Ogni voto conta? La Nigeria affronta l'apatia elettorale e la bassa affluenza alle elezioni nazionali

I manifesti rovinati della campagna elettorale affissi su un muro a Lagos, in Nigeria. Immagine di Nwachukwu Egbunike, usata con autorizzazione.

Con le elezioni nazionali nigeriane del 16 febbraio 2019, la INEC – Commissione Elettorale Indipendente [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e l’Agenzia Nazionale di Orientamento hanno mostrato preoccupazione per le votazioni nulle, ossia quelle ritenute non valide dall’ INEC.

L'apatia degli elettori e la bassa affluenza (le accuse sui voti respinti) sono una forma di voto nullo. Svelare le ragioni dietro tale apatia è essenziale per ridurre al minimo il problema.

Riguardando alle elezioni del 2015, il riepilogo dei risultati elettorali dell’ INEC mostra che il numero di voti espressi (29.4 milioni) era inferiore alla metà del numero di elettori registrati (67.4 milioni). Di questi, il giorno delle elezioni, si sono presentati 31.7 milioni di persone e sono stati accreditati dall'INEC, ma solo 28.6 milioni sono stati dei voti validi, mentre 844.519 sono stati ritenuti nulli e respinti.

Se, nel 2015, tutti gli elettori registrati avessero espresso il proprio voto e il numero di voti respinti aumentasse dello stesso importo, si arriverebbe a circa il 4% cioè un numero trascurabile. Secondo questa ipotesi, la scarsa affluenza alle elezioni (piuttosto che il numero di voti respinti) è una forma più preoccupante del voto annullato.

Elettorato nigeriano online?

Il numero consolidato di elettori registrati per le elezioni generali del 2019 è di 84 milioni, di cui 44 milioni sono uomini e 39.5 milioni sono donne.

Oltre la metà, il 51%, sono giovani tra i 18 e i 35 anni, mentre quasi il 30% sono persone di mezza età (36-50 anni). Solo il 15% è composto da elettori tra i 51 e i 70 anni e quasi il 4% sono anziani (oltre i 70 anni). I nativi digitali (i giovani) e gli immigrati digitali (di età media) costituiscono in Nigeria l'81% degli elettori registrati.

Gli utenti di internet nel paese sono passati da 98.3 milioni nel 2017 a 100.5 milioni nel 2018. Facebook mantiene la leadership come piattaforma di social media preferita da 22 milioni di utenti, seguita da YouTube (più di 7 milioni), Twitter (6 milioni) e Instagram (5.7 milioni).

La maggioranza degli elettori alle elezioni di quest'anno utilizza le tecnologie digitali sin dalla nascita oppure è passata dalle tecnologie analogiche a quelle digitali; i media digitali non sono un'alternativa, bensì sono, semplicemente, i media.

I giovani nigeriani: politicamente ‘svegli’

Nel preludio alle elezioni presidenziali nigeriane del 2015, Twitter è diventato per i giovani elettori lo spazio per le conversazioni politiche. Le discussioni sono state calde e amare: sono state scavate trincee e i sostenitori, sia dell'All Progressive Congress (APC) che del People’s Democratic Party (PDP), sono stati coinvolti in un ciclo senza fine di accuse e controaccuse.

All'interno di questo ambiente di divisione è emersa una classe di persone senza schieramento politico, chiamate “fencists“. Non si tratta di elettori indecisi, bensì di elettori decisi che rifiutano la necessità di esprimere il loro sostegno politico su Twitter. Questi, nel 2015, ritenevano che nessuno dei due candidati alle elezioni presidenziali fosse “il Messia” e il tempo ha confermato la loro posizione.

Avanzando rapidamente verso il 2019, questo stesso gruppo di nigeriani giovani e di mezza età politicamente consapevoli ha condotto una campagna affinché il popolo ottenesse la Tessera Elettorale Permanente (PVC). Questi potenziali elettori non hanno necessariamente bisogno di essere istruiti sui voti nulli, cercano solo una ferma garanzia che l'elezione di quest'anno sarà libera, giusta e credibile; che i loro voti contino, punto!

