Tra il 4 e il 16 marzo 2019, il ciclone tropicale Idai [en, come tutti i link seguenti] ha attraversato l'Africa australe, tra cui Zimbabwe, Mozambico, Malawi e parti del Sudafrica, uccidendo almeno 1.000 persone solo in Mozambico, spostandone altre innumerevoli e distruggendo interi villaggi e città. Molte aree sono isolate a causa dei ponti rotti che rendono difficile l'esecuzione delle operazioni di salvataggio.
In tempi come questi, dove l'attenzione è rivolta al salvataggio della vita umana, le missioni di soccorso spesso trascurano le condizioni degli animali. Ma la devastazione del ciclone non ha discriminato e il cambiamento climatico colpisce i più vulnerabili, compresi gli animali.
As sad reports of deaths & destruction from #CycloneIdai come to us, we are now adamant that the situation is now taking a human and environmental injustice dimension. 1/3 pic.twitter.com/o7MW5jRsGo
— People and Earth Solidarity Law Network (@PESLawyers) March 16, 2019
Mentre ci giungono notizie tristi di morti e distruzione da #CicloneIdai, ora siamo fermamente convinti che la situazione stia assumendo una dimensione di ingiustizia umana e ambientale. 1/3
#MSF teams are encountering challenges to reach #Chimanimani due to the broken road network. Several bridges that access the area have been destroyed by #cycloneIdaiZw. Essential support is being delayed because of this. pic.twitter.com/HPoDewpo8B— MSF_Zimbabwe (@MSF_Zimbabwe) March 17, 2019
I team di #MSF stanno affrontando sfide per raggiungere #Chimanimani a causa della rete stradale interrotta. Diversi ponti dell'area sono stati distrutti da #cicloneIdaiZw. A causa di ciò, un supporto essenziale viene ritardato
Qual è il piano di salvataggio per gli animali?
Il cyclone Idai sottolinea la necessità che le squadre di soccorso tengano conto anche della vita degli animali durante disastri di questa portata. Nelle ultime settimane, il disastro ha colpito animali selvatici, da fattoria, acquatici e domestici. Gli animali abbandonati sono privi di cibo o di acqua per lunghi periodi e sono disorientati per la perdita dei loro habitat naturali. Possono essere consapevoli di ciò che sta accadendo, ma la loro salvezza dipende dagli umani.
Mentre le missioni di soccorso si concentrano sulle vite umane, gli esseri non umani sono raramente presi in considerazione.
Thousands of domesticated animals perish in #CycloneIdai
Disaster strikes #Chimanimani pic.twitter.com/T4myFaA9CP— sozo Power (@sozopower) March 17, 2019
Migliaia di animali domestici periscono in #CicloneIdai
Il disastro colpisce #Chimanimani
In Zimbabwe, l'organizzazione locale Twala Trust Animal Sanctuary ha risposto aiutando con cure veterinarie di emergenza e alimentazione il bestiame e altri animali colpiti da questo disastro. L'obiettivo è quello di fornire assistenza per il benessere degli animali e di collaborare con la squadra di risposta alle emergenze dello Zimbabwe, la Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ZNSPCA), nell'area colpita. Hanno disperatamente bisogno di oggetti come cibo secco o in scatola e cibo per gatti, mangimi, bende e coperte.
ZIMBABWE – The Twala Trust will be heading to the area devastated by Cyclone Idai on Wednesday to assist with emergency veterinary care and feeding of livestock and other animals affected by this disaster. We will… https://t.co/GW5LeQLki6
— WAR-International. (@WildlifeAtRisk) March 18, 2019
ZIMBABWE – Il Twala Trust si recherà nella zona devastata dal ciclone Idai mercoledì per fornire assistenza veterinaria d'emergenza e alimentazione al bestiame e agli altri animali colpiti da questo disastro. Noi…
Di fronte al disastro, i cittadini dello Zimbabwe hanno preso d'assalto i social media per esprimere preoccupazione per il benessere degli animali e molti hanno concordato che anche gli animali dovrebbero essere evacuati e salvati:
Govt should have evacuated people and animals a week early because they knew Cyclone Idai was coming and its effects in neighbouring Mozambique were widely reported in the media. This is sad.
