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L'Ungheria di Orbán sperpera denaro sugli sport militari e le rievocazioni storiche per aumentare il patriottismo

Categorie: Europa centrale & orientale, Ungheria, Citizen Media, Governance, Guerra & conflitti, Istruzione, Politica, Storia
Man shooting an arrow with a bow. [1]

Rievocazione storica a Budapest nel 2016. Per gentile concessione di kormany.hu, il sito web del Governo Ungherese.

Secondo quanto rivelato da una storia di Atlatszo.hu [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], una rivista investigativa indipendente, il Ministero della Difesa ungherese sta finanziando associazioni sportive e gruppi di rievocazioni storiche con migliaia di euro per inculcare il patriottismo nei giovani.

Il budget che il Ministero ha stanziato per le ONG è aumentato da 760.000 nel 2014 a 5,6 milioni di euro nel 2018. Mentre, nello stesso periodo, i fondi per i sindacati, veterani di guerra, programmi culturali e società storiche sono rimasti fissi, i budget delle associazioni sportive sono cresciuti di dieci volte.

L'Associazione Sportiva Militare, una confederazione di gruppi che insegnano, tra le altre cose, autodifesa e tiro a segno, ha ricevuto da sola 3,46 milioni di euro, dalla sua creazione nel 2017 a oggi. Il sito web dell'Associazione dichiara che il suo obiettivo primario è insegnare ai bambini abilità utili per la “difesa della patria”.

Anche le società di rievocazione storica, le organizzazioni di commemorazione e i gruppi di ricerca di storia militare hanno ricevuto concessioni pubbliche – un totale di 125.000 euro nel 2018, e 692.000 euro negli ultimi cinque anni.

L'approccio del Ministero della Difesa è in linea con la più ampia strategia nel campo dell'istruzione del Premier Viktor Orbán, il cui governo ha, negli anni, riscritto più volte il curriculum nazionale per includere l'addestramento e la storia militare.

Recentemente, Orbán ha nominato Commissario Governativo per l'Istruzione Patriottica l'ex Ministro della Difesa, István Simicskó, il quale avrà l'incarico di correggere il curriculum per instillare, secondo le sue stesse parole, una “sana identità nazionale” nei bambini di età scolare.

Nel 2016, il governo aveva annunciato [3] [hu] che avrebbe costruito 197 aree di tiro in tutto il paese e che sarebbero costate 81 milioni di euro. Gli oppositori sostenevano [4] [hu] che Orbán stava creando una “imponente forza paramilitare”.

La storia di Anita Kőműves, intitolata “Ungheria: un metodo semplice per migliorare il patriottismo [5]“, fa parte di un'indagine più ampia di Vsquare.org sulla militarizzazione del patriottismo nei paesi Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia, e Repubblica Ceca). La storia di Kőműves è basata su informazioni ottenute direttamente dal Ministero della Difesa ungherese.