Gli indigeni brasiliani comprano azioni della società ferroviaria per denunciare i suoi disattesi obblighi ambientali

Il popolo indigeno dice che la ferrovia ampliata recentemente ha avuto un impatto sugli animali selvatici dell'area e minaccia la sua sicurezza. Immagine: Pedro Biava, usata con autorizzazione.

Il 24 aprile 2019 l'assemblea degli azionisti di Rumo Logística, un consorzio ferroviario brasiliano, ha visto alcune facce nuove, impreviste: un gruppo di cinque persone indigene di etnia guarani e tupi, che hanno recentemente acquistato sei azioni della società.

Ognuno di loro rappresenta uno dei cinque Territori Indigeni designati ufficialmente nello stato sud orientale di São Paulo che ha risentito di una vecchia ferrovia per il trasporto di merci costruita 90 anni fa, che Rumo gestisce e ha iniziato ad ampliare nel 2014. Per compensare l'impatto causato dall'ampliamento della ferrovia, lo Stato obbliga contrattualmente la società a “costruire case, luoghi di preghiera, un ponte, giardini comunitari e acquistare micro trattori” per le comunità. Circa 5000 persone vivono nei cinque Territori Indigeni interessati dall'ampliamento della ferrovia.

I rappresentati degli indigeni dicono tuttavia che la società non ha adempiuto ai suoi doveri, secondo una storia di Folha de São Paulo  [pt, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]. L'Ufficio del Procuratore Federale conferma questo: 63 dei 97 lavori di ristrutturazione previsti nel contratto di concessione sono congelati. Il 19 aprile 2019 i pubblici ministeri hanno raccomandato a Ibama, l'agenzia ambientale nazionale del Brasile, di sospendere immediatamente la costruzione della nuova ferrovia e anche la licenza operativa di Rumo. Hanno anche raccomandato all'agenzia di infliggere a Rumo una multa di 10 milioni di reais (2,5 milioni di dollari).

In una lettera letta all'assemblea del 24 aprile 2019, i cinque azionisti indigeni hanno descritto dettagliatamente la loro problematica. Hanno spiegato come i treni hanno avuto un impatto sulla fauna selvatica nella regione e, inoltre, limitato la circolazione della popolazione. In aggiunta, hanno riferito la loro lotta per dialogare con la Rumo, e anche screditato l'ultimo Report Annuale di Sostenibilità della società, che dichiara che Rumo “sta adempiendo perfettamente ai suoi obblighi, in un modo partecipativo e inclusivo, con le comunità indigene interessate.”

Parlando con il reporter Pedro Biava del giornale Brasil de Fato, Adriano Karai, di etnia guarani, ha detto che l'obiettivo degli azionisti indigeni è stato semplicemente far ascoltare le loro voci agli investitori della società, piuttosto che approfittare delle loro azioni (che hanno acquistato per 17 reais l'una, circa 4,30 dollari).

Karai descrive anche come la ferrovia ampliata recentemente ha influito sulla sua comunità di Tenondé, situata nella città di Paralheiros:

Tem o barulho do trem, que é a noite toda. Os animais não frequentam mais os locais de caça. A gente não tem mais uma noite calma. Eles também transportam muitos grãos que acabam se espalhando pelo território, e a gente sabe que aquele alimento não é de qualidade, é transgênico. (…) E a gente acaba convivendo com o perigo: o trem passa pelos nossos territórios, onde costumamos visitar as aldeias, nas trilhas. A gente corre o perigo de ser atropelado pelo trem, porque agora o trem passa a cada dez minutos.

C'è il rumore del treno, che corre tutta la notte. Gli animali non vengono più nei luoghi di caccia. Non abbiamo nessuna notte tranquilla. Trasportano anche molti cereali che finiscono col cadere sul terreno, e sappiamo che quel cibo non è di buona qualità, è transgenico. (…) Anche la nostra vita è in pericolo: il treno passa attraverso i nostri territori, dove le comunità attraversano i binari a piedi. Siamo in costante pericolo di essere investiti da un treno, perché adesso ne passa uno ogni dieci minuti.”

Secondo la storia di Folha, le comunità indigene hanno inizialmente proposto a Rumo di appaltare i lavori di ristrutturazione a un comitato locale gestito dalle stesse comunità. Secondo l'Ufficio del Procuratore, la società ha inizialmente concordato, tuttavia a ottobre 2018, poco dopo le elezioni del Presidente Jair Bolsonaro, svoltesi su una piattaforma esplicitamente anti indigeni, ha mutato la sua prospettiva. Il 20 novembre 2018, Rumo ha improvvisamente cancellato la sua partecipazione all'incontro con le comunità e da allora non si è presentato a nessun altro dei loro incontri.

Parlando con Folha, la società ha detto che non ha mai sottoscritto nessun accordo con le comunità indigene per appaltare i lavori di ristrutturazione al loro comitato.

L'assemblea degli azionisti del 24 aprile 2019 è terminata senza nessun accordo formale, tuttavia i rappresentanti di Rumo dicono che le rivendicazioni indigene saranno discusse nell'incontro interno di maggio.

I lavori di ampliamento sono iniziati nel 2014. Circa 5000 persone indigene vivono nell'area. Immagine: Pedro Biava, usata con autorizzazione.

Attivismo azionista

I Guarani e i Tupi non sono gli unici a impegnarsi nel cosiddetto “attivismo azionista” [it], una pratica che non è molto comune in Brasile.

Nel 2010, il gruppo Articulation, delle persone che subiscono le conseguenze della Vale (Articulação dos Atingidos e Atingidas pela Vale), ha acquistato le azioni della società per partecipare alle sue assemblee.

Vale è una delle maggiori multinazionali minerarie nel mondo e il gestore della diga esplosa nella città di Brumadinho [it] a gennaio 2019, che ha  ucciso 236 persone (34 sono ancora disperse).

Il 30 aprile 2019, il giorno dell'assemblea degli azionisti, i membri di Articolazione hanno affisso manifesti con i nomi delle persone decedute sulle pareti della sede centrale della Vale, come riportato dal giornale O Globo.

Esprimendo le proprie preoccupazioni in queste assemblee, le società sono costrette a registrare le richieste degli attivisti nei loro verbali. Uno dei membri di Articulation, Carolina de Moura, lei stessa un'azionista di Vale, ha detto a O Globo:

Não vamos nos calar. A empresa tem que investir tudo o que ganha na melhoria dos rios e se preocupar com vidas humanas.

Continueremo a far sentire la nostra voce. La società deve investire tutto per salvaguardare i nostri fiumi, e prendersi cura della vita della popolazione.

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