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Il Pakistan avvia la campagna ‘Vietato toccare’ contro l'abuso minorile

Categorie: Asia meridionale, Pakistan, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Donne & Genere, Giovani, Legge

Immagine di dominio pubblico

Il Ministero dei diritti umani del Pakistan [1] (MOHR) [en, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni], ha recentemente dato il via ad una campagna di sensibilizzazione [2] che ha lo scopo di accrescere la consapevolezza sull'abuso minorile nel Paese. La campagna pone l'accento sulla necessità da parte della società, dei genitori e degli insegnanti di essere vigili e informare i bambini sull'esistenza di predatori sessuali. In Pakistan, come in molti altri paesi, l'abuso sui minori spesso non viene denunciato. Questa è la prima campagna di questo tipo [3] nel Paese e ha già ricevuto molti consensi, sia da parte degli attivisti che dell'opinione pubblica.

Al parco un uomo tenta di molestare e rapire un bambino, ma lui inizia a gridare, gli altri bambini si avvicinano e dicono all'uomo ‘vietato toccare’.

L’abuso minorile [8] [it] non è un fenomeno nato di recente e limitato ad una particolare regione. Secondo Sahil [9], una ONG che fornisce servizi di protezione per minori, nel 2017, oltre 3.445 bambini (2.017 femmine e 985 maschi) sono stati vittime di abusi in Pakistan. Tuttavia, tenendo in considerazione che la maggior parte dei casi non è stata denunciata, per la paura di discriminazioni sociali e l'intervento poco efficace della polizia, si stima che il numero di vittime sia molto più alto. Purtroppo le vittime sono spesso maltrattate dai loro stessi familiari o da perosne che conoscono e di cui si fidano, ed è proprio questo che li induce a rimanere in silenzio.

Negli ultimi anni, i numerosi scandali riguardati l'abuso minorile hanno scioccato il Paese, per esempio il caso di Kasur [10] fece gran scalpore nel 2016, e lo stupro e omicidio della sedicenne Zainab Ansari [11] sollevò molte proteste nel 2018. Se ne discusse molto sui social network, e venne chiesto al governo di punire i colpevoli e proteggere i minori.

Le ONG aiutano a lanciare la campagna

Il Ministro dei diritti umani ha ringraziato due gruppi locali che si occupano di difesa dei diritti umani, Kasur Hamara Hai [12] (KHH) e Shehri Pakistan [13], per aver aiutato a dare il via a questa campagna di sensibilizzazione e avergli fornito i filmati usati per la campagna.

Voglio ringraziare Shehri e Kasur Hamara Hai (KHH) per averci aiutato con il nostro programma di sensibilizzazzione sull'abuso minorile, fornendoci volontariamente dei filmati.

Global Voices ha parlato con Shimaila Matri Dawood, un membro del Kasur Hamara Hai (KHH) e amministratore delegato di una società che si occupa di gestione di contenuti multimediali, per saperne di più sul loro contributo alla campagna:

Shimaila Matri Dawood:It was after the brutal rape and murder of Zainab Ansari that a like-minded group of ordinary volunteers from different walks of life came together to form the Facebook group ‘Kasur Hamara Hai [12],’ to undertake two tasks. To begin with; the first, to advocate the establishment of a missing child alert, response and recovery system to be set in motion on receipt of a report of a missing child anywhere in Pakistan; and second, to create a series of videos for awareness of child abuse and actions needed to protect children from predators.

Shimaila Matri Dawood: Dopo il brutale stupro e omicidio di Zainab Ansari, un gruppo di semplici volontari si sono uniti e hanno creato il gruppo facebook ‘Kasur Hamara Hai’ [12], con lo scopo di sostenere la creazione di un sistema di allerta, intervento e recupero di minori scomparsi, da attivare subito dopo la segnalazione di scomparsa di un minore in qualsiasi parte del Pakistan e creare una serie di filmati per la sensibilizzazione sull'abuso minorile e sugli interventi necessari per la protezione dei minori da predatori sessuali.

Global Voicese (GV): Cosa ne pensa della campagna lanciata dal Ministero dei diritti umani?

Shimaila Matri Dawood: We were very grateful that everyone we approached spared their time, expertise and equipment complimentarily and put in their hearts and souls in making an educational campaign on child abuse prevention. Later two of these videos were given to Dr. Shireen Mazari and MOHR for use in launching a public service campaign on child protection.

Shimaila Matri Dawood: Siamo davvero felici che tutti quelli che abbiamo contattato ci abbiano dedicato il loro tempo, le loro competenze e materiali, e abbiano messo anima e corpo nella realizzazione di una campagna educativa sulla prevenzione dell'abuso minorile. Due di questi filmati sono stato dati al Dr. Shireen Mazari e alla MOHR per pubblicizzare la campagna sulla protezione dei minori.

A seguire alcuni filmati utilizzati per la campagna, mandati in onda sulle TV nazionali e postati sui social network:

Il filmato qui sopra mostra una madre che, mentre lascia il figlio a scuola, si accorge che un uomo sta provando a molestare un bambino in auto, si avvicina all'uomo e gli dice ‘vietato toccare’.

Nel filmato qui sopra si vogliono educare i bambini a non dar retta agli estranei, e a non fidarsi di loro.

Sui social media, la campagna ha ottenuto molti consensi, e su twitter l'hashtag #ChoonaManaHay [19] [ur] (vietato toccare) è diventato un trending topic nel Paese:

Ottimo inizio, ci vorrà tempo per far crescere la consapevolezza sul problema. Gli insegnanti potrebbero avere un ruolo molto importante in tutto ciò. Questo dovrebbe far parte della loro formazione obbligatoria degli insegnanti e a scuola dovrebbero occasionalmente esserci lezioni specifiche sull'argomento.

Iniziativa fantastica!
Con tutti i terribili casi di abuso minorile e molestie non denunciate, è arrivato il momento di insegnare ai bambini quando è “giusto o non essere toccati”.

Il governo pakistano ha addottato una serie di provvedimenti per la prevenzione all'abuso minorile. Il Ministero ha creato il National Child Protection Centre [24] (Centro nazionale per la protezione dei minori), che offre educazione, consulenza e trattamenti medici gratuiti. Inoltre è stato attivato un numero verde di assistenza telefonica (1099) [25], dove è possibile denunciare casi di violazione dei diritti umani, incluso di abuso di minori.

Tuttavia, il Pakistan ha bisogno di molte altre campagne come la #ChoonaManyHay per sensibilizzare l'intero Paese e ottenere dei risultati sulla prevenzione dell'abuso minorile.