L’utilizzo di piattaforme online per educare e spingere a votare

1. La lotta della Nigeria per il voto elettronico

La credibilità delle elezioni dipende principalmente da una procedura di voto trasparente. Il voto elettronico si rivolge agli elettori giovani e di mezza età, a proprio agio con la tecnologia, riducendo in modo significativo l'apatia dell'elettore con un processo fattibile e trasparente.

Nel marzo 2017 il Senato nigeriano ha approvato l'utilizzo del sistema di votazione elettronica, quando un emendamento della legge elettorale n. 6, 2010 è diventato legge. Il voto elettronico ha ricevuto ampi consensi in quanto garantisce elezioni libere, eque e credibili. Tuttavia, l'8 dicembre 2018, il presidente Muhammadu Buhari ha rifiutato di firmare il progetto di legge “per la quarta volta in due anni”. Questo ha posto fine all'uso del voto elettronico per le elezioni generali del 2019.

Il voto elettronico avrebbe comportato cambiamenti significativi, incluso il pieno accreditamento biometrico degli elettori mediante i lettori di smart card. In presenza di tale sistema, i funzionari elettorali sarebbero obbligati a inviare immediatamente l'accreditamento e i risultati delle elezioni dalle unità elettorali al centro di raccolta corrispondente. Inoltre, i funzionari responsabili delle elezioni hanno l'obbligo di registrare i dati di accreditamento e i risultati dei sondaggi sui moduli prescritti da INEC, i quali devono coincidere con quanto è stato registrato, prima di trasmetterli.

Il giudice elettorale della Nigeria, l'INEC, avrebbe avuto poteri illimitati di condurre elezioni mediante votazione elettronica. Inoltre, la raccolta dei risultati elettorali sarebbe stata effettuata elettronicamente e avrebbe contribuito a determinare i risultati finali in tempo reale.

Il voto elettronico potrebbe non avvenire in tempi brevi perché il governo, insieme agli elettori anziani, circa il 19% dell'elettorato, insiste per avere nel 2019 elezioni analogiche.

2. Riforme elettorali

Gli emendamenti costituzionali garantiscono l'indipendenza di INEC dopo le sfortunate elezioni presidenziali del 2007, segnate da frodi e violenze.

Secondo il National Democratic Institute, durante le elezioni si è assistito a voti di minorenni, schede prive del nome dei candidati, errori nella registrazione degli elettori, mancanza di privacy, seggi elettorali inadeguati, furto delle urne, intimidazione e acquisto di voti. Inoltre, sono stati registrati casi di violenza politica, impunità e parzialità da parte della polizia. Dal 2011, l'INEC è diventata finanziariamente indipendente: viene finanziata dal Fondo Consolidato, mettendosi così “alla pari con il modo in cui vengono finanziate la magistratura e l'Assemblea Nazionale”.

Il presidente non può più unilateralmente assumere o licenziare il capo dell'INEC senza una conferma da parte del Senato.

Eppure, queste riforme elettorali non hanno fatto abbastanza per affrontare la questione dei voti nulli durante le elezioni. Se la maggioranza degli elettori sono nativi digitali e migranti, il voto elettronico ha più senso perché raggiunge la maggioranza degli elettori lì dove trascorrono la maggior parte del loro tempo.

3. Educazione politica attraverso i social media

Per gli obiettivi e i miglioramenti nel processo elettorale possono essere utilizzati documentari, brevi video clip, podcast, webinar [it] con spiegazioni in inglese, nigeriano pidgin, hausa, igbo e yoruba, cioè le lingue più parlate della Nigeria.

Un’istruzione che enfatizzi le narrazioni storiche sull'evoluzione democratica della Nigeria, dalla Prima Repubblica fino ad oggi, contribuirebbe a trasmettere il valore del voto. Comprendere i sacrifici di coloro che sono morti per rendere possibile la democrazia nel paese negli ultimi 20 anni è cruciale. I giovani nigeriani si ricordano dei martiri del 12 giugno che hanno combattuto, anche se senza successo, per ripristinare le elezioni presidenziali del 1993 che erano state annullate dal governo militare?

Un'educazione online deve anche mettere in evidenza quanto la partecipazione degli elettori sia la chiave per un'elezione di successo. Gli elettori sono l'anello mancante per una democrazia forte.

Ogni voto conta.

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