- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Patrimonio culturale e cani randagi vittime del ritorno della Formula 1 nella città di Baku, in Azerbaigian

Categorie: Citizen Media

“Benvenuti al Gran Premio di Formula 1 2019 di Socar Azerbaigian! Un invito troppo bello per lasciarselo scappare.” Fotogramma della promozione ufficiale del Gran Premio di Formula 1 2019 di Socar Azerbaigian.

Overlooking the Caspian Sea, the 2020 Formula 1 Azerbaijan Grand Prix is run along the Baku City Circuit, giving fans a view of modern architecture as well as historic buildings around the industrial city of Baku. Immerse yourself in Formula 1 racing as well as the city of Baku with F1 Experiences Official Ticket Packages. Ticket packages include race tickets, access to the racing lifestyle with tours of the Paddock and track, an Exclusive Pit Lane Walk and more!

Il Gran Premio dell'Azerbaigian 2020 di Formula 1 si svolge lungo le strade cittadine del Circuito di Baku, sulle rive del Mar Caspio, riuscendo a offrire ai tifosi anche un punto di osservazione privilegiato sull'architettura moderna e sugli edifici storici che popolano la città industriale di Baku. Immergiti allo stesso tempo nell'atmosfera della gara di ​Formula 1 e in quella della città di Baku, grazie ai pacchetti d'ingresso di F1 Experiences. I pacchetti d'ingresso includono i biglietti per la gara, uno sguardo esclusivo sullo stile di vita delle corse attraverso i tour del Paddock e del tracciato, una passeggiata lungo la corsia dei box e tanto altro ancora!

Così il sito ufficiale [1] [it] del Gran Premio di Formula 1 presenta la corsa del prossimo anno a Baku, mentre molti nella capitale azera temono che già la corsa del 28 aprile stia mettendo in pericolo una delle principali attrazioni della città: la preziosa Città Vecchia.

Per il secondo anno consecutivo, Baku ospita una gara di F1. Il governo autoritario dell'Azerbaigian considera gli eventi sportivi delle ottime opportunità per sponsorizzare il proprio paese, e ha già ospitato l'Eurovision nel 2012 e i Giochi europei nel 2015. Il 29 maggio Baku ospiterà anche la finale di Europa League, la seconda più prestigiosa competizione calcistica europea.

Ma mentre la Formula 1 ha già dipinto gli edifici storici del cuore di Baku come parte del quadro per attrarre fan locali e stranieri, i residenti si sono rivolti ai social media per protestare contro quelli che appaiono essere dei maldestri lavori di ristrutturazione della Città Vecchia.

Ibrahim Emre chiede su Facebook di porre fine alla Formula 1 a Baku.

Basta Formula 1! Insieme dobbiamo dire no ad ospitare la corsa di Formula 1 [in Azerbaigian]. Dovremmo dire no, perché non c'è assicurazione sanitaria, non c'è sistema fognario, quando piove l'intera città va sotto acqua, ecc. Ma soprattutto, milioni di persone vivono in condizioni di povertà e disoccupazione. Non avendo mezzi finanziari, i giovani devono rinunciare ai loro sogni, al loro futuro. Con un investimento di 150 milioni di manat, l'educazione potrebbe essere gratuita. Insomma, ogni anno investiamo nella Formula 1 ma non nel nostro sistema educativo? Perché? Perché questi eventi fanno conoscere la nostra nazione al mondo. Una nazione dovrebbe essere conosciuta per la propria economia, l'educazione, l'esercito, l'assistenza sanitaria, e non per questi eventi privi di senso.

Emre è solo una delle decine di residenti di Baku che hanno utilizzato Facebook per mostrare la propria preoccupazione. Alcuni hanno perfino chiesto scusa alla Città Vecchia.

Salve, Città Vecchia, come stai? So che sei sconvolta. Il fumo della carne alla griglia ti soffoca, e rende noi ciechi. Amiamo la focaccia più di quanto amiamo te. Una volta, ci sedevamo lungo le tue mura. Ma ora, per poterlo fare, dobbiamo entrare in qualche edificio [riferimento ai ristoranti che sono spuntati lungo le mura della città vecchia]. Ti stiamo soffocando. Perché non ti amiamo. L'Aqlay [una pietra da costruzione] ci è più familiare. Il Qutab [focaccia azera ripena] ci è più caro. Il Kebab è amato più della tua storia. Perché la pancia è più cara di un fratello… Con rispetto, Tural Yusifov, storico di formazione.

