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La storia del giocatore di basket Ngagne Diop, detto “Gangio”, vittima del ‘decreto sicurezza’ espulso dall'Italia

Categorie: Africa sub-sahariana, Europa occidentale, Italia, Senegal, Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Governance, Legge, Politica, Rifugiati

“La cancellazione del permesso umanitario del ‘decreto sicurezza’, ha spezzato le speranze di una vita pacifica e sicura del nostro ‘gigante buono’ amico e compagno di squadra. ” – Foto di Gangio dalla pagina Facebook della sua squadra Polisportiva Avigliana Basket [1].

Ngagne Diop, chiamato da tutti “Gangio” è una delle prime vittime dell'inasprimento della caccia all'immigrato scatenata dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini [2] tramite il Decreto Sicurezza [3] (PDF del testo del decreto approvato nel 2018). In questi giorni, inoltre, è in arrivo anche un aggiornamento della legge, chiamato “Decreto Sicurezza Bis”, già criticato da molte parti ed organismi internazionali [4].

Davide Drago ha ricostruito [5] la storia di Gangio su sportallarovescia.it:

Ngagne Diop, da tutti chiamato Gangio, era arrivato da un paio d’anni in Valsusa grazie ad un progetto di accoglienza diffusa per richiedenti asilo, dopo aver affrontato, come tanti ragazzi suoi coetanei, il viaggio dal Senegal fino al deserto e l’inferno della Libia per poi attraversare il Mediterraneo….

Si potrebbe pensare che il ragazzo abbia deciso di voler lasciare l'Italia come fanno tanti migranti, che utilizzano il nostro paese soltanto come passaggio. Invece no, Gangio nel nostro paese voleva viverci e si trovava bene. Il ragazzo è stato vittima delle nostre leggi. La commissione che esamina le richieste di asilo ha respinto per ben due volte la sua domanda e la settimana scorsa il giudice non ha ritenuto valida la richiesta di sospensiva del procedimento di espulsione, in attesa del ricorso in Cassazione.

Tutta la squadra della Polisportiva Avigliana Basket [6] è sorpresa da questa misura che colpisce il suo pivot e gli esprime solidarietà. Il suo presidente spiega [7] secondo fanpage.it:

Fino a dodici mesi fa avrebbe avuto tutti i requisiti per restare, ma i nuovi regolamenti hanno stravolto tutto” accusa il presidente della Polisportiva, ricordando: “Dopo alcuni mesi di tirocinio lavorativo, nelle ultime settimane aveva anche trovato un’occupazione presso una cooperativa sociale del territorio. Tutto questo per le nuove leggi sull'accoglienza nel nostro Paese, non è stato sufficiente per garantirgli un permesso di soggiorno. La cancellazione del permesso umanitario del decreto sicurezza, ha spezzato le speranze di una vita pacifica e sicura del nostro gigante buono amico e compagno di squadra”.

Gli Italiani hanno utilizzato i social media per esprimere la loro solidarietà a questo ragazzo. In seguito ad un articolo su valsusaoggi.it, un lettore che firma dario, scrive ironicamente [8]:

Qualcuno sarà orgoglioso di avere “salvato” la nazione allontanando lui ed altri come lui….

Sullo stesso sito Lele, pure lui usando l'ironia scrive [9]:

Ma ormai dovrebbe essere chiaro, ce lo stanno spiegando in tutte le maniere: il problema dell’Italia che sta peggiorando, mentre le altre nazioni europee progrediscono, non sono la burocrazia, la corruzione, la criminalità più o meno organizzata, ma alcune migliaia di immigrati che non sono neanche sufficienti a coprire il calo demografico dell’italia che inevitabilmente causerà il crollo del sistema del “welfare” nazionale.
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Il gruppo di giocatori della Polisportiva Avigliana Basket al completo, con Gangio al centro. Foto di copertina della pagina Facebook [10] della squadra.

