#MeTooSebat: i kirghisi scelgono i social media per discutere sulle ‘scuole di Gulen’

La scuola superiore kirghisa-turca per ragazzi Chingiz Aitmatov a Bishkek (Foto: Scuola superiore Chingiz Aitmatov). Pubblicata su Eurasianet.

Nel Kirghizistan l'hashtag #MeTooSebat [en, come i link seguenti salva diversa indicazione] è diventato un trend su Twitter grazie agli ex studenti delle scuole private, che ispirandosi al controverso studioso turco Fethullah Gulen, hanno iniziato a condividere storie di professori tirannici e di bullismo istituzionalizzato, mentre altri hanno provato a difendere la reputazione e l'eccellenza accademica di queste scuole.

In inverno capitava che i chiaccheroni che non avevano voglia di dormire venissero fatti uscire in pigiama durante la notte e obbligati a fare vari giri di corsa attorno al dormitorio.

L'hashtag ha connotazioni geopolitiche perché il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto pressioni, su questo piccolo alleato dell'Asia Centrale e su molti altri governi stranieri, perché fossero chiusi tutti gli istituti collegati a Gulen, suo acerrimo rivale.

Il governo turco asserisce che Gulen stia da lungo tempo tentando di minare lo Stato turco dal suo esilio di fatto negli Stati Uniti e che sia la mente dietro al fallito colpo di stato del 2016.

A seguito del colpo di stato, i diplomatici turchi hanno costretto, o tentato di costringere i governi stranieri, dall’Azerbaijan all’Angola, a chiudere gli istituti di istruzione collegati a Gulen.

Battuta di un utente Twitter kirghizo che afferma che, secondo lui, il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan stia pagando gli utenti di Twitter per lamentarsi di queste scuole.

Benché molti alleati della Turchia abbiano aderito alla richiesta di Ankara di chiudere queste scuole, il Kirghizistan e il Kazakistan hanno trovato una soluzione alternativa, che consente a queste scuole di rimanere aperte con un maggiore controllo da parte del governo sulle loro strutture di gestione a patto che cambino il proprio nome.

La leadership turca ha fatto capire in più di un'occasione di non essere soddisfatta di questo approccio.

A seguito della campagna #MeTooSebat, almeno un legislatore kirghiso ha già chiesto [kj] che venga fatta un'indagine approfondita sulle scuole, note per la oro segretezza, creando sgomento tra i genitori che le considerano un'alternativa economica al problematico sistema scolastico nazionale.

Molti utenti di Twitter hanno sottolineato che il bullismo e altri abusi riferiti in istituti di alto livello non sono altro che la punta dell'iceberg dei problemi che affliggono le scuole del paese e che le autorità hanno puntualmente evitato di affrontare.

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