelle delle donne, delle persone di colore e LGBTQIA, dei popoli indigeni e di altri abitanti dell'emisfero sud, possano venire ispirate da queste idee. Il nostro obiettivo è incoraggiare le future generazioni di creatori di informazioni a sperimentare, adattare e approfondire l'uso di queste pratiche all'interno delle rispettive comunità. Sia che siate membri delle comunità marginali o che siate loro sostenitori, questi strumenti sono qui per aiutarvi a dare centralità alle informazioni marginali.

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