Hanno utilizzato anche Facebook. In un commento su questo media, Francesco, a nome del Direttivo asd Polisportiva Avigliana Basket, scrive in un lungo post [1] concludendo:

Non sappiamo se adesso senza Gangio saremo più sicuri in Italia o se qualche italiano vivrà meglio senza di lui. Noi sicuramente sappiamo che ci mancherà moltissimo e speriamo di poterlo riabbracciare presto e riaverlo in campo con noi.

Questo post ha suscitato oltre 6700 reazioni, 679 commentie 3700 condivisioni, commentandolo Marcello D'Alessio scrive [11]:

Sono di caselle, della filmar ..giocheremo mercoledì…io sono ufficiale di campo per referto…il suo nome lo scrivo lo stesso sul referto ed in maiuscolo…è una storia spaventosa ma purtroppo figlia di questi tempi orribili e disumani…vi sono vicino.

Tra quelli che hanno condiviso il post del presidente della Polisportiva Avigliana Basket c'è anche Overtime – Storie a spicchi [12], suscitando più di 4000 interazioni con 370 commenti e 887 condivisioni.

Tuttavia non tutti hanno simpatizzato con Gangio. Ad esempio Luka Miharija figlio di immigrati, scappati dalla Croazia durante la guerra, diventati poi cittadini italiani, dopo aver raccontato quanto i suoi genitori hanno sofferto e le difficoltà che hanno incontrato, spiega [13] perché vota Lega

Io sono nato straniero, e so cosa vuole dire guadagnarsi ogni singola cosa, ed è per questo che sono fiero di votare Lega e Matteo Salvini perché è questa l'Italia che mi piace e l'Italia che voglio dove si premia chi se lo merita e chi non vuole fare qualcosa e non ha i requisiti minimi se ne deve andare. e non quella della Sinistra che per anni ha permesso a chiunque di entrare e di ricevere soldi e di vivere sulle nostre spalle… Detto ciò torniamo a parlare di Basket che forse é meglio e crea meno problemi

Il commento di Luka Miharija ha provocato diversi commenti tra i quali quello di Tobia Mattioli, che dice [14]

Luka Miharija se ci fosse stato Salvini tuo papà non sarebbe arrivato. Se ci fosse stato Salvini probabilmente tu non saresti nato.

Pure Marco Campaniolo che scrive [15]:

Luka Miharija ma perché deve essere una perenne guerra a chi sta peggio? Se alla tua famiglia hanno negato dei diritti perché è giusto negarli anche agli altri? Mi rendo conto che proprio per questo motivo potresti “rosicare” e pensare che non sia giusta questa disparità di trattamento. Ma non per questo si deve trasformare la cosa in una gara al ribasso. Anche perché, come tu stesso hai detto, se tuo padre nonostante l'impegno non fosse riuscito a trovare lavoro sarebbe stato costretto a tornare in patria e combattere una guerra che (a quel che ho capito) non sentiva come sua. Questo sarebbe stato giusto?

Pasquale Pagliuca precisa [16]:

Luka Miharija forse hai solo dimenticato che la Lega ha governato questo paese per 20 anni e la legge che regola dal 2002 ad oggi l’immigrazione e’ pensa tu la Bossi Fini. Poi puoi decidere di ignorare la realtà e continuare a dire fesserie

Secondo quanto scrive [17] Internazionale, sono state presentate in Italia nel 2017 in tutto 130mila domande di protezione internazionale, il 52% di queste richieste è stato respinto, al 25% è stata concessa la protezione umanitaria, all’8% lo status di rifugiato, ad un altro 8% la protezione sussidiaria e al restante 7% altri tipi di protezione.

Nel mese di novembre 2018, su iniziativa del Ministro Matteo Salvini della Lega, il parlamento italiano ha approvato il “decreto sicurezza [18]” che restringe le possibilità di accoglienza degli stranieri e introduce una serie di nuove norme che colpiscono gli individui “senza documenti”.