Il progetto della Giamaica ‘Voci per il cambiamento climatico’ diffonde il suo messaggio tramite la musica

Schermata del video YouTube “Voci per l'educazione sul cambiamento climatico – Campagna 2019,” pubblicato da Panos Caribbean. L'organizzazione ha lanciato una campagna di sensibilizzazione comunitaria di otto mesi in quattro comunità in Giamaica: Rocky Point e Lionel Town nella parrocchia di Clarendon, Ridge Red Bank a St. Elizabeth e White River a St Ann.

Dalla musica reggae e da sala da ballo, ai motivi musicali che glorificano le virtù dai detersivi per bucato ai fast food, il modo per entrare nel cuore dei giamaicani è attraverso la musica — incoraggiando Panos Caribbean, una organizzazione non governativa con conoscenze mediatiche, ad adottare un approccio musicale per diffondere il messaggio ambientale. L'organizzazione è riuscita a condividere con successo le informazioni critiche con il pubblico attraverso il suo progetto “Voci per il cambiamento climatico” [en, come i link seguenti].

Queste voci sono risuonate alte e chiare durante la storica Conferenza delle Nazioni Unite di Parigi (COP21) nel 2015. Là il cantante e cantautore giamaicano Aaron Silk ha unito le forze con altri musicisti — incluso il musicista beliziano Adrian Martinez — per raccomandare un limite di 1,5 gradi al riscaldamento globale.

Il messaggio musicale, che supporta la posizione dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (Small Island Developing States), è stato significativo, influenzando le aspirazioni riflettute nel documento finale di COP21.

Anni dopo, il messaggio “1,5” continua a risuonare nei Caraibi occidentali, dove i cantanti si sono intrecciati alle parole del poeta Kendel Hippolyte di St. Lucian con le loro parole per assicurare che il messaggio arrivi a destinazione.

L'artista Sammy Junior della comunità di Rocky Point, Clarendon (una comunità colpita dall'innalzamento del livello del mare e l'erosione costiera) a un workshop sulla Messaggistica inerente il cambiamento climatico in Giamaica, il 14 marzo 2019. Foto di Emma Lewis, usata con autorizzazione.

La crisi del cambiamento climatico nel 2019 è ancor più urgente di quanto lo era quattro anni fa e, in Giamaica, i cittadini delle aree rurali dagli agricoltori ai pescatori stanno ascoltando l'appello. Gli artisti, gli allievi delle scuole e i membri della comunità si sono riuniti in varie parti della Giamaica — Kingston, Lionel Town, Ridge Red Bank e White River — per quattro giorni di workshop durante i mesi di marzo e aprile. Là hanno affinato le loro abilità comunicative e imparato sull'impatto del cambiamento climatico. Sono emersi testi profondi, fluite idee e visite rivelatrici sul campo hanno fornito prospettive sul campo:

Mama Earth she a bawl
Deep inna di forest weh di trees dem a fall
Look pan di reef, see di fish dem small,
Give dem little time, mek dem grow big and tall.

Madre Terra urla
nel profondo della foresta dove gli alberi cadono
Guarda oltre la barriera corallina, vedi come sono piccoli i pesci
Dagli un po’ di tempo, lasciali crescere grandi e grossi

Alcuni artisti di Kingston, Clarendon e Spanish Town lavorano insieme alle parole, durante il workshop sulla Messaggistica inerente il cambiamento climatico. Foto di Emma Lewis, usata con autorizzazione.

Con il lancio di Panos di un nuova canzone con tematica caraibica per la Giornata della Terra, il gruppo giamaicano è stabilmente prenotato per i concerti nelle scuole e comunità, oltre che per l'iniziativa Read Across Jamaica (Letture attraverso la Giamaica) e sessioni di impianto di alberi. Parole come queste, eseguite con un ritmo di roots reggae e pervase di atmosfera di sala da ballo, riescono in qualche modo ad arrivare a destinazione:

Mother Nature yearns for life
The more the factories burn, she cries.
When will we learn, and be wise?
The more the ice caps melt, the sea rise.

Madre Natura agogna la vita
Più le fabbriche bruciano, lei grida.
Quando imparerai e sarai saggio?
Più la calotta di ghiaccio si fonde, il mare si innalza.

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