Di seguito un video che ricapitola i lavori di costruzione nella città.

Dove sta la verità?

La sezione giovanile del partito al potere in Azerbaigian ha prontamente smentito tutti i reportage secondo cui alcune parti della Città Vecchia saranno distrutte, condividendo il seguente video con il commento: “A tutti coloro che diffondono false informazioni sulla demolizione delle antiche mura della ‘Città interna’, ecco una risposta che arriva come uno schiaffo.”

Lo “schiaffo” ai critici a cui il video si riferisce è un'intervista con Rahib Azeri, a capo dei servizi d'informazione della Riserva Storica ed Architettonica di Stato della Città Vecchia [2] [en], un'organizzazione statale.

Nel video, Rahib Azeri rassicura il giornalista e gli spettatori, sostenendo che i lavori in corso all'interno della Città Vecchia sono parte di lavori di ristrutturazione di ristoranti e bar. Nessuna di queste operazioni danneggerà le mura stesse, afferma.

Questa spiegazione non convince molti. L'artista Gunduz Aghayev ha pubblicato questo schizzo in risposta ai reportage.

 

View this post on Instagram

 

Gündüz Ağayev İçərişəhəri təsvir edir… [3]

A post shared by N!DA Vətəndaş Hərəkatı [4] (@nidavh) on

La foto sottostante mostra le pietre utilizzate nei lavori di ristrutturazione, diverse dalle pietre originali:

 

View this post on Instagram

 

Azərbaycan hakimiyyətinin tarixə hörmətlə yanaşmadığı təzə xəbər deyil. İçərişəhərdə, Sovetskidə bir çox tarixi abidələr ya zədələnib, ya da tamamilə sökülüb. Four Seasons otelinin tikintisi zamanı aşkarlanmış orta əsrlərə aid tunel orada araşdırma aparmaq və onu qorumaq əvəzinə betonlanıb. Tarixi abidələr mərmər parklar, bahalı otellər və restoranlarla əvəzlənir. Aşağıdakı şəkildə İçərişəhərin qala divarlarının daşlarının əvəzlənməsini görmək mümkündür. Nədən ötrü? Yeni restoranlar tikmək, mövcud restoranları genişləndirməkdən ötrü. Tarixə olan münasibəti Azərbaycan hakimiyyətinin səviyyəsini göstərir. Tarixi tikililər hakimiyyət üçün heç bir məna daşımır, sadəcə köhnə daşlar və evlərdirlər. İçərişəhərdə və ölkənin digər yerlərində tarixi abidələrin, tikililərin zədələnməsi və sökülməsi dayandırmalıdır! [5]

A post shared by N!DA Vətəndaş Hərəkatı [4] (@nidavh) on

Il patrimonio culturale è un grosso problema in Azerbaigian, dove reinvestire i profitti del petrolio nel settore edilizio è una priorità decisamente maggiore di salvaguardare antichi edifici.

Aslan Ismayilov, attivista per i diritti civili, ha condiviso questo video che sottolinea quanto l'Azerbaigian sia indietro rispetto alle altre nazioni nella protezione dei siti storici.

Non è un giorno per cani

Insieme alla Città Vecchia, anche i cani randagi sono in pericolo.

Il 16 aprile, un bambino di tre anni è stato morso [6] [az] da un cane randagio a Baku, riportando alla ribalta nazionale la questione.

Un membro del parlamento fantoccio ha chiesto [7] [az] l'abbattimento di tutti i randagi, citando con approvazione le pratiche sovietiche.

Gli attivisti per i diritti degli animali, radunatisi fuori dal municipio, sono stati velocemente dispersi [6] [az] dalla polizia.

Anche i Giochi Europei del 2015 erano stati accompagnati da violenza contro gli animali randagi, tanto che la notizia era stata ripresa dai giornali internazionali [8] [en]. Ora, la storia si sta ripetendo.

Non che questa storia interessi molto gli appassionati di Formula 1 che hanno pagato [9] [it] tra i 51.19 e i 3982.64 euro per acquistare i biglietti della corsa.

I prezzi più alti propongono un pacchetto “avventura” di tre giorni, piazzando gli spettatori “esattamente sopra i box”, e “con la migliore vista garantita”. Il prezzo che la Città Vecchia dovrà pagare potrebbe essere ancora più alto.