— Dr. Phillip Pasirayi (@PhillipPasirayi) 17 marzo 2019
Il governo avrebbe dovuto evacuare persone e animali con una settimana di anticipo, perché sapeva che il ciclone Idai stava arrivando e i suoi effetti nel vicino Mozambico sono stati ampiamente riportati dai media. E’ molto triste.
Had it been that it was cyclone, all Zupco buses could have been deployed to evacuate all pple there including the animals, yes l mean ducks and guinea pigs.
— Ncoe (@Ncoe15) 18 marzo 2019
Se fosse stato un ciclone, tutti gli autobus di Zupco avrebbero potuto essere utilizzati per evacuare tutti i volatili, compresi gli animali, sì, intendo le anatre e le cavie.
Cyclone Idai issue was known for at least 1 week b4 it hit, did the CPU go on the ground&prepare, ask for schools to be closed&evacuated. Organise shelters, safety for people&domestic animals, map its strategy etc. Lets agree that our respone is weak, learn and improve.
— Rashweat Mukundu (@rashweatm) 18 marzo 2019
Da almeno una settimana, l'arrivo del ciclone Idai era noto, la CPU ha avvertito, ha chiesto che le scuole fossero chiuse e evacuate. Ha organizzato rifugi, la sicurezza per le persone e gli animali domestici, ha mappato la sua strategia, ecc. Ammettiamo che il nostro responso sia stato debole, per imparare e migliorare.
Gli animalisti invitano i cittadini a non lasciare animali indietro durante le operazioni di evacuazione o soccorso, e di ricordare di cercare gli animali feriti e di conseguenza stressati. Secondo Heather Kitchen, che scrive sulle strategie di gestione delle emergenze:
Regardless of their ‘worth,’ when something disrupts the ability to care for these animals, outside help is needed … [which is] limited when it comes to rescuing, caring for, and sheltering animals because it has not been fully integrated into emergency management’s planning activities.
Indipendentemente dal loro “valore”, quando qualcosa sconvolge la loro capacità di prendersi cura da soli, è necessario un aiuto esterno … [che è] limitato quando si tratta di soccorrere, di occuparsi e di curare gli animali perché questa attività di pianificazione non è stata completamente integrata nella gestione delle emergenze.
I responsabili dei cambiamenti climatici
Gli scienziati insistono sul fatto che il cambiamento climatico ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita di questo ciclone e delle inondazioni diffuse nelle ultime settimane nell'Africa meridionale. I cambiamenti climatici continueranno a rendere le tempeste come questa più severe e intense. Spesso questi disastri ambientali colpiscono coloro che hanno fatto meno per causare il cambiamento climatico.
“Cyclone #Idai is a clear demonstration of the exposure and vulnerability of many low-lying cities and towns to sea-level rise as the impact of #climatechange continues to influence and disrupt normal weather patterns.” – @unisdr special rep. ?https://t.co/MtcP3bn14D #Resilience pic.twitter.com/dGVNBjAYRm
— UN Climate Change (@UNFCCC) March 18, 2019
“Il ciclone #Idai è una chiara dimostrazione dell'esposizione e della vulnerabilità di molte città e centri urbani pianeggianti all'innalzamento del livello del mare, poiché l'impatto del #cambiamentoclimatico continua a influenzare e disturbare i normali modelli meteorologici.” @unisdr report speciale. ?
Un recente articolo su Grist, sostiene che i legami tra cambiamenti climatici e tempeste tropicali non possono più essere negati:
Cyclone Idai is not a natural disaster; the storm was made worse by climate change, centuries of colonialism, and continuing international injustices.
Il ciclone Idai non è un disastro naturale; la tempesta è stata aggravata dal cambiamento climatico, da secoli di colonialismo e dalle continue ingiustizie internazionali.
Il riscaldamento globale sta causando piogge più intense. Idai ha prodotto un anno di pioggia in pochi giorni. La siccità regionale negli ultimi anni ha indurito il suolo e incrementato il deflusso. Anche i livelli del mare sono più alti di 100 anni fa, il che significa che le inondazioni costiere si estendono anche nell'entroterra.
Scienziati e ambientalisti avvertono che fintanto che PIù ritardiamo l'azione per il clima, peggio diventerà per gli esseri umani, gli animali e il pianeta nel suo complesso. La reale portata della devastazione e dell'impatto sulla vita umana, animale e vegetale deve ancora essere